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Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali

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Titolo del progetto: AGRIMET

Acronimo: AGRIMET

Fonte di finanziamento: Progetto finanziario nell’ambito del Programma Operativo Complementare (P.O.C.) 2014-2020 della Regione Siciliana, Azione 1.1.1 “Investimenti qualificati per lo sviluppo e il potenziamento della capacità di ricerca e innovazione”

Budget complessivo UNIPA: € 360.590,00

Durata: Data di inizio: 20/10/2022 - Data di fine: 31/12/2025

Responsabile del progetto: Prof. Antonino Galati


Partenariato:

  • Università degli Studi di Palermo - Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali
  • Persec S.r.l.
  • Università di Catania
  • Red Raion
  • IMC Service
  • NET Service


Obiettivi del progetto

Il nostro obiettivo è sviluppare un sistema completo e integrato per la gestione automatizzata e computerizzata di un vigneto, utilizzando dati raccolti da sistemi di rilevamento remoto e droni. Questo sistema fornirà informazioni dettagliate sulle condizioni metereologiche, del terreno e delle piante, consentendo ai viticoltori di prendere decisioni informate per ottimizzare la produzione e la qualità dell’uva. Il Progetto Agrimet mira a rivoluzionare la gestione dei vigneti attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate come i sistemi di rilevamento remoto e i droni. Implementando un approccio automatizzato e computerizzato alla gestione del vigneto, fornendo ai viticoltori strumenti e informazioni essenziali per ottimizzare la produzione, migliorare la qualità dell’uva e promuovere la sostenibilità ambientale.

Sito web del progetto: https://agrimet.farm/

 

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Titolo del progetto: INnovazione, Sