Margini di cambiamento. Integrazione, cittadinanza, mobilità sociale. Una teoria sui passaggi di status degli immigrati
Aracne, Roma, (2021) isbn 979–12–5994–770–3
Lorenzo Ferrante
Come cambiano le società per effetto delle migrazioni?Quando gli immigrati, nuovi attori sociali, acquisiscono visibilità pubblica, il cambiamento esordisce come fattore di riproduzione sociale. Nel tempo i processi di integrazione coinvolgono, modificandoli, le dimensioni dei ruoli e di status degli immigrati. Nella trattazione dei vari argomenti, legati dal fil rouge dei passaggi di status degli immigrati quale indicatore dei cambiamenti sociali e fattore generatore dell’integrazione, tra teoria ed empirismo del cambiamento sociale l’autore esamina gli effetti del fenomeno migratorio sulle società riceventi e in quelle di origine. Attraverso le linee teoriche più accreditate dalla comunità scientifica e i dati empirici di una ricerca condotta a Palermo, l’autore sostiene che i passaggi di status degli immigrati nelle società ospitanti, espressione e coniugazione della mobilità sociale, siano il termometro dell’incessante e inevitabile cambiamento strutturale e culturale in atto e futuro delle società in cui viviamo.
Diritto e immigrazione. Un quadro aggiornato delle questioni più attuali e rilevanti
AA.VV., Diritto e immigrazione. Un quadro aggiornato delle questioni più attuali e rilevanti, a cura di G. De Marzo e F. Parisi, La Tribuna - Il Foro italiano, Gli speciali, 3/2021, Isbn: 9788829109838
Il diritto dell’immigrazione, costantemente al centro del dibattito pubblico, si caratterizza per una continua evoluzione e richiede quindi un costante aggiornamento, tanto sotto il profilo dell’analisi normativa, quanto sotto quello giurisprudenziale e prasseologico.
Lo speciale si propone di presentare un quadro aggiornato delle questioni più attuali e rilevanti concernenti la regolamentazione del fenomeno migratorio, secondo una prospettiva multidisciplinare, attenta sia agli aspetti teorici sia a quelli più strettamente pratici.
In questa cornice si collocano gli studi mirati all’esame della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e delle politiche eurounitarie, in un contesto comunque attento alle criticità costituzionali e agli aspetti che involgono le basi valoriali del diritto di asilo e dei diritti umani in genere.
Sul piano del diritto interno, il fenomeno è esaminato nella prospettiva della tutela amministrativa e processualcivilistica del migrante, considerando anche i profili giuslavoristici e di stretta pertinenza penalistica, tanto nella fase della cognizione che in quella esecutiva.
Commento alla Riforma dello Sport
L. Santoro - G. Liotta (a cura di), Commento alla Riforma dello Sport (Legge delega 86/2019 e decreti attuativi 28/2/2021 nn. 36, 37, 38, 39 e 40), Palermo University Press, Palermo, 2021.
I temi trattati sono di significativo interesse giacché la Riforma dello Sport, attuata con la legge delega 8 agosto 2019, n. 86 e successivi decreti attuativi nn. 36, 37, 38, 39 e 40 del 28 febbraio 2021, tocca tutti gli ambiti più rilevanti dell’ordinamento sportivo nella sua molteplicità di piani concernenti, in specie, il diritto pubblico, il diritto amministrativo e il diritto privato. L’intervenuta proroga dell’entrata in vigore dei suddetti decreti attuativi, per effetto del primo Decreto Sostegni come modificato dalla legge di conversione n. 69/2021, non ha ridimensionato l’interesse della dottrina chiamata a svolgere la sua attività ermeneutica nell’intendimento di offrire un contributo che possa valere, de iure condendo, a correggere le molteplici criticità che la Riforma dello Sport rivela. Questo rilievo si pone sul solco della più generale idea secondo cui il ruolo della dottrina debba compiutamente dispiegarsi nell’esercizio di una funzione propositiva capace di orientare le scelte del legislatore e, così facendo, di incidere nella costruzione del diritto vivente.
