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Portale delle Biblioteche

Etica e integrità della ricerca

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Negli ultimi anni, la distanza tra scienza e società, ha reso evidente la necessità che la ricerca scientifica comunichi in maniera chiara e diretta i propri metodi, risultati e il senso stesso della sua esistenza. Il rischio infatti è che una scarsa comprensione da parte della società dei contenuti della scienza e delle direzioni sposate dalle istituzioni della ricerca possa influenzare negativamente le scelte politiche e la libertà scientifica stessa.

Gli autori attraverso lo studio, la ricerca e l’insegnamento partecipano alla promozione e alla disseminazione della cultura. La riflessione sull’etica della ricerca e l’integrità accademica pone le sue radici nel rispetto della verità scientifica e della proprietà intellettuale. Alla base di un lavoro scientifico è necessario che ci siano dati veri: non è possibile garantire il progresso scientifico né diffondere informazioni corrette in assenza di dati reali e di qualità, oltre che di trasparenza nel metodo; attraverso la diffusione dei propri lavori i ricercatori hanno la responsabilità di promuovere comportamenti etici migliori.

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Gli autori della ricerca sono chiamati ad attenersi a valori di riferimento, codificati sia a livello europeo che all’interno dell’Ateneo. I documenti di rilievo a cui riferirsi sono:

  • Codice europeo di condotta per l’integrità della ricerca (European Code of Conduct for Research Integrity)
  • Codice Etico dell'Università degli Studi di Palermo - D.R. n.4115 del 22/09/2022 (pubblicato nell'Albo Ufficiale di Ateneo al n. 2593 del 23/09/2022). Nell’articolo 1 del codice etico del nostro Ateneo si dichiara che l’Università degli Studi di Palermo partecipa dei valori etici condivisi dalla comunità scientifica internazionale e impronta “le condotte dell’istituzione e dei singoli a regole e principi [...] con particolare riguardo ai principi di solidarietà, di uguaglianza, di promozione della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, di libertà dell’arte, della scienza e dell’insegnamento e di accesso dei capaci e dei meritevoli ai gradi più alti degli studi”.
  • Codice etico per le attività di ricerca dell'Università degli Studi di Palermo - D.R. 5814/2025. nel quale vengono delineati i principi di responsabilità etica e professionale che è necessario rispettare in tutte le fasi della ricerca, sia essa svolta individualmente o in gruppo. Il Codice Etico è una delle iniziative intraprese dall’Ateneo di Palermo nell’ambito del processo "Human Resources Strategy for Researchers" (HRS4R), attraverso il quale la Commissione Europea, in vigore dal 2008, intende certificare l’impegno e i progressi di un’istituzione verso l’adozione e la concreta implementazione della Carta Europea dei Ricercatori e del Codice di Condotta per il loro reclutamento.
    Il Codice Etico per le attività di ricerca dell’Università di Palermo sottolinea l’importanza della ricerca libera e ne stabilisce uno degli obiettivi fondamentali, aumentare le conoscenze, a vantaggio della società, senza recare nocumento i diritti i e i doveri dei Ricercatori.
    In coerenza con il ruolo fondamentale che le università ricoprono nell’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU, il Codice Etico per le attività di ricerca dell’Università di Palermo individua la sostenibilità come principio fondamentale del lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori dell’Ateneo.
    Il Codice etico per le attività di ricerca delinea, altresì, le responsabilità e i doveri delle ricercatrici e dei ricercatori dell’Ateneo, come il dovere di non arrecare discredito all’Ateneo e alla comunità accademica dell’Università di Palermo, non diffondere informazioni soggette a un obbligo di riservatezza, tenersi aggiornati sulle normative che riguardano il proprio settore di ricerca e conoscere gli obiettivi strategici che regolano il loro ambiente di ricerca.
    È inoltre responsabilità delle Ricercatrici e dei Ricercatori dell’Ateneo operare nel massimo rispetto verso tutte le persone coinvolte nella ricerca, senza compromettere la salute, il benessere della comunità, la sicurezza e la salubrità dell’ambiente in cui lavorano e conformare le attività di ricerca che coinvolgono animali alle misure di protezione animale stabilite dalla normativa vigente nel rispetto delle indicazioni e dei compiti propri dell’Organismo Preposto al Benessere Animale.

 

All’interno della comunità accademica i principi enunciati nei documenti sopra citati devono orientare le condotte e gli atteggiamenti di coloro che ne fanno parte. Rafforzare il senso di appartenenza alla comunità universitaria e diffondere la comune visione della vita accademica incoraggia e indirizza, ancor più di regole e sanzioni, al rispetto dei diritti e dei doveri. Violare tali principi non solo danneggia moralmente chi ne è coinvolto in prima persona ma contribuisce a screditare l'intera istituzione. Al contrario l’adesione ferma di ciascun autore della ricerca a tali principi contribuisce al prestigio e all’autorevolezza di tutti e procura nuove opportunità a sé e all’istituzione. È utile orientare i giovani ricercatori alla conoscenza e al rispetto dei valori di correttezza, rispetto e fiducia per mezzo di una adeguata riflessione e formazione.

