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A

Addendum al contratto di edizione: L’addendum è un’aggiunta al contratto predisposto dall’ editore, nel quale l’autore si riserva alcuni diritti (per es. il riuso a fini didattici o l’autoarchiviazione nel deposito istituzionale). Dal punto di vista tecnico l'addendum è uno schema contrattuale che mira a modificare il contratto di edizione; dal punto di vista del contenuto esso riserva all'autore alcuni diritti che gli permettono di riutilizzare la propria opera.

Adesione al Regolamento di Ateneo per il deposito dei prodotti della ricerca nell’Archivio istituzionale e l’accesso aperto alla letteratura scientifica: L’articolo 7 comma 4 del Regolamento prevede che durante il workflow di autoarchiviazione del prodotto della ricerca in Iris, l’autore è tenuto a dichiarare la propria adesione o meno alla policy open access di Ateneo. La scelta di adesione rappresenta soltanto una condivisione teorica al movimento mondiale Open Access in quanto le modalità di disseminazione del file (ad accesso riservato o ad accesso aperto, con o senza embargo) impostate dai bibliotecari nel corso della validazione tecnica terranno sempre conto delle politiche editoriali sottoscritte/dichiarate dagli autori. L’eventuale scelta di non aderire non fa venire meno l’obbligo di caricare il pdf.

Anagrafe della ricerca: E’ l’archivio digitale dei soggetti e dei prodotti della ricerca dell’Università interoperabile con le banche dati del MIUR.

Archivio aperto disciplinare: E’ un archivio aperto che raccoglie la produzione intellettuale relativa ad uno o più ambiti di ricerca definiti, ad esempio arXiv o REPEC. Nell’Archivio istituzionale dell’Università di Palermo, nel caso in cui il prodotto della ricerca sia già archiviato nei succitati archivi disciplinari, l’autore non dovrà caricare il file ma sarà sufficiente che indichi la relativa url.

Archivio istituzionale della letteratura scientifica: E’ l’Archivio digitale di una Istituzione (Università, Centro di Ricerca etc.) destinato a ricevere il deposito dei Contributi della letteratura scientifica, la cui paternità intellettuale sia ascrivibile in tutto o in parte ad Autori afferenti all’Istituzione stessa. Il suo popolamento è funzionale alla conservazione e all’ accessibilità pubblica dei prodotti scientifici depositati. L’Archivio assolve al duplice compito di documentare la produzione scientifica dell’Ateneo e di renderla sempre disponibile per l’esercizio interno di valutazione della ricerca e per eventuali altri esercizi esterni.
L’Archivio istituzionale dell’Università di Palermo, è ospitato su piattaforma Iris, gestita da Cineca con software D-Space, è interoperabile secondo i protocolli internazionali nell’ambito dell’Open Archives Initiative Protocol for Metadata Harvesting (OAI-PMH).

Autoarchiviazione o self-archiving (anche Workflow di autoarchiviazione): L’ autoarchiviazione è un processo attraverso cui i ricercatori inseriscono i risultati della propria ricerca nell’Archivio istituzionale dell’Ateneo. Il deposito avviene attraverso una procedura informatica di immissione guidata, che richiede pochi minuti ed è molto intuitiva. La procedura consente, previa accettazione da parte dell’autore della licenza d’uso (Vedi Licenza d’ uso nell’ambito dell’Archivio istituzionale), di caricare il full-text e di descrivere il documento attraverso opportuni metadati (data, titolo, nome dell'autore, etc.) che ne permetteranno il riconoscimento e il recupero attraverso i motori di ricerca. E’ un processo che garantisce la conservazione dei contributi scientifici degli autori dell’Ateneo e la loro disseminazione nella comunità accademica globale. L’ autoarchivazione nell’Archivio Istituzionale dell’Università degli studi di Palermo precede, per gli autori interni all’Ateneo, qualunque altra forma di archiviazione operata su diversa piattaforma.