La fiscalità d'impresa nella legislazione da Covid, Cacucci, 2021- Cuva
Il volume raccoglie le relazioni al Convegno (webinar) organizzato dall’UNCAT sul tema della fiscalità dell’impresa, quanto mai attuale in questo momento storico, caratterizzato da una epocale emergenza sanitaria che ha rallentato, se non definitivamente arrestato e compromesso in qualche caso, il normale svolgimento delle attività, creando gravi criticità nei conti economici delle imprese. Il tema della crisi d’impresa è stato esaminato e studiato, sotto diversi profili, nell’ambito della sua regolamentazione operata dai decreti Cura
Italia (D.L. 17.03.2020 n. 18), Liquidità (D.L. 23.04.2020 n. 23) e Rilancio (D.L. 19.05.2020 n. 34) e proiettato agli effetti sulle strategie di intervento.
I profili di analisi rinvengono dalla legislazione Covid in materia di reddito d’impresa, una normativa che nel suo complesso mostra limiti intrinseci, che derivano essenzialmente, ontologicamente e logicamente dal loro perimetro temporale, in quanto sono disposizioni che si applicano per la maggior parte limitatamente ad un periodo ben definito e che non vanno oltre il momento dell’emergenza. Ciò non toglie che la loro introduzione merita un approfondimento che misurerà in futuro la cifra dei provvedimenti evidenziandone, anche, la ricaduta sulla normativa ordinaria.
L’accertamento tributario alla prova del contraddittorio endoprocedimentale obbligatorio - Cuva
Il volume raccoglie le relazioni al Convegno (Webinar) organizzato dall’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi sul tema dell’accertamento tributario e del contraddittorio endoprocedimentale
obbligatorio, alla luce delle novità introdotte dal c.d. decreto Crescita (D.L. n.34/2019) che ha introdotto nel D.lgs. n. 218/97 l’art. 5-ter, in virtù del quale, prima di emettere un avviso di accertamento, gli uffici fiscali hanno l’obbligo di invitare il contribuente a comparire, a pena di nullità degli atti impositivi, ed avviare il procedimento di accertamento con adesione. La novella legislativa, che recepisce le indicazioni derivanti dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, seppur rappresenta un passo in avanti nella disciplina dei rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuente in tema di accertamento non risolve tutti i profili
critici ed interpretativi della materia che sono stati individuati ed approfonditi nel Convegno.
Rapporti di lavoro e procedure liquidatorie dell’impresa
Con il d.lgs. n. 14/2019, che introduce il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, viene predisposta, per la prima volta in assoluto, una disciplina organica per i rapporti di lavoro coinvolti da una procedura concorsuale liquidatoria: la liquidazione giudiziale, che sostituisce il fallimento di cui al r.d. n. 267/1942 (l. fallimentare).
Sino al d.lgs. n. 14/2019, infatti, tali rapporti sono stati accomunati a tutti gli altri rapporti contrattuali pendenti dell’impresa fallita e pertanto sono stati disciplinati dalla l. fallimentare, attraverso l’applicazione estensiva di regole non perfettamente rispondenti alle complesse istanze avanzate dai lavoratori durante un fallimento.
Il volume, attraverso una ricostruzione storico evolutiva, analizza la lunga ed articolata interazione tra la disciplina delle procedure concorsuali ed il diritto del lavoro, anche nella dimensione eurounitaria, con l’obiettivo di verificare se le nuove disposizioni siano idonee a risolvere le molteplici questioni interpretative sollevate durante la vigenza della l. fallimentare. Invero, sebbene il Codice contenga una disciplina organica dedicata allo stato dei rapporti di lavoro, alla disciplina dei crediti, a quella dei licenziamenti, e del trasferimento dell’impresa in stato di crisi, molte delle soluzioni adottate confermano l’assetto complessivo precedente, di cui replicano punti deboli ed incongruenze.