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Le immagini di seguito riportate una sintesi visiva dei contenuti del codice. La prima immagine sintetizza le sezioni 1. I principi guida e 2. Buone prassi di ricerca; la seconda immagine sintetizza la sezione 3. Violazioni dell’integrità della ricerca, con la sottosezione 3.1 Frode scientifica a altre prassi inaccettabili e 3.2 Gestione delle violazioni e delle accuse di frode.

I principi guida e le buone prassi di ricerca

I principi guida sono improntati all’affidabilità nel garantire la qualità della ricerca, onesta, rispetto, responsabilità.

Le buone prassi di ricerca mirano a coprire tutte gli aspetti del processo di ricerca (ambiente di ricerca, formazione e tutoraggio, procedure, salvaguardie, gestione dei dati, collaborazioni, disseminazione, valutazione), gli attori coinvolti e le entità trattate.

cod-eur-cond-etica-integrita-ric_principiguida_b-pratiche_20251113

CASTIGLIA, M. S., D'ASARO, M. F., STELLA, M. C., & TRANCHINA, V. (2025, novembre 13). Il Codice europeo di condotta per l'integrità della ricerca e l'open science come espressione dell'integrità della ricerca. Zenodo. https://doi.org/10.5281/zenodo.17601941

Le violazioni dell’integrità della ricerca e la loro gestione

Le violazioni dell’integrità della ricerca riguardano la frode scientifica (fabbricazione o falsificazione dei dati, plagio) e altre prassi inaccettabili: per quanto riguarda quest’ultime, il ricco elenco da solo è sufficiente a rendere consapevole il ricercatore o il dottorando, di pratiche talvolta considerate “usuali” ma che nascondono comportamenti subdolamente disonesti. Il Codice richiede anche che tali violazioni siano gestiti con procedure regolamentate.

cod-eur-cond-etica-integrita-ric_violazioni-gestione_20251113

CASTIGLIA, M. S., D'ASARO, M. F., STELLA, M. C., & TRANCHINA, V. (2025, novembre 13). Il Codice europeo di condotta per l'integrità della ricerca e l'open science come espressione dell'integrità della ricerca. Zenodo. https://doi.org/10.5281/zenodo.17601941

 

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L’immagine che segue mostra come le buone prassi di ricerca menzionate nel Codice europeo di condotta per l’integrità della ricerca siano perfettamente sovrapponibili alle pratiche di open science più o meno diffuse nella comunità scientifica e obbligatorie o facoltative nei bandi europei di finanziamento della ricerca.

cod-eur-cond-etica-integrita-ric_OpScience-espr-integr-ric_20251113

CASTIGLIA, M. S., D'ASARO, M. F., STELLA, M. C., & TRANCHINA, V. (2025, novembre 13). Il Codice europeo di condotta per l'integrità della ricerca e l'open science come espressione dell'integrità della ricerca. Zenodo. https://doi.org/10.5281/zenodo.17601941

Per approfondire consulta la sezione Conoscere l'open science nel portale delle biblioteche UniPA. 

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Il problema della dilagante diffusione del plagio riguarda innanzitutto un piano etico e di norme informali oltre che giuridiche: per questa ragione è utile che i docenti universitari incoraggino i futuri ricercatori ad essere originali e creativi e forniscano consigli necessari per riconoscere e individuare le diverse forme di plagio così da poterlo evitare.

I bibliotecari assistono i giovani ricercatori nell’acquisizione di competenze, fondamentali per la carriera accademica, di organizzazione, registrazione e citazione delle fonti recuperate tramite la ricerca bibliografica (es. uso di software come Endnote, Zotero e Mendeley), mediante assistenza diretta, corsi in biblioteca, seminari specifici dedicati ai dottorandi e ai giovani ricercatori.

Infine, la comunicazione scientifica, caratterizzata dalla presenza di prodotti scientifici digitali, richiede la conoscenza di regole nuove. Le relazioni con gli editori impongono oggi il rispetto di accordi e clausole specifiche per cui è necessario offrire ai giovani ricercatori strumenti utili per agire in maniera consapevole. Anche la riflessione sulle regole che accompagnano l’uso consapevole di dati e immagini permette di rispettare i principi di trasparenza e di copyright.

In sintesi, produrre onestamente il proprio lavoro accademico significa

  • garantire il progresso scientifico 
  • diffondere informazioni corrette
  • promuovere comportamenti etici rinforzando le responsabilità degli autori della ricerca
  • migliorare la reputazione personale e ricevere crediti
  • procurare nuove opportunità anche all’istituzione alla quale si appartiene

Pubblicare in maniera etica significa evitare

  • ogni forma di plagio (copiare in maniera letterale, copiare in maniera sostanziale, paragrafare, riciclare il testo, auto-plagio)
  • la falsificazione di dati
  • la manipolazione di immagini
  • la collusione (accordi nascosti-intese segrete)
  • la presentazione degli stessi articoli ad editori diversi
  • fare un uso corretto di citazioni e bibliografia.             
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Questa sezione è dedicata a un approfondimento delle questioni relative al plagio editoriale, e ai metodi per citare correttamente idee, brani di opere, immagini di altri autori senza rischiare di incorrere nel reato di plagio.

Cos'è il plagio e come riconoscerlo

Esempi pratici su come evitare il plagio

Consigli rapidi: plagio e bibliografia

Approfondimenti