Autore dell’Ateneo: Membro dell’Università che sia autore o coautore (eventualmente insieme ad uno o più soggetti esterni) di un contributo della letteratura scientifica: professore ordinario, professore associato, professore straordinario a tempo determinato, ricercatore a tempo indeterminato o a tempo determinato, titolare di assegno di ricerca, dottorando di ricerca con o senza borsa, titolare di borsa di studio post-laurea o post-dottorato finalizzata alla ricerca, collaboratore linguistico, tecnico specializzato o altro componente del personale tecnico-amministrativo, nonché eventuali altre figure coinvolte in attività di ricerca coordinate da professori o ricercatori dell’Università.

 

B

Badge Bibliometrico: Sono degli indicatori numerici, visibili sulla scheda prodotto già validata, che riportano il conteggio di dati e/o indicatori riferiti alle diverse modalità di citazione, menzione e utilizzazione del prodotto archiviato.

 

C

Contributo della letteratura scientifica: E’ un’opera dell’ingegno comprendente testo (eventualmente corredato da altre tipologie di dati quali immagini, video, tabelle, disegni, formule, etc.) riconducibile ad una delle tipologie di prodotto destinate alla comunicazione scientifica (a titolo esemplificativo: articoli di rivista scientifica, atti di convegno, monografie e capitoli di libro, tesi di dottorato, presentazioni multimediali, banche dati, edizioni critiche o scientifiche, etc.).

Copyright: E’ il diritto legale di controllare tutti gli usi di un'opera dell’ingegno. Il copyright attribuisce all'autore il diritto di rivendicare la paternità dell'opera, di opporsi a qualunque utilizzo che possa danneggiare la sua reputazione, di sfruttare economicamente ed in modo esclusivo l'opera.

Copyleft: E’ un modello di gestione dei diritti dell'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l’autore consente ai fruitori della sua opera dell’ingegno di copiarla, diffonderla o modificarla ma non consente di appropriarsene né di impedire ad altri di copiarla, diffonderla o modificarla.

 

D

Dati della ricerca: Vengono definiti dati della ricerca entità e fenomeni rappresentati da testo (numeri, lettere, altri caratteri e simboli) e/o immagini, suoni, filmati e/o altro, che si prestino ad essere raccolti in serie, selezionati, analizzati e sottoposti a processi di archiviazione, conservazione, riuso per scopi di ricerca scientifica.

Diritto d’autore: L’articolo 2575 del codice civile recita che “formano oggetto del diritto di autore le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e alla cinematografia qualunque ne sia il modo o la forma di espressione”.
La Legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio, con le modifiche e le aggiunte successive, costituisce oggi il testo di riferimento in materia per la legislazione italiana.
L’oggetto del diritto d’autore è costituito dall’insieme dei diritti patrimoniali e morali che la legge attribuisce all’autore.
I diritti patrimoniali (pubblicazione, riproduzione, trascrizione, esecuzione, distribuzione, comunicazione al pubblico, traduzione, noleggio/prestito) riguardano l’utilizzazione economica dell’opera; sono tra di loro interdipendenti; durano tutta la vita dell’autore e per settanta anni oltre la sua morte; possono essere trasmessi o ceduti dall’autore a certe condizioni previste dalla legge.
Un caso emblematico di cessione dei diritti patrimoniali è il contratto di edizione con cui l’autore concede ad un editore la facoltà di pubblicare l’opera e trarne i relativi profitti. L’autore ha la possibilità di non cedere per intero e in via definitiva all’editore l’utilizzazione dei diritti provenienti dalla pubblicazione dell’opera: è quindi opportuno che l’autore si riservi, attraverso apposite clausole, la possibilità di utilizzare la propria opera per finalità didattiche o di ricerca.
I diritti morali – irrinunciabili, intrasmissibili e imperscrittibili – garantiscono il diritto dell’autore ad essere riconosciuto come tale (diritto di paternità) e lo tutelano di fronte alla possibilità che vengano effettuate da terzi modificazioni all’opera che ne compromettano l’identità (diritto all’integrità dell’opera).
La legge prevede specifiche eccezioni e limitazioni per consentire che la tutela dell’opera non limiti la circolazione e il corretto riuso delle informazioni.

DOI: Acronimo di “Digital Object Identifier”, è un identificatore persistente che può essere usato per citare e per creare link a documenti elettronici quali testi, immagini, file audio, audiovisivi, ecc. Il DOI si presenta come una stringa alfanumerica divisa in due parti: un prefisso e un suffisso.

 

E

Embargo: E’ l’arco temporale (massimo 36 mesi) in cui i files relativi a un contributo della letteratura scientifica sono mantenuti ad accesso riservato, ovvero resi accessibili esclusivamente ai fini dello svolgimento delle procedure di valutazione dei ricercatori e/o altre necessarie finalità e procedure amministrativo-gestionali.

 

L

License to publish: Questo tipo di licenza editoriale non trasferisce il copyright dell'autore all'editore. L'autore conserva il suo copyright e concede all'editore una "licenza esclusiva per riprodurre e comunicare il lavoro accademico e alcuni altri diritti necessari per la pubblicazione". L’autore inoltre conserva il diritto di archiviare il suo articolo in un archivio ad accesso aperto.

Licenza d’ uso nell’ambito dell’Archivio istituzionale: Si tratta di una licenza globale, gratuita, non esclusiva, libera da royalty, non cedibile, revocabile in qualsiasi momento, per scopi non commerciali e di durata pari a quella del diritto d'autore applicabile al Contributo, attraverso cui il ricercatore autorizza l’Università di Palermo a esercitare i diritti d’uso dell’opera, finalizzata:
a) a riprodurlo e distribuirlo nei limiti di quanto è necessario per la valutazione interna e nazionale;
b) se l’autore aderisce alla policy di Ateneo per l’accesso aperto: a renderlo disponibile al pubblico secondo modalità ad accesso aperto, nella versione del prodotto consentita in conformità alle disposizioni di legge in materia di copyright e ai contratti stipulati con gli editori;
c) a garantirne la conservazione e l’accessibilità nel tempo, eventualmente anche in formati diversi da quelli usati durante l’autoarchiviazione, in base alle esigenze di interoperabilità tra i sistemi informatici, salvo diversa indicazione dell’Autore;
d) a rendere in ogni caso accessibili, ricercabili ed esportabili i dati bibliografici del Contributo nei portali web internazionali dedicati ai prodotti della ricerca scientifica, in modo che la citazione del Contributo rimanga sempre visibile.

Licenze Creative Commons: Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) sono delle licenze di diritto d'autore che si basano sul principio de "alcuni diritti riservati". Pubblicando sotto una licenza CC l’Autore sottoscrive uno strumento di tipo contrattuale con cui concede ai lettori alcuni diritti utili per il riuso del materiale scientifico e didattico: ad esempio, la riproduzione in pubblico del documento, oppure la sua modifica (cioè la creazione di opere derivate).
Le CCPL, infatti, rendono semplice, per il titolare dei diritti d'autore, segnalare in maniera chiara che la riproduzione, diffusione e circolazione della propria opera è esplicitamente permessa.

 

M

Metadati: Sono le informazioni codificate di base (metadati descrittivi e strutturali) e quelle legate al contesto di appartenenza (ad es., metadati amministrativo-gestionali riguardanti afferenza dipartimentale, SSD, etc.), relativamente a ciascun Contributo della letteratura scientifica.

 

O

OAI (Open Archives Iniziative): Si intende un progetto che ha la finalità di rendere facilmente fruibili gli archivi che contengono documenti prodotti in ambito accademico e mira a promuoverne la produzione in campo scientifico ed universitario.
L'intento è di promuovere strumenti semplici per consentire di ricercare e creare servizi che, a costi non troppo elevati, rendano utilizzabili tutti i contenuti dell'attività di ricerca degli atenei.