Nel rinnovato contesto delle procedure concorsuali, “continuità aziendale” e “rilevazione tempestiva della crisi” costituiscono le due espressioni cardine della riforma, peraltro riprese nella versione aggiornata dell’art. 2086 c.c. Questo articolo, pertanto, viene indicato come criterio interpretativo su cui costruire modelli partecipativi, per una migliore diffusione della cultura della sicurezza, di cui lavoratori e rappresentanti sindacali si facciano partecipi, in una prospettiva preventiva della crisi dell’impresa e della sua insolvenza. Infine, a causa dell’emergenza sanitaria, che ha rinviato di un ulteriore anno l’entrata in vigore del Codice, l’insolvenza dell’impresa sarà affidata alle regole del fallimento, e ciò spiega il metodo dell’analisi condotta, basato su un costante raffronto tra la disciplina del fallimento e quella della liquidazione giudiziale.
Marina Nicolosi è professore associato di diritto del lavoro nell’Università degli Studi di Palermo.
Ha condotto ricerche sui temi delle esternalizzazioni di attività produttive e del personale nel settore privato e in quello pubblico, del lavoro pubblico e del diritto sindacale.
Goodbye, Stranger. Lo “straniero” come categoria politica
TUMMINELLI G. (2021), Goodbye, Stranger. Lo “straniero” come categoria politica, Mimesis, Milano ISBN: 978885758175
Le numerose riflessioni teoriche e le ricerche empiriche, nel corso del tempo, sono state orientate verso l’approfondimento della figura dello straniero, le sue caratteristiche e specificità, il sistema di relazioni e i network che mantiene con il paese di provenienza e che stabilisce con la società d’arrivo, le norme che ne regolano la presenza, i diritti, i doveri e il riconoscimento della cittadinanza.
Considerate le diverse implicazioni che i temi citati hanno avuto e continuano ad avere, è di centrale importanza continuare a parlare di “stranieri” e avviare un confronto tra il passato e il presente, tra le categorie utilizzate ieri e quelle proposte oggi. Il volume, inquadrando lo straniero in una dimensione politica, attraverso anche la scelta di alcuni dei classici del pensiero sociologico, ha l’obiettivo di riflettere su come la società moderna abbia prodotto l’idea di straniero e abbia innescato inoltre forme di esclusione sociale.
Riflettere su chi è altro da me comporta anche un approfondimento sulle democrazie avanzate e sulla tutela dei diritti umani, nonché sulla capacità di trovare forme di relazione all’interno di cornici di senso condivise. Parlare dello straniero è, pertanto, centrale, poiché questo simboleggia un modo di vedere la realtà, di leggere le distanze e le prossimità, di progettare modelli di interazione tra l’individuo e la collettività.
Migrazioni in Sicilia 2020
Comitato Scientifico: Roberto Foderà, Serenella Greco, Simona La Placa, Fabio Massimo Lo Verde, Marilena Macaluso, Alessandra Pera, Nicoletta Purpura, Giuseppina Tumminelli.
Coordinamento: Serenella Greco, Giuseppina Tumminelli.
Autori: Mario Affronti, Carmelo Arezzo, Gabriella Argento, Annalisa Busetta, Silvia Buzzone, Gandolfa Cascio, Maria Cristina Cavallaro, Vincenzo Ceruso, Francesca Citarrella, Cinzia Conti, Deborah De Felice, Ginevra Demaio, Umberto Di Maggio, Silvia Di Meo, Roberta Teresa Di Rosa, Roberto Foderà, Roberta Giunta, Serenella Greco, Francesca Ieracitano, Alagie Jinkang, Simona La Placa, Francesca Licari, Fabio Massimo Lo Verde, Marilena Macaluso, Paola Maggio, Maria Chiara Monti, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), Letizia Palumbo, FrancescoParisi, Alessandra Pera, Roberto Petrillo, Emanuela Petrona Baviera, Sara Rigazio, Silvia Rignanese, Maria Laura Russo, Laura Serretta, Marianna Siino, Giuseppina Talamo, Tiziana Tarsia, Marco Tofani, Giuseppina Tumminelli, Fulvio Vassallo Pa- leologo, Francesco Vigneri.
