Accordi di Ricerca - Dipartimento di Scienze umanistiche
- CISIRL Centro Universitario - Studi irlandesi - Torino - DISUM - Prof.ssa Sciarrino - 2021 - attivo;
 - CIRSIL Centro Universitario Ricerca - Insegnamenti linguistici - UNI Bologna - DISUM - Prof.ssa Auteri - 2018 - attivo;
 - Centro Interuniversitario di Dialettologia - Centro Universitario - Studi sulla dialettologia - UNIBAS - DISUM - Prof. Matranga - 2018 - attivo;
 - ARGO Centro Universitario Argomentazione - Pragmatica e stilistica - Napoli l'Orientale - DISUM - Prof.ssa Tononi - 2018 - attivo;
 - MOOD network (Micro-analysis of Online Data) – Centro Internazionale di Ricerca – York University -Micro-analisi di dati on-line – DISUM - Prof.ssa Zummo – 2014 – attivo;
 - Youth in Chinese History – Centro Internazionale di Ricerca – Oxford University - Studio delle tradizioni pedagogiche nella storia della Cina – DISUM - Prof.ssa Vinci – 2020 – attivo;
 - Centre de Recherche Textes et Cultures et l’UFR Lettres et Arts Université d’Artois – Centro Internazionale di Ricerca – Université d’Artois - Analisi di Testi, Contesti, Territori – DISUM - Prof. Velez – 2015 – attivo;
 - DIGEN - GENETIC CRITICISM AND DIGITAL HUMANITIES – Centro Internazionale di Ricerca – CNR, Roma - Genetica Testuale e Digital Humanities - DISUM- Prof.ssa Tononi – 2019 – 2023.
 - International Musicological Society Study Group “Cavalli and 17th-Century Venetian Opera” – Centro Internazionale di Ricerca – Yale University - Musicologia – DISUM- Prof.ssa Tedesco – 1927 – attivo.
 - CROSS – Centro interuniversitario di Ricerca ‘Omar Calabrese’ di Semiotica e Scienze dell’immagine – Centro Nazionale di Ricerca – Università di Siena – Semiotica e Scienza dell’Immagine – DISUM – Prof. Tagliani – 2013 – attivo.
 - Centre de Recherche d’Histoire et Civilisation de Byzance – Centro Internazionale di Ricerca – CNRS, Parigi – Linguistica, Letteratura, Filosofia – DISUM – Prof.ssa Rognoni – 2006 – attivo;
 - International Network Genetic Phenomenology and the Human Sciences – Centro Internazionale di Ricerca - Universität zu Köln – Fenomenologia e Scienze Umane – DISUM – Prof.ssa Pugliese – 2015 – attivo;
 - International Research Network MEMITA’ – Memory, Identity and Media Studies – Centro Internazionale di Ricerca – Università di Palermo – Memoria, Identità e analisi dei media – DISUM – Prof.sse Di Gésù e Pinello, Prof. Cerullo – 2015 – attivo;
 - R.E.P. (Rhetoric and Psychology ), Centro Studi Camporesi – Centro Internazionale di Ricerca – Università di Bologna – Retorica e Psicologia – DISUM – Prof.ssa Piazza & Prof. Di Piazza – 2017 – attivo.