Open Access (OA - Accesso Aperto): Accesso alla conoscenza libero, gratuito e non soggetto a limitazioni. E’ un movimento internazionale che incoraggia ricercatori e studiosi a disseminare e fare riutilizzare i propri prodotti scientifici rendendoli accessibili in rete per gli utenti finali liberamente, gratuitamente e senza restrizioni, attraverso le due principali strategie dell’autoarchiviazione dei lavori in depositi digitali standard di tipo istituzionale o disciplinare, e della pubblicazione in riviste o monografie secondo modalità ad accesso libero e gratuito concordate con gli editori.

Open Archives Initiative Protocol for Metadata Harvesting (OAI-PMH): Protocollo standard sviluppato dall’Open Archives Initiative al fine di rendere gli archivi aperti interoperabili e dunque permettere la trasmissione di metadati per la condivisione e lo scambio di risorse.

Open Science: accesso libero alle diverse fasi e ai differenti strumenti utilizzati nella ricerca: i dati (Open Data); i risultati consultabili in monografie, articoli scientifici e altri documenti (Open Access); il materiale didattico (Open Educational Resources); le metodologie di ricerca (Open Methodology); i software (Open Source); la revisione dei pari, utile a verificare la qualità dei lavori scientifici (Open Peer review). L'open science comprende anche la divulgazione della ricerca tra i cittadini, con tutti gli strumenti che la comunicazione mette a disposizione.

ORCID: L’ Open Researcher and Contributor ID (ORCID), la cui adozione è stata avviata a livello nazionale da ANVUR tramite il Progetto I.R.ID.E. (Italian Reserch IDentifier for Evaluation), è un identificativo univoco che ha la funzione di legare ogni ricercatore alle proprie pubblicazioni scientifiche. Ciascun ricercatore per procedere alla registrazione può utilizzare una qualsiasi applicazione connessa all’Hub Nazionale ORCID, quali ad esempio la propria installazione IRIS, il sito loginMIUR o un sistema terzo. Esiste un’integrazione funzionale tra IRIS UniPA e ORCID, per permettere a ogni ricercatore di attivare e/o collegare il proprio profilo ORCID alle pubblicazioni presenti nell’Archivio istituzionale. In concreto, quando la schermata del sistema locale (es. IRIS UniPA) segnala l’opportunità di procedere alla registrazione/associazione del proprio profilo ORCID, sarà utilizzato il pulsante “Crea o associa il tuo ORCID iD” in modo da essere reindirizzati sull’Hub Nazionale. Nella pagina che viene mostrata, il ricercatore potrà procedere con la creazione di un nuovo ORCID che sarà automaticamente comunicato a tutte le applicazioni connesse al proprio profilo. Cliccando sul pulsante “Crea un nuovo ORCID”, verrà richiesto di compilare un semplice form web e procedere all’autorizzazione delle diverse applicazioni ad interagire con il profilo ORCID così creato/associato.

 

P

Peer review (revisione dei pari): La peer review o revisione tra pari può essere definita come una metodologia e insieme un processo di valutazione di merito sui prodotti della ricerca, la cui conduzione è affidata a esperti riconosciuti e autorevoli nelle medesime discipline accademiche e di ricerca in cui ricadono i prodotti esaminati. Esistono diverse tipologie di revisione dei prodotti della ricerca da parte degli esperti:
- Single blind (questa è la forma più comune di peer review; l'autore non sa chi sia il revisore del proprio lavoro, e questo permette al revisore di non lasciarsi influenzare nel giudizio per paura di ricevere critiche dall'autore per eventuali osservazioni negative; inoltre il revisore ha il vantaggio di potersi avvalerse delle conoscenze personali sulla carriera scientifica pregressa dell'autore).
- Double blind (in questa forma di peer review, piuttosto diffusa nell'ambito delle scienze umane e sociali, l'autore non conosce l'identità del revisore e viceversa: ciò consente di proteggere entrambi da eventuali pregiudizi personali, permettendo di minimizzare - almeno potenzialmente - i margini di soggettività del giudizio).
- Open peer review (in questa forma di revisione tra pari, i commenti dei revisori vengono pubblicati online insieme con i lavori a cui si riferiscono, realizzando la massima trasparenza del processo in quanto non solo autore e revisore sono reciprocamente identificati, ma anche i lettori possono prendere visione dei commenti dei revisori nel sito della rivista).
- Informed peer review (una modalità di revisione ibrida, in cui per pervenire alla valutazione finale vengono utilizzate e combinate più fonti di informazione - anche di tipo quantitativo. Ad esempio, per uno stesso prodotto o per la produzione complessiva di un autore in un arco temporale: calcolo degli indicatori bibliometrici + esame di merito da parte del revisore incaricato + giudizio ulteriore da parte di uno o più esperti esterni).

Policy di accesso al file autoarchiviato: Per policy di accesso al file si intende la modalità attraverso cui questo viene disseminato nel portale pubblico.
In base agli accordi editoriali sottoscritti il file può essere:
- Ad accesso aperto (vedi Open Access);
- Sottoposto ad embargo (vedi Embargo);
- Ad accesso riservato solo ai gestori dell’Archivio.
La scelta dell’opportuna policy di accesso viene effettuata dal bibliotecario nel processo di validazione del full-text.

Post-print o “Versione digitale referata”: E’ la versione del contributo della letteratura scientifica che ha già subito il processo di peer review ed è stato accettato per la pubblicazione.

Predatory publishers: L'editoria open access garantisce un alto livello qualitativo unito alla possibilità di diffondere liberamente i propri contenuti scientifici. Purtroppo alcuni editori pubblicano articoli dietro compenso ma senza assicurare servizi editoriali di qualità e un processo di referaggio rigoroso, creando all’interno del mondo accademico delle forti riserve in merito all’open access. Si parla in questo caso di "predatory publishers", cosiddetti perché sfruttano i vantaggi del movimento Open Access per ricavarne solamente un guadagno, intercettando articoli e autori in modo poco corretto e adottando false strategie. I titoli da loro pubblicati (predatory journals), travestiti da riviste accreditate (a volte perfino corredate da false metriche), non garantiscono la serietà della peer review e arrecano un gran danno alla ricerca e alla diffusione dell’informazione scientifica.

Pre-print: E’ la bozza (manoscritto) dell’autore prima della sottomissione all’editore (prerefereeing / bozza pre-referaggio).

Pubblicazione ad accesso aperto: E’ un contributo della letteratura scientifica, pubblicato originariamente in una rivista o altra sede editoriale (es. una collana di libri), accompagnato dalla concessione gratuita, irrevocabile ed universale a tutti gli utilizzatori del diritto d’accesso al Contributo, del diritto di distribuirlo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente e del diritto a produrre e distribuire lavori da esso derivati in ogni formato digitale per ogni scopo responsabile, soggetto all’attribuzione autentica della paternità intellettuale, nonché del diritto a riprodurne una quantità limitata di copie stampate per il proprio uso personale.

Pubblico dominio: Un’opera dell’ingegno si dice di pubblico dominio quando, decorso il termine della protezione legale del diritto d’autore, diventa liberamente accessibile e liberamente utilizzabile senza la necessità di deroghe o autorizzazioni e senza corrispondere alcun compenso.
Pubmed Id: E’ il numero identificativo della pubblicazione nella banca dati PubMed. Per rintracciare il codice identificativo della propria pubblicazione è necessario collegarsi al sito e cercare il proprio contributo. E’ un codice numerico (ad es: 01234567), ed è normalmente rintracciabile anche nelle pagine di dettaglio del prodotto sulle banche dati Scopus e Web of Science.