“SECONDE GENERAZIONI” , IDENTITÀ E PARTECIPAZIONE POLITICA
Il volume si colloca nell’attuale dibattito sociologico sulle “seconde generazioni”. Questo concetto presenta problemi definitori che rievocano questioni più profonde legate alla doppia appartenenza culturale di questi giovani.
Il volume si articola in due parti. Nella prima sono approfonditi aspetti teorici ed empirici relativi ai giovani di “seconda generazione” e ai loro percorsi di costruzione identitaria e di partecipazione politica, fortemente segnati dalla mancanza di riconoscimento come cittadini, dalle discriminazioni subite e dai sentimenti di esclusione provati. Nella seconda parte viene effettuata un’analisi quali-quantitativa (con il supporto del software T-Lab) di un corpus estratto da quarantadue interviste in profondità a giovani di seconda generazione con età compresa tra i 18 e i 30 anni e residenti in sette città italiane Palermo, Cagliari, Roma, Bologna, Milano, Torino e Padova), effettuate nell’ambito del progetto europeo “Oltre. Contronarrazioni dai margini al centro”.
Marilena Macaluso è professore associato in Sociologia dei fenomeni politici presso il Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: Democrazia e consultazione on line (FrancoAngeli, 2007); con Tumminelli G., Socializzazione politica e potere quotidiano. Riflessioni teoriche e ricerca sul campo (Mimesis, 2017); con Tumminelli G., Spampinato A., Volterrani A., Second-Generation Muslim Youth Between Perception and Change: A Case Study on the Prevention of Radicalization, «Sociology Study», 10, 3, 2020.
Marianna Siino, PhD in Sociologia e metodi delle scienze sociali, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: “La scuola palermitana: un percorso di ricerca tra tendenze e prospettive”, in Cappello G., Nascosti nella luce. Media, minori e Media Education (FrancoAngeli, 2009); con Lo Verde F.M., Greco S., Frazzica G., Pepe V., “Le forme e le pratiche della distanza sociale a Palermo”, in Fantozzi P., La Spina A., La distanza sociale. Distanti e disuguali nelle città del Sud (FrancoAngeli, 2010).
Giuseppina Tumminelli è ricercatrice in Sociologia presso il Dipartimento di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali dell’Università di Palermo. Tra le sue pubblicazioni: con Greco S. (a cura di), Migrazioni in Sicilia 2019 (Mimesis, 2020); Giovani migranti e partecipazione: una ricerca esplorativa, in Rauty R. (a cura di), Giovani e Mezzogiorno (Orthotes, 2015); Sovrapposti. Processi di trasformazione degli spazi ad opera degli stranieri (FrancoAngeli, 2010).
Un progetto tradito? La cittadinanza europea tra passato e futuro
La riflessione dell'autrice si concentra sul concetto di earned citizenship come tecnica per governare la libera circolazione delle persone all'interno dei sistemi di welfare statali con risorse sempre più limitate. Vengono analizzati alcuni leading cases riguardanti la figura del cittadino europeo economicamente inattivo, ma che pretende l'accesso ai programmi di assistenza sociale, pensionistica o altro, per evidenziare come sia stata costruita nella giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea l'idea che la cittadinanza sociale vada guadagnata e con essa i diritti sociali, ove il cittadino, esercitando la libertà fondamentale di circolazione, decida di spostarsi da uno stato membro all'altro. Nella parte conclusiva, alla luce di alcune riflessioni critiche sull'approccio tenuto negli ultimi dieci anni in Europa, si propongono alcune direttrici di intervento costituzionalmente orientate e in controtendenza.
Alessandra Pera
Migrazioni in Sicilia 2019
TUMMINELLI G., GRECO S. (a cura di) (2020), /Migrazioni in Sicilia 2019/, Mimesis, Milano ISBN: 978-88-5756-985-7.
Comitato Scientifico: Roberto Foderà, Serenella Greco, Simona La Placa, Fabio Massimo Lo Verde, Marilena Macaluso, Alessandra Pera, Nicoletta Purpura, Giuseppina Tumminelli.
Coordinamento: Serenella Greco, Giuseppina Tumminelli.
Autori: Mario Affronti, Fabio Aiello, Massimo Attanasio, Eugenia Bellini, Giuseppe Burgio, Gandolfa Cascio, Vincenzo Ceruso, Teresa Consoli, Cinzia Conti, Deborah De Felice, Umberto Di Maggio, Roberta Teresa Di Rosa, Roberto Foderà, Serenella Greco, Stefano Insinga, Simona La Placa, Francesca Licari, Fabio Massimo Lo Verde, Marilena Macaluso, Paola Maggio, Letizia Palumbo, Francesco Parisi, Alessandra Pera, Andrea Priulla, Sara Rigazio, Maria Laura Russo, Marianna Siino, Giuseppina Talamo, Benedetto Antonino Trapani, Giuseppina Tumminelli, Fulvio Vassallo Paleologo.
Un'età contro la storia - Saggio sulla rivoluzione del XXI secolo
Nelle forme proprie di un pamphlet, deliberatamente svincolato dalle consuete modalità accademiche di impianto e di scrittura, questo saggio costituisce il punto di arrivo dello sviluppo teoretico del lungo lavoro storiografico dell’Autore, segnato in profondità dalla lezione di Antonio Gramsci e consapevole del nesso inscindibile storiografia-filosofia. L’obiettivo perseguito è un’interpretazione unificante dell’attuale fase storica dell’Occidente dopo l’implosione del “socialismo reale”. Su un filo di analisi già inaugurato nell’anno 2000 in Eclissi del principe e crisi della storia (edito da Franco Angeli), il saggio consegue la sua originalità nella critica investigazione (superando le analisi “frantumate” fin qui emerse dal cantiere di una vasta pubblicistica) del carattere rivoluzionario, nel senso proprio di “rivoluzione strutturale”, dei processi in corso nello scenario mondiale della “globalizzazione”. Se ne mettono in luce criticamente le emergenze e le conseguenze più rilevanti: i cambiamenti radicali nella percezione del rapporto tra uomo e natura, il crollo della “ragione dialettica” e del pensare storico sotto la conseguita egemonia di una “logica formale” funzionale al primato conseguito dalla tecnica sulla stessa scienza; le categorie del “pensiero unico” della globalizzazione capitalistica e la falsa coscienza della de-ideologizzazione; l’occultamento della morte e la “sfida all’eternità”; la disgregazione del sociale e la fine dei “soggetti collettivi”; il degrado della libertà nella mera “libertà di consumare” e i processi alienanti che attivano nello scenario mondiale un inedito conflitto, e una falsa dialettica, tra “inclusi” ed “esclusi”; la mistificazione della “democrazia” che appare condannata alla deriva populistica; le antinomie di una “globalizzazione” paradossalmente assediata da se stessa.
La classe dirigente siciliana e lo Stato unitario
In questo volume la curatrice raccoglie alcuni contributi sul pensiero politico e sull'impegno istituzionale di alcuni esponenti della classe dirigente siciliana nei decenni postunitari. Si tratta di lavori presentati in convegni e in seminari nel corso degli ultimi anni e maturati nell'ambito della cattedra di Storia delle istituzioni politiche del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Catania. I temi, che vertono su personaggi di alto profilo (Michele Amari, Francesco Paolo Perez, Francesco Crispi, Napoleone Colajanni, Antonio di Rudinì), hanno un filo unitario che si incentra sul loro ruolo nella costruzione del nuovo Stato.
Il saggio su Amari ricostruisce, dopo il riordino delle carte e la pubblicazione di nuove fonti, l'attività, in campo politico e storiografico, del grande studioso del Vespro. In parallelo si colloca il saggio su Perez che, con i suoi studi sul decentramento, divenne dopo l'Unità il punto di riferimento delle correnti contrarie all'accentramento. Segue il contributo sul pensiero politico e sull'impegno istituzionale" di Colajanni, al quale la storiografia ha dedicato sinora poca attenzione. Rilevanti sono i saggi su Crispi e Rudinì (due siciliani chiamati alla guida del governo), incentrati sui loro progetti istituzionali e sull'attività governativa. Completano il volume due contributi di impianto istituzionale. Uno riguarda i tecnici e il riordino delle circoscrizioni amministrative nella crisi di fine secolo. L'altro presenta delle ipotesi di ricerca sull'accentramento amministrativo e sui modelli europei.