 - Centro Studi di Critica Heideggeriana – Centro di Ricerca Internazionale – Univerisità di Bari – Heidegger – DISUM – Prof.ri Cicatello, Mazzocchio, Le Moli, Lupo, Caldarone – 2022 – attivo;
 - Sémiotique et Rhétorique – Centro di Ricerca Internazionale – Liège, Fonds National de la recherche – Semiotica, Linguistica, Retorica – DISUM – Prof. La Mantia – 2017 – attivo;
 - Centro Internazionale di Dialettologia – Centro di ricerca Internazionale – Università della Basilicata – Linguistica e Dialettologia – DISUM – Prof. Matranga – 2016 – attivo;
 - Mediating the Ecological Imperative: Formats and Modes of Engagement – Centro di Ricerca Internazionale – Università di Berna – Storia e critica d’arte, ecologia – DISUM – Prof. Mantoan – 2021 – attivo;
 - CIRQUE, Centro Interuniversitario di Ricerca Queer – Centro di ricerca Internazionale – Università di Pisa – Queer, Letteratura, Psicoanalisi – DISUM – Prof. Madonia – 2015 – attivo;
 - Blumenberg-Gesellschaft – Centro di Ricerca Internazionale - Akademie der Bildenden Künste München – Blumenberg – DISUM – Prof. Lupo – attivo;
 - AVREQ – Centre for the Study of the Afterlife of Violence and the Reparative Quest – Centro di Ricerca Internazionale - Stellenbosch University – Critica della Violenza, Storia, Estetica della Memoria – DISUM – Prof. Gullotta – 2018 – attivo
 - Crossing Frontiers: International Network Research – Centro di Ricerca Internazionale – Queen’s University (Belfast) – Lingue, Arte, Medioevo – DISUM – Prof.ssa Giliberto – 2020 – attivo;
 - European network Gender Differences in the History of European Legal Cultures – Centro di Ricerca Internazionale – Universität Giessen – Differenze di Genere, Storia delle Culture Legali D’Europa – DISUM – Prof.ssa Fazio – 2016 – attivo;
 - The Global Studies Center at Gulf University for Science and Technology – Centro di Ricerca Internazionale – Gulf University – Cittadinanza Globale – DISUM – Prof.ssa Elsakaan – 2015 – attivo;
 - EVANET (Everyday Aesthetics Network) – Centro Internazionale di Ricerca – Università di Palermo – Estetica Quotidiana – DISUM – Prof.ssa Di Stefano – 2022 – attivo;
 - GRAL (Groupe de recherche en Rhétorique et en Argumentation) – Centro di Ricerca Internazionale – Università di Bruxelles – Retorica e Argomentazione – DISUM - Prof. Di Piazza – 2008 – attivo;
 - Consortium of Environmental Philosophers – Centro di Ricerca Internazionale – Network Indipendente – Ecologia, Ecosistemica, Filosofia Ambientale – Prof. Di Paola – 2020 – attivo;
 - Widerständige Praxen. Postmigration in Literatur, Medien und Sprache der Gegenwart – Centro di Ricerca Internazionale – Universität Hamburg – Postmigrazione nella Letteratura, nei Media e nel Linguaggio – DISUM – Prof.ssa Di Bella – 2021 – attivo;
 - “EIN (Eisenstein International Network) – Centro Internazionale di Ricerca – Monash University – Eistenstein – DiSUM – Prof.ssa Cervini – 2018 – attivo;
 - FARM (Formal Approaches to Romance Microvariation) – Centro di Ricerca Internazionale – Leiden University – Microvariazioni nelle lingue romanze – DISUM – Prof. Casalicchio – attivo;
 - Collège International de Philosophie – Centro Internazionale di Ricerca – Parigi – Filosofia – DISUM – Prof. Caldarone – 1983 – attivo;
 - “History and Translation Network” – Network Internazionale – Teoria della Traduzione in una prospettiva storico-culturale – DISUM – Prof. Bartolotta & Prof.ssa Barrale – 2020 – attivo;
 - TRANSIT – Centro Internazionale di ricerca – Università di Palermo – Ideologia, Politiche della Traduzione, Transmedialità – DISUM – Prof.ssa Barrale – 2022 - attivo;
 - Internationale Vereinigung der Germanistik – Network Internazionale di studi – Firenze/Berlino – Germanistica – DISUM – Prof.ssa Auteri – attivo.
 
Il SUM e il NBFC: partecipazione alla massa critica dello Spoke 1
CHE COS’È IL NATIONAL BIODIVERSITY FUTURE CENTER
Il National Biodiversity Future Center (NBFC) è il primo grande centro italiano interamente dedicato allo studio e alla tutela della biodiversità. Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca grazie ai fondi europei del programma NextGenerationEU, il centro coordina il lavoro di oltre 2000 esperti tra ricercatori, università, enti di ricerca e aziende.
