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2048 - PSICOLOGIA CLINICA

Presentazione

Obiettivi Formativi

Obiettivi specifici: Il Corso di Laurea Specialistica in “Psicologia Clinica" costituisce la prosecuzione naturale per l'approfondimento e lo sviluppo in senso professionalizzante della formazione dei laureati dei corsi di I livello, in particolare della classe 34. Obiettivo principale del Corso è formare psicologi abilitati all'esercizio della professione con competenze specifiche per l'intervento psicologico-clinico rivolto ad individui, famiglie, gruppi, organizzazioni e comunità. A partire da un approfondimento delle conoscenze psicologiche di base già acquisite, e nella prospettiva di un approccio integrato tra competenze teoriche ed applicative in ambito clinico-relazionale e nell'ambito della ricerca neuropsicologica, il Corso di Studi mira ad implementare l'apprendimento di capacità relative alla valutazione e alla prevenzione; al trattamento e alla cura di persone, famiglie, gruppi, organizzazioni, comunità; alla promozione di salute, sviluppo e benessere; all'acquisizione di competenze nell'ambito della ricerca. Caratteristica peculiare di questo corso di studi è l'organizzazione in due curricula, che prevedono un forte nucleo formativo comune, nelle attività del primo anno, ed un'articolazione specialistica al secondo anno, che mira a definire in maniera specifica e professionalizzante le competenze clinico-relazionali e neuropsicologiche, in accordo con le esigenze del mondo del lavoro. Obiettivi formativi specifici del CdLM in Psicologia clinica sono: - la conoscenza aggiornata delle principali teorie esplicative del funzionamento psicologico normale e della sofferenza psicopatologica, dal punto di vista della ricerca clinico-relazionale (con particolare riferimento a modelli psicodinamici e gruppali), così come delle più recenti acquisizioni nell'ambito delle neuroscienze; - l'apprendimento della capacità di valutare, fare diagnosi e assesment del funzionamento mentale e delle dinamiche relazionali di persone, famiglie, gruppi, organizzazioni, ed anche delle principali sindromi neuropsicologiche, delle tecniche e della diagnosi neuropsicologica; - la conoscenza delle metodiche di intervento clinico-relazionale e neuro-riabilitativo e la capacità e di stilare relazioni cliniche adeguate alla comunicazione con colleghi ed altre figure professionali (es. assistenti sociali, psichiatri, operatori, ecc.), nonché con gli stessi utenti; - la conoscenza dei metodi di ricerca propri della psicologia clinica, basati sulla valutazione di esito, processo e contesto (setting); - l'apprendimento della capacità di formulazione del caso e di fornire indicazioni terapeutiche appropriate, all'interno di protocolli evidence-based, che possano essere applicati nei diversi contesti di cura. Per raggiungere tali obiettivi il Corso di Studi in Psicologia Clinica propone attività formative caratterizzanti relative all'ambito della Psicologia Dinamica e Clinica, della Psicologia Generale e Fisiologica, della Psicologia Sociale e del Lavoro. Affiancano questi insegnamenti ulteriori CFU di attività formative affini ed integrative finalizzate a completare il profilo professionale in uscita attraverso l'approfondimento di tematiche avanzate, specialistiche e di attualità del settore della psicologia, in coerenza con le esigenze espresse dal mercato del lavoro. Il corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica LM-51 abilitante prevede inoltre tra gli obiettivi formativi specifici, volti alla preparazione tecnica dello studente necessaria per l’abilitazione all’esercizio della professione, come previsto dalla legge 8 novembre 2021/163, lo sviluppo di competenze professionali quali: -liso appropriato di strumenti psicodiagnostici volti a effettuare un’analisi delle caratteristiche cliniche del soggetto all’interno del proprio contesto di vita; -la progettazione di un intervento clinico basato sulle evidenze, in base ad un rapporto ottimale costi/benefici; -la conoscenza e comprensione degli aspetti etici e deontologici della professione di psicologo e la gestione di conflitti associati a tali dimensioni nell’intervento psicologico; -la gestione della relazione clinica con il paziente/utente all’interno di uno specifico contesto organizzativo e istituzionale. In quest'ambito vengono offerte, all'interno delle attività del tirocinio pratico-valutativo (TPV), delle esperienze formative di tipo personale, in contesti gruppali, orientate all'acquisizione di consapevolezza sull'importanza della relazione come principale strumento di lavoro e di intervento in psicologia clinica. La didattica è basata sull'integrazione tra lezioni frontali, laboratori didattici, ed esperienze di TPV. All’interno di tutte le modalità didattiche previste dal corso di studi verranno utilizzati metodi formativi di tipo interattivo e pratico (come role-playing, esposizione di casi, simulate, laboratori esperienziali) al fine di favorire l’acquisizione degli obiettivi formativi professionalizzanti previsti. Gli obiettivi formativi professionalizzanti per l’esercizio della professione di psicologo saranno perseguiti nei due anni e valutati attraverso l’esperienza di TPV svolto in contesti operativi esterni qualificati e convenzionati con l’Università. La laurea magistrale in Psicologia Clinica LM-51 abilitante è anche la chiave di accesso a Master di II livello, Corsi specifici di Formazione, Corsi di Dottorato di Ricerca e Scuole di Specializzazione in Psicoterapia.