L'impianto complessivo del volume si inserisce nel dibattito storiografico recente, che cerca di fugare lo stereotipo della Sicilia soggetto passivo all'interno dello Stato unitario. Si vuole, viceversa, evidenziare la partecipazione attiva della classe dirigente siciliana, sia nella fase di costruzione dello Stato unitario sia alla guida del Paese, con progetti che coniugano sempre lo sviluppo dell'isola con quello dell'intera nazione. Il periodo trattato riguarda l'Ottocento, 'il secolo grande', durante il quale la Sicilia occupa l'intera scena nazionale per la presenza di questi e di altri personaggi che pongono problemi interessanti sul versante della storia delle istituzioni e delle dottrine politiche.
Paolo Pastori - Tradizione, declino, rivoluzione
Si tratta di un ampio coraggioso lavoro innovativo; originale e pure foriero di un filone storico-filosofico-dottrinario di cui non abbiamo esempio. L’Autore ci presenta un canone nel quale complessità culturale, varietà politica e specificità di passaggi storici si intrecciano nel tentativo, anch’esso molto ambizioso, di sondare le fondamenta dell’esistenza umana lungo un arco di tempo che, dal XVI arriva, sostanzialmente, fino alle soglie del XX secolo.
L’Autore è quasi affascinato dalla persistenza di taluni modelli oltre la dialettica delle situazioni e, per questi motivi, ricorre al filo materico dei simboli, testimonianza espressiva di ciò che si vuole conservare pur nel cambio degli scenari politici; quasi un patrimonio che scorre, stagione dopo stagione, nella lunga catena dell’essere saldata, inevitabilmente, dal primariamente fondante a quanto apre nuovi orizzonti.
Questa ci sembra la cifra del lavoro, ma essa, che a nostro avviso è riscontrabile in ogni pagina, non la si afferra subito e, se non la si tiene presente in seguito, può condurre il lettore fuori dallo schema intenzionale che l’Autore si propone (P. Bagnoli, Al Lettore).
Rivista Storia e Politica
Storia e Politica è una rivista quadrimestrale di Storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, dal 2009 di proprietà del Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali e disponibile in open access sul sito di Editoriale Scientifica di Napoli (EISSN 2037-0520). Sulla scia delle precedenti serie, che dal 1962 hanno contribuito a consolidare le basi scientifiche nel campo della storia delle dottrine e istituzioni politiche, delle teorie filosofico-politiche, Storia e Politica si propone di offrire agli studiosi uno spazio di condivisione delle proprie ricerche secondo le metodologie e i linguaggi delle discipline storico-politiche
Giappone, un diritto originale alla prova della globalizzazione
Il presente volume raccoglie gli scritti elaborati da due studenti (e ora laureati) dell’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali DEMS – nell’ambito del progetto “Messaggeri della Conoscenza” finanziato dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca al fine di fornire metodi di insegnamento e ricerca tipici di altri sistemi educativi a contenuti scientifici di frontiera sviluppati da centri di eccellenza internazionale. Tale lodevole iniziativa ha consentito ai due giovani autori di effettuare un periodo di permanenza presso l’Università di Nagoya. I saggi qui contenuti, pertanto, molto debbono al periodo, breve, certamente, ma intenso, trascorso in Giappone.
Democrazia e sistema bicamerale. Teoria politica, profili storici e prospettive costituzionali
Il volume raccoglie le relazioni presentate al Convegno dal titolo “Democrazia e sistema bicamerale. Teoria politica, profili storici e prospettive costituzionali” tenutosi presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina il 12 e 13 marzo 2015. Durante le giornate del convegno gli autori hanno sviluppato un’approfondita analisi secondo diverse prospettive disciplinari: il diritto costituzionale e comparato, la storia moderna e contemporanea, la storia delle dottrine e delle istituzioni politiche.