L’obiettivo principale del NBFC è capire come proteggere e valorizzare la ricchezza di specie animali, vegetali e habitat che rendono unico il nostro territorio, in particolare quello del Mediterraneo. Il centro svolge attività scientifiche e tecnologiche per monitorare le specie a rischio, prevenire la perdita di biodiversità e ripristinare gli ecosistemi danneggiati.
Oltre alla ricerca, il NBFC forma giovani studiosi, diffonde conoscenze utili per la salvaguardia della natura e lavora a stretto contatto con le comunità locali, le scuole e le istituzioni. Con iniziative di partecipazione pubblica e progetti educativi, contribuisce a far crescere una cultura della natura e sostiene chi prende decisioni nella gestione del territorio. Tutto questo per raggiungere un grande traguardo: proteggere il 30% del territorio italiano entro il 2030, come richiesto dall’Unione Europea.
Il National Biodiversity Future Center è organizzato in modo innovativo: al centro c'è un Hub che coordina 8 gruppi tematici, chiamati “spoke”, ognuno dedicato a un aspetto specifico della biodiversità e della sostenibilità.
- Gli spoke 1 e 2 si occupano di proteggere mari ed ecosistemi costieri.
 - Gli spoke 3 e 4 studiano la biodiversità terrestre e d'acqua dolce, anche in relazione ai cambiamenti climatici.
 - Lo spoke 5 esplora come migliorare la vita nelle città attraverso la natura urbana.
 - Lo spoke 6 affronta il legame tra ambiente e salute con l’approccio “One Health”.
 - Gli spoke 7 e 8, trasversali, si occupano rispettivamente di comunicazione e sensibilizzazione del pubblico, e di innovazione tecnologica per affrontare le sfide ambientali.
 
Tutto è coordinato dall'Hub centrale, che favorisce il lavoro di squadra tra le varie aree per trovare soluzioni efficaci e sostenibili per il futuro del nostro pianeta.
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SPOKE 1
Lo Spoke 1 mira a stabilire un sistema nazionale integrato per l'osservazione della biodiversità marina, sfruttando approcci innovativi come il monitoraggio basato su eDNA, il telerilevamento e la modellizzazione, al fine di aumentare la comprensione della distribuzione, dello stato attuale e del ruolo della biodiversità nel determinare il funzionamento degli ecosistemi marini.
RESPONSABILI SPOKE 1: Simonetta Fraschetti - Gianluca Sarà
DOCENTI DEL DIPARTIMENTO SUM INSERITI NELLA MASSA CRITICA DELLO SPOKE 1
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 COGNOME  | 
 NOME  | 
 DIPARTIMENTO DI AFFERENZA  | 
 SPOKE DI RIFERIMENTO  | 
 RUOLO  | 
| 
 Di Paola  | 
 Marcello  | 
 Scienze Umanistiche  | 
 1  | 
 RTT  | 
| 
 Di Stefano  | 
 Elisabetta  | 
 Scienze Umanistiche  | 
 1  | 
 PO  | 
| 
 Le Moli  | 
 Andrea  | 
 Scienze Umanistiche  | 
 1  | 
 PO  | 
| 
 Maggiore  | 
 Valeria  | 
 Scienze Umanistiche  | 
 1  | 
 RTT  | 
| 
 Pugliese  | 
 Alice  | 
 Scienze Umanistiche  | 
 1  | 
 PA  | 
| 
 Mantoan  | 
 Diego  | 
 Scienze Umanistiche  | 
 1  | 
 PA  | 
| 
 Rosciglione  | 
 Claudia  | 
 Scienze Umanistiche  | 
 1  | 
 PA  | 
BORSE DI STUDIO POST LAUREAM
deliberate dal Consiglio del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM), nella seduta del 03/04/2025, da far gravare su: fondi PNRR progetto Centro Nazionale “National Biodiversity Future Center” (NBFC), Codice identificativo CN00000033, Spoke 1, Codice Progetto: PRJ1100_SPOKE_1 - Responsabile Scientifico: Prof. Gianluca Sarà
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 TITOLO DELLA BORSA DI STUDIO  | 
 ASSEGNATARIO DELLA BORSA  | 
 DURATA  | 
 REFERENTE  | 