 

R

Responsabile del dato: E’ l’utente a cui viene affidata la gestione della scheda prodotto per eventuali modifiche future, riconoscimento/disconoscimento autori o eliminazione. Il responsabile del dato è indicato sia nell'elenco dei prodotti in "Desktop prodotti", sia nel box "Informazioni generali" nel dettaglio di una scheda prodotto.

Rilevanza internazionale di un prodotto della ricerca: La rilevanza internazionale viene riconosciuta solitamente per un prodotto della ricerca che abbia almeno uno dei seguenti indicatori verificabili:
- che il prodotto sia frutto di una collaborazione esplicita con ricercatori e gruppi di ricerca afferenti ad istituzioni di altri Paesi (p.es. all’interno di progetti internazionali);
- che abbia avuto, o possa avere, una diffusione nella comunità scientifica anche in altri Paesi per ragioni linguistiche (pubblicazione o traduzione in altra lingua) o editoriali (presenza in raccolte di scritti internazionali o in riviste a diffusione internazionale) o di interesse suscitato (p. es. per via delle citazioni o menzioni rilevate attraverso piattaforme scientifiche internazionali);
- che venga indicizzato in banche-dati e/o repositories internazionali;
- che la pubblicazione sia stata sottoposta ad un comitato scientifico internazionale ovvero che nella direzione e/o nella redazione siano presenti studiosi stranieri.

 

S

Scopus Id: E’ il numero identificativo della pubblicazione nella banca dati Scopus. Per rintracciare il codice identificativo della propria pubblicazione su Scopus è necessario collegarsi al sito e cercare il proprio contributo. L’Id Scopus è reperibile nell'URL della Pagina del prodotto ed è compreso tra eid= e il successivo carattere & ed è composto da caratteri alfanumerici (Ad es.: 2-s2.0-00123456789).

Set di dati: Sono delle raccolte consapevolmente organizzate e strutturate di dati primari (grezzi) che formano il contenuto di un database o matrice, e sono rappresentabili per mezzo di una o più tabelle.

Sherpa-Romeo: Il database tramite cui è possibile conoscere le politiche dei principali editori scientifici internazionali in merito all’autoarchiviazione dei prodotti di ricerca e che permette di verificare eventuali eccezioni applicate alla singola rivista in cui si intende pubblicare. Consultandolo è possibile sapere se l’editore consente di depositare ad accesso aperto nell’archivio istituzionale almeno una versione del lavoro (publisher’s version, post-print, pre-print).

 

T

Tipologie documentarie: Vedi Contributo della letteratura scientifica.

Trasferimento su Sito Docente: Il trasferimento al Sito docente (pagina personale dell’autore o degli autori “LoginMiur”) avviene una volta ultimato il processo di validazione del prodotto della ricerca. L’upload avviene di sera. Dal proprio desktop prodotti è possibile verificare lo stato del trasferimento dalla colonna denominata “MIUR”.

 

V

Validazione (anche Workflow di validazione) : E’ il processo che consente all’Ateneo di mantenere il controllo sulla qualità dei dati immessi nell’Archivio Istituzionale, sia in funzione dell’esposizione delle informazioni sul portale pubblico che per le campagne di valutazione interna ed esterna. La validazione dei metadati e del full-text viene gestita dal Direttore del Dipartimento di afferenza dell’autore e, per la parte tecnica, dal bibliotecario di riferimento.

Versione editoriale: E’ la versione del Contributo della letteratura scientifica editata e pubblicata dall’editore.

 

W

WOS IdÈ il numero identificativo della pubblicazione nella banca dati Web of Science. Per rintracciare il codice identificativo della propria pubblicazione è necessario collegarsi al sito dell’Editore e cercare il proprio contributo. L’Id WOS è reperibile nell'URL della Pagina del prodotto ed è composto da un codice numerico preceduto da “WOS:” (ad es. WOS:000000123456789).