Trasformazioni della modernità - Spicchi di storia del pensiero politico europeo
Il volume raccoglie i saggi di giovani studiosi di storia e teoria politica (Andrea Lo Bianco, Fabiana Fraulini, Giorgio La Neve, Lucia Marines, Luana Alagna) che, con le loro riflessioni su aspetti e figure della modernità europea fino alle questioni contemporanee, hanno tracciato un percorso largo e accennato di storia del pensiero politico che ci è sembrato opportuno e – perché no? – suggestivo, chiamare Trasformazioni della modernità. Spicchi di storia del pensiero politico europeo. Il titolo evoca l’idea del mutamento, nella storia intellettuale, dei concetti politici, e come la loro stessa evoluzione operi cambiamenti nella storia culturale, economico-sociale e politica dell’Europa, lo sfondo centrale di questo itinerario che rappresenta un concetto a sé, che plasma e dà identità alle teorie politiche prese in considerazione. Perciò si è voluto significare nel quadro di Rubens sul Ratto d’Europa (1628) la pluralità dei contributi e il loro file rouge. Il mito infatti condensa le idee di potere (il toro) e di cambiamento (il mare), e della dinamica complessa e violenta dell’atto fondatore della città (il rapimento della vergine), al cui centro rimane comunque la donna, da cui nasce la vita. Nonché, nella fenomenologia dell’origine, tra Oriente e Occidente, la genesi stessa del Continente.
Open Government - Total transparency and implementation in Italy and in the Sicilian Region
The Open Government or open Administration collects the set of institutions aiming to ensure the full transparency of public administration, citizens’ participation in public decision-making through measures that help responsibility, organizational performance, widespread control, the simplification and use of new information technologies, data reusing, the interaction, and bidirectionality (Carloni E., 2013).
The web, if used in connection with Open Government practices, it becomes an extraordinary controlling method not only to clash inefficiencies, corruption and bad administration, but also to promote transparency and develop participation practices.
This paper argues that the anti-corruption provisions applications and the subsequent applicator decree (Law no. 190/2012 and Decree 33/2013) in the subject of complete administrative transparency of Sicilian Government administration and the main regional governmental bodies (agencies and firms).
The Italian Government effectively, on the analogy on european rules and significant foreign experiences - first between all the "Open Government Initiative" by US Government dated 2009 on transparency, participation and cooperation principles - issued a set of rules on publicity and transparency acts by public administrations, providing important changes to the previous regulation and recognizing a citizen general right to the full disclosure and exploitation of administrative data, in open format, to strengthen the features as a service mean for people and enterprises.
La cittadinanza nel pensiero politico americano
Il tema della cittadinanza come questione politica per eccellenza è l’oggetto di una riflessione che attraversa la storia del pensiero politico americano dai padri fondatori fino ai teorici dell’«etica della cura». Non è certo una trattazione esaustiva di tutte le problematiche poste dalla relazione tra la cittadinanza e la democrazia nella tradizione politica degli Stati Uniti, quanto un tentativo di esporre alcune delle risposte più significative che siano state date da una società politica che si è caratterizzata per la sua inclusività. Franco Maria Di Sciullo, Giuseppe Bottaro, Dario Caroniti, Giovanni Dessì e Maria Pia Paternò analizzano in cinque saggi le teorie dei padri costituenti, dei trascendentalisti, dei progressisti, spingendosi fino ai più recenti dibattiti della filosofia politica contemporanea. Un filo sottile lega però tra loro tutte le diverse correnti di pensiero qui esposte: il comune tentativo di trovare una conciliazione tra il pluralismo e la comune appartenenza a un ordine politico, oltre alla fiducia quasi incrollabile nelle possibilità che l’uomo e, in particolare, l’uomo americano, possa realizzarla. Scarica il pdf