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 Etica ambientale e teoria della   | 
 Svorova Dana  | 
 6  | 
 Alice Pugliese  | 
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 Exploring technonatural relations and practices in environmental care  | 
 Pacilio Annamaria  | 
 6  | 
 Andrea Le Moli  | 
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 I linguaggi artistici per un impegno ecologista nello spazio pubblico: l'idea di biodiversità e il ruolo delle arti  | 
 Laura Rita Pitingaro  | 
 6  | 
 Elisabetta Di Stefano  | 
| 
 Il ruolo attivista degli artisti nel favorire l'impegno per la biodiversità, nel plasmare la resilienza sociale e nel promuovere comportamenti sostenibili nel Mediterraneo  | 
 Annalena Schlüchter  | 
 6  | 
 Diego Mantoan  | 
| 
 Mapping biodiversity ontological theories in contemporary environmental philosophy  | 
 Marra Emilia  | 
 6  | 
 Andrea Le Moli  | 
PUBBLICAZIONI MONOGRAFICHE
I docenti del Dipartimento SUM inseriti nella Massa Critica dello Spoke 1 hanno curato le seguenti pubblicazioni nell'ambito del progetto NBFC:
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 Di Stefano Elisabetta, Maggiore Valeria, Tedesco Salvatore, Aesthetics of Biodiversity, sezione monografica in "Itinera. Rivista di filosofia e teoria delle arti", n. 29, 2025. ISSN 2039-9251doi: 10.54103/2039-9251/2025/29. Link https://riviste.unimi.it/index.php/itinera/issue/view/2694  | 
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 Mantoan Diego e Claudio Gulli, a cura di. Sottotraccia alla luce del sole: Il contesto artistico nella rinascita di Palermo. Protagonisti, Problemi, prospettive. Palermo: Fondazione Palazzo Butera, 2024. ISBN: 979-12-80511-07-2; integralmente disponibile in Open Access sul portale IRIS di UniPa. Tipologia: Volume collettivo Ruolo: Assistenza artistica ed editoriale;  | 
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 Di Stefano Elisabetta e Diego Mantoan, a cura di. Libro d’arte biodiverso: Parole e immagini tra estetica, arte e ambiente. Palermo: Bisso Edizioni, 2024. ISBN: 978-88-944917-6-0 Tipologia: Volume collettivo Ruolo: Collaborazione artistica;  | 
ARTICOLI SCIENTIFICI PUBBLICATI
- Di Stefano, E. (2025). Biodiversity and the art of living. Food as an aesthetic and environmental experience. Itinera, (29), 103–117. https://doi.org/10.54103/2039-9251/29672
 
Abstract: This essay explores the relationship between biodiversity and the art of living through the lens of food, understood as both an aesthetic and environmental experience. It begins by examining the current biodiversity crisis and the prolifera-tion of industrial food systems, which contribute to unsustainable and unhealthy lifestyles. The aesthetic dimension of eating is then analyzed in light of “aesthetic capitalism” (Böhme) and the greenwashing practices it often entails. Within the theoretical framework of Everyday Aesthetics (Berleant, Saito), the essay proposes an alternative food culture and experience grounded in the concepts of engagement and care. Drawing on the Greek notion of diaita — understood not simply as a dietary regimen but as a harmonious and mindful way of life —the essay reinterprets gastronomic experience as an embodied and situated aesthetic practice, capable of integrating sensoriality, ethics, and sustainability. In this sense, nourishment is no longer reduced to a consumable object but is redefined as a form of aisthesis: a mode of sensitive knowledge that respects and fosters both natural and cultural biodiversity.
Keywords:biodiversity, everyday aesthetics, environmental aesthetics, food aesthetics
- Di Stefano, E., Maggiore, V., Sarà, G., & Tedesco, S. (2025).Il centro nazionale per il futuro della biodiversità e le sfide della biodiversità: ricerca, comunicazione e sensibilizzazione. Intervista a Gianluca Sarà. Itinera, (29), 259–272. https://doi.org/10.54103/2039-9251/29691
 
Abstract: Questa intervista con Gianluca Sarà - Professore di Ecologia, responsabile del Laboratorio di Ecologia (EEB) presso il Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DISTEM) dell’Università di Palermo (Italia) e responsabile dello Spoke 1 del National Biodiversity Future Centre (NBFC) - ha lo scopo di fornire una panoramica del Centro Nazio-nale per il Futuro della Biodiversità, il primo Centro Nazionale di Ricerca e Innovazione dedicato alla biodiversità, finanziato dal MUR attraverso i fondi dell’Unione Europea - NextGenerationEU. Un progetto ambizioso che com-bina scienza, tecnologia e ricerca applicata e riunisce ricercatori provenienti da università, centri di ricerca e aziende di tutta Italia, rappresentanti di discipline scientifiche apparentemente molto distanti tra loro, con la convinzione che la diversità degli approcci teorici rappresenti una risorsa per lo studio della biodiversità. L’intervista mira a mettere in evidenza il ruolo che l’estetica e le arti possono svolgere nel promuovere non solo una comunicazione più efficace della ricerca scientifica sulla biodiversità al grande pubblico, ma anche (e forse soprattutto) nella sensibilizzazione sui pericoli della crescente perdita di biodiversità, facendo appello a linguaggi e pratiche diversi da quelli scientifici.
Keywords: Biodiversità, NBFC, Estetica della biodiversità, linguaggi artistici
- Di Stefano, E., Maggiore, V., & Pitingaro, L. (2025). Radici, corpo, ascolto. L'arte come pratica per percepire la biodiversità. Conversazione con Laura Pitingaro. Itinera, (29), 273–282. https://doi.org/10.54103/2039-9251/29692
 
Abstract: In questo dialogo con l’artista Laura Pitingaro – attualmente residente a Palermo, dove svolge una pratica di ricerca all’incrocio tra arti visive ed ecologia – emergono le radici profonde di un approccio artistico che intreccia sensibilità corporea, tensione spirituale e attenzione al mondo vivente. Formatasi in pittura all’Accademia di Belle Arti di Verona e ulteriormente perfezionatasi grazie alle esperienze alla Fondazione Ratti con Anish Kapoor e Karel Appel, Pitingaro ripercorre le tappe fondamentali del suo percorso, dalle prime esplorazioni nel disegno alle più recenti in-istallazioni site-specific e alle performance sensoriali. L’intervista indaga il ruolo dell’immaginazione, della memoria sensoriale e del corpo come strumenti di conoscenza e relazione con l’ambiente. L’arte è qui concepita come una forma di ascolto e cura, capace di dare voce alla biodiversità al di là del linguaggio scientifico. Riflettendo sul potere trasformativo dell’esperienza estetica, l’artista ci invita a riscoprire una connessione più profonda tra gli esseri umani e le altre forme di vita.
Keywords: esperienza sensoriale, ricerca artistica, coscienza ecologica, biodiversità
- Maggiore, V. (2025). The Sublime Experience of Biodiversity. Rethinking Kantian Sublime in the Age of Ecological Crisis. Itinera, (29), 73–102. https://doi.org/10.54103/2039-9251/29671
 
Abstract: This paper investigates the relationship between biodiversity and aesthetic experience, proposing an unconventio-nal approach to understand the biological diversity in philosophical terms. The most widely shared perspective in contemporary Environmental Aesthetics emphasises the importance of preserving biological diversity, considering the aesthetic value of beauty one of the pillars for the defence of the diversity of life forms on our planet. The per-spective proposed here distances itself from this approach. In fact, this article questions whether we can imagine an aesthetic experience of biodiversity that surpasses the mere appreciation of the beauty of individual animal and plant species; instead, it encourages a focus on the grandeur of biodiversity itself, highlighting its sublime nature.In the first part of this article, we will examine the idea of aesthetic experiences related to biodiversity, outlining the theoretical standpoint that informs our argument (paragraph 1); then we will briefly analyze the different ae-sthetic relationship that beauty and the sublime establish with natural entities (paragraph 2). Particular attention will be given to the historical interpretation of the sublime given by Immanuel Kant in the Critique of Judgement, especially in the section dedicated to the Analytic of Sublime (paragraph 3).In the second part of the article, we will finally discuss the significance of the sublime in the context of the current ecological crisis and in relation to the global loss of biodiversity. We believe that an appreciation of the aesthetics of the sublime can improve our commitment to preserving biological diversity, not only by evoking feelings of wonder and respect for nature but also by revealing the complexity and fragility of the living networks of which we are part.