Sbocchi Occupazionali

Profilo: psicologo clinico Funzioni: Lo psicologo clinico e una figura professionale con specifiche competenze finalizzate allo svolgimento di diverse funzioni nei contesti di lavoro in cui opera. Egli utilizza strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la consulenza, la diagnosi, il sostegno psicologico, la riabilitazione dei processi psichici disfunzionali o patologici dipendenti da variabili soggettive, interpersonali, situazionali e sistemiche. Lo psicologo clinico interviene nei processi che possono limitare o disturbare le capacità di adattamento intrapsichico, interpersonale o di gruppo e generare aspetti problematici di sofferenza, disadattamento e devianza, promuovendo la comprensione e la riorganizzazione del funzionamento mentale con attenzione ai livelli individuali e interpersonali ed ai correlati psicobiologici, neuropsicologici e psicosomatici del comportamento. Lo psicologo clinico svolge altresì la funzione di progettare, costruire e realizzare interventi volti a promuovere condizioni di salute e benessere bio-psico-sociale. Lo psicologo Clinico effettua, all'interno di strutture sanitarie o Università ed Enti di ricerca, l'analisi scientifica dei meccanismi affettivi, cognitivi, relazionali e psico-biologici, coinvolti nella patogenesi del disturbo mentale e psicosomatico, al fine di sviluppare protocolli diagnostici, riabilitativi e terapeutici scientificamente riconosciuti e basati sulle evidenze. Uno degli ambiti applicativi più caratteristici della psicologia clinica e la psicoterapia, sia in contesti pubblici che privati. Competenze: - progettare e costruire setting di lavoro clinico diversi, in rapporto con gli specifici contesti d’intervento; - svolgere procedure di assesment psicologico e consultazione con individui, famiglie, gruppi, istituzioni; - effettuare una corretta “analisi della domanda", elaborazione degli obiettivi dell’intervento, trasformazione della “domanda" in un’alleanza condivisa con gli utenti, gli eventuali committenti, i membri dell’Equipe di lavoro; - effettuare diagnosi cliniche; - condurre colloqui di valutazione e supporto psicologico-clinico; - produrre relazioni cliniche adeguate alla comunicazione sia con interlocutori esperti (colleghi ed altre figure professionali) sia con interlocutori non competenti sulle problematiche trattate; - progettare ed attuare interventi psicologico-clinici orientati alle persone, alle famiglie, ai gruppi, ai contesti sociali e culturali d'intervento; - effettuare una valutazione e diagnosi neuropsicologica; - programmare interventi riabilitativi per deficit di funzioni cognitive; - capacità di utilizzare strumenti di tipo applicativo, incluse le conoscenze e competenze di tipo metodologico, per interventi di promozione della salute e prevenzione, diagnosi, riabilitazione e trattamento psicologico, seguendo le linee guida e i protocolli scientificamente validati (psicologia clinica evidence-based); - valutare, attraverso l’uso di protocolli evidence-based, la qualità, l’efficacia e l’appropriatezza degli interventi. Sbocchi: Il laureato magistrale in Psicologia Clinica, ai sensi degli articoli 1 e 3 della legge 8 novembre 2021, n. 163, è abilitato alla professione di psicologo e può operare in tutti gli ambiti previsti dalla legge L.18 Febbraio 1989, n.56 per l’Ordinamento della professione, che recita al comma 1: la professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito. In particolare, potrà: - esercitare l'attività di psicologo clinico nell'ambito della libera professione; - svolgere attività di consulenza preso enti pubblici e privati; - esercitare funzioni di responsabilità nelle organizzazioni e nei servizi diretti alla persona, ai gruppi, alle comunità, all’interno di: - strutture sanitarie e strutture ospedaliere pubbliche, private e/o convenzionate; - servizi sociali e territoriali; - servizi ed organizzazioni educative e scolastiche; - associazioni e cooperative del terzo settore, fondazioni e ONG; servizi rivolti alla persona degli Enti Locali; - centri pubblici e privati per la prevenzione e la promozione della salute e del benessere; - centri di riabilitazione e di intervento sulle disabilita, strutture e servizi per la terza età. Potrà inoltre intraprendere la professione di Psicoterapeuta, previo conseguimento della specializzazione post lauream prevista dall'ordinamento MIUR.

Caratteristiche della Prova Finale

Ai sensi dell'art.29 del Regolamento Didattico di Ateneo, lo studente, per il conseguimento della laurea deve sostenere una prova finale. Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea e con i risultati di apprendimento attesi, la prova finale per il completamento degli studi consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto (tesi di laurea) su un tema di carattere psicologico nell’ambito clinico a scelta dello studente, sia con dati di tipo sperimentale che qualitativi. L'elaborato finale sarà presentato dallo studente ad una Commissione proposta dal Consiglio di Corso di Studio. Ai sensi della legge 2021/163, l’esame finale comprende una prova pratica valutativa (PPV) che precede la discussione della tesi di laurea. La PPV è unica e viene svolta in modalità orale. Tale prova è volta ad accertare il livello di preparazione tecnico-professionale del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione, e deve accertare le capacità di riflettere criticamente sulle esperienze di tirocinio svolte e di adottare un approccio professionale basato su modelli teorici e scientifici basati sulle evidenze, nonché la conoscenza di legislazione e deontologia professionale. La commissione giudicatrice della PPV ha composizione paritetica ed è composta almeno da quattro componenti, di cui la metà docenti universitari designati dal Dipartimento (uno dei quali con la funzione di Presidente) e l’altra metà membri iscritti all’albo professionale degli Psicologi da almeno cinque anni, designati dal consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi. La commissione stabilisce un giudizio di idoneità dei candidati che consente di accedere alla discussione della tesi di laurea. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve avere acquisito tutti i crediti formativi previsti dall'ordinamento didattico del corso di studio, con l'eccezione dei CFU assegnati alla prova finale. Inoltre, per essere ammessi a sostenere l’esame finale gli studenti devono avere conseguito un giudizio di idoneita' delle attività di tirocinio pratico-valutativo pari a 30 CFU nell’intero percorso formativo (triennale e/o magistrale) interno ai corsi di studio. Il predetto esame finale per il conseguimento della laurea magistrale in Psicologia, ai sensi degli articoli 1 e 3 della legge 8 novembre 2021, n. 163, abilita all’esercizio della professione di psicologo.