Keywords: Environmental Aesthetics, Biodiversity, Beauty, Sublime
- Mantoan, D. (2025). Re-mediation and remedies: positioning ecological art of the 21st century in the quest for biodiverse future. Itinera, (29), 163–173. https://doi.org/10.54103/2039-9251/29682
 
Abstract: The paper addresses the development of ecological art or Eco Art movements since the inception of the new mil-lennium, focussing on the re-mediation of artistic practices towards sustainable futures and the emerging remedies in the quest for biodiversity consciousness. Starting with an analysis of engagement as a peculiar legacy of the 20thcentury Avant-Gardes, the paper discusses the shift in the 21st century with regard to the environmental awareness of artists engaged in sustainability. The paper argues that practitioners and practices have evolved in a twofold direction: on the one side towards a manifest way of positioning themselves in relation to sustainability issues, while on the other side exploring a set of postmodernist devices as societal remedies in the frame of biodiversity topics.
Keywords: Eco Art, Public Art, manifesto, sustainability, engagement
- Schlüchter, A. (2025). Beyond curated nature: the garden’s potential in contemporary art. Itinera, (29), 174–185. https://doi.org/10.54103/2039-9251/29683
 
Abstract: This essay explores the potential of the garden in contemporary art through a range of examples. Specifically, it examines three different ways in which the garden appears in contemporary art: as an exhibition space, an artistic product, and as a strategy. The discussion of these areas is framed by the context of the ecological crisis, which has fostered diverse engagements with issues such as biodiversity and sustainability. The selected artistic positions de-monstrate various ways of addressing the ecological crisis and its associated questions, both on a conceptual level and through materiality.
Keywords: garden, biodiversity, plant-human relationship, artistic activism
- Svorova, D. (2025).Poetiche estetiche ed ecologiche del biophilic design. il potere rigenerativo della natura nelle aree urbane. Itinera, (29), 212–226. https://doi.org/10.54103/2039-9251/29686
 
Abstract: La preoccupante situazione attuale che riguarda la compromissione della vita sul pianeta Terra ci pone di fronte al pericolo, previsto già alcuni decenni fa, di una sesta estinzione di massa. La grave crisi ambientale e della biodiversità richiede azioni decisive e urgenti per garantire un futuro possibile. Al di là di un impegno alla sostenibilità programmato dalle organizzazioni internazionali, è necessario recuperare il rapporto con la natura risvegliando l’autentico rapporto originario chiamato “biofilia”. Quest’ultima consiste nel legame biologico innato dell’umanità con la natura, capace di condurre a una consapevolezza ecologica, che includa la conservazione della vita. Uno dei modi più efficaci per risvegliare tale legame emotivo ancestrale con l’ambiente e le altre forme di vita e, allo stesso tempo, migliorare l’ambiente urbano e favorire l’aumento della biodiversità nelle aree urbane è un concetto innovativo di architettura basato sul biophilic design. Le aree urbane progettate sulla base di tale approccio aiutano l’uomo a miglio-rare la qualità della vita, le relazioni interpersonali, la salute generale e a promuovere il rispetto della vita. Le città che contengono elementi naturali sono difatti caratterizzate da una connessione positiva tra l’uomo, l’ambiente e le altre forme di vita. L’acquisizione di una consapevolezza ecologica che sviluppi la bioetica e l’intelligenza naturalistica è il primo passo per cercare di salvaguardare la vita sulla Terra.
Keywords: intelligenza naturalistica, design biofilico, benessere e salute, sostenibilità, biodiversità e rispetto per la vita
ATTIVITA' ED EVENTI
I docenti del Dipartimento SUM inseriti nella Massa Critica dello Spoke 1 hanno organizzato le seguenti attività e/o curato i seguenti eventi nell'ambito del progetto NBFC:
R.E.S. Rete di Estetica in Sicilia
La R.E.S. - Rete d’Estetica in Sicilia nasce dall'esigenza di creare un solido legame tra gli studiosi siciliani impegnati nel campo dell'estetica e delle discipline affini. Questa iniziativa si inserisce nella tradizione di studi avviata dal Centro Internazionale Studi di Estetica, fondato nel 1980 da Luigi Russo, che ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per la ricerca estetica in Sicilia e non solo.
Il protocollo d’intesa, firmato dalle Università di Palermo, Catania e Messina, nonché dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha l’obiettivo di consolidare e rafforzare la collaborazione scientifica e didattica tra le istituzioni coinvolte. Questo accordo mira a promuovere un dialogo continuo e fruttuoso tra studiosi e ricercatori, creando una rete dinamica di scambio di idee e progetti.
La R.E.S. si propone di tracciare nuovi percorsi di ricerca attraverso la promozione di convegni, seminari, pubblicazioni e progetti interdisciplinari, invitando studiosi di fama internazionale a partecipare e contribuire. Questo approccio non solo valorizza il patrimonio culturale siciliano, ma lo proietta su un palcoscenico mondiale, evidenziando come la Sicilia possa essere un luogo di dialogo e confronto a livello internazionale.
La R.E.S mira a dare un nuovo impulso agli studi estetici in Sicilia, creando opportunità di crescita e sviluppo per giovani ricercatori e consolidando la presenza della Sicilia nel panorama accademico globale.
Afferiscono alla RES:
Università di Palermo
- Elisabetta Di Stefano, Dipartimento di Scienze umanistiche (Sum) (coordinatrice della rete)
 - Carmelo Calì, Dipartimento di Scienze umanistiche (Sum)
 - Valeria Maggiore, Dipartimento di Scienze umanistiche (Sum)
 - Dana Svorova, Dipartimento di Scienze umanistiche (Sum)
 - Dario Russo, Dipartimento di Architettura (Darch)
 - Salvatore Tedesco, Dipartimento di Architettura (Darch)
 - Emanuele Crescimanno, Dipartimento Culture e società
 - Santi Di Bella, Dipartimento Culture e società
 
Università di Catania
- Ivana Randazzo, Dipartimento di Scienze umanistiche
 
Università di Messina
- Pierandrea Amato, Dipartimento di Civiltà antiche e moderne (Dicam)
 - Francesco Paolo Campione, Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e studi culturali (Cospecs)
 - Valeria D’Agata, Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e studi culturali (Cospecs)
 - Giovanni Lombardo, Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e studi culturali (Cospecs)
 
Accademia di belle arti di Palermo
- Dario Alfieri
 - Luigi Amato
 - Dario La Mendola
 - Paola Nicita
 
Progetto Segesta - Centro internazionale di studi e ricerca sul teatro antico

L’Università di Palermo, il Dipartimento di Scienze Umanistiche, il Parco Archeologico di Segesta e il Comune di Calatafimi–Segesta/Festival “Dionisiache” hanno promosso, con la firma di un protocollo d’intesa, l’istituzione del Centro internazionale di studi e di ricerca sul teatro antico”Progetto Segesta”, che opera presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche e si avvale di un comitato scientifico del quale è coordinatore Giusto Picone, referente del progetto per l’Ateneo; ne sono componenti Angela Andrisano (Università di Ferrara), Salvatore Tedesco e Rita Marchese (Dipartimento di Scienze Umanistiche- Università di Palermo), Agata Villa (direttrice del Parco Archeologico di Segesta), Giancarlo Sammartano (direttore di Fondamenta/La Scuola dell’attore - Roma), Nicasio Anzelmo (direttore artistico del Festival “Dionisiache”), Nuccia Placenza (docente del Liceo Classico di Alcamo).
Il Centro studi intende qualificarsi quale importante polo di ricerca e di alta formazione sulla drammaturgia greca e latina e si propone di privilegiare l’interazione tra indagine testuale, teatrale, archeologica, antropologica e sperimentazione scenica. Questa finalità è alla base del ciclo di seminari, di lezioni e di conversazioni di scena, in programma dal marzo 2018, che ha come interlocutori e destinatari studiosi del teatro classico, moderno e contemporaneo, archeologi, operatori teatrali, docenti della scuola secondaria, studenti dei Corsi di Studi del DAMS, di Lettere, di Italianistica, di Musicologia e Scienze dello Spettacolo, allievi della scuola secondaria.
Il tema prescelto per il 2018 è I volti di Medea: presso l’Università di Palermo e nel Teatro di Segesta saranno oggetto di riflessione critica le molteplici riscritture di questa figura mitica, dall’antichità greca e latina fino alla modernità e alla contemporaneità, nel teatro, nella letteratura, nel cinema, nell’iconografia. L'attività seminariale è stata avviata nel Teatro di Segesta e a Calatafimi il 6 marzo con gli interventi di Agata Villa, (Il Teatro di Segesta, dal Grand Tour allo scavo archeologico) e di Nicasio Anzelmo (Teatri greci di Sicilia: scena classica per linguaggi moderni). I successivi incontri, previsti da marzo a maggio presso la Scuola delle Scienze umane e del Patrimonio culturale dell’Università di Palermo, si avvalgono dell’intervento di studiosi provenienti, oltre che dall'Ateneo palermitano (Rosa Rita Marchese, Lavinia Scolari, Pietro Li Causi, Alfredo Casamento, Luciano Landolfi, Alessia Cervini, e Salvatore Tedesco), anche dall'Università di Siena (Giuseppe Pucci), dall'Università di Ferrara (Angela Andrisano), dall'Università di Firenze (Annunziata Miriam Biancucci).
“Progetto Segesta”, nell’ottica di un’ampia disseminazione delle proprie attività, ha inoltre in programma a Roma, in collaborazione con “Zètema/Progetto Cultura” e con “Fondamenta/La Scuola dell’Attore”, due conversazioni di scena, rispettivamente nel Teatro Pamphilij e nel Teatro Palladium, con l’intervento di Giancarlo Sammartano, Walter Pagliaro e Micaela Esdra, e un seminario nell’Università di Urbino, tenuto da Roberto Danese. A conferma dell’intento del Centro studi di promuovere una cultura del teatro che valorizzi la relazione funzionale tra ricerca sulla drammaturgia classica e sperimentazione scenica, l'attività scientifica e divulgativa del "Progetto Segesta" avrà spazio anche nel cartellone del Calatafimi-Segesta Festival 2018: il 18 luglio Agata Villa e Giancarlo Sammartano inaugureranno il Festival parlando sulla scena de Il Teatro di Segesta fra passato e presente; nel medesimo sito il 25 luglio Eva Cantarella (Università di Milano) e Giusto Picone dibatteranno su Medea in Grecia e a Roma.
Per il 2019 è in progetto un Convegno internazionale di studi su Medea, in relazione complementare con il Festival “Dionisiache” 2019, nell’ambito del quale avrà luogo la rappresentazione della Medea di Seneca, in una nuova traduzione realizzata da studenti universitari e liceali con la supervisione e il coordinamento di Giusto Picone.
Per contattare la segreteria del Centro:
progettosegestacentrostudi@gmail.com
Per contattare il Comitato scientifico:
Giusto Picone: giusto.picone@unipa.it – cell. +393387593595
Rita Marchese: rosa.marchese@unipa.it
Salvatore Tedesco: salvatore.tedesco@unipa.it
Dipartimento di Scienze Umanistiche,
Viale delle Scienze, edificio 12, 90128 Palermo
Programma progetto Segesta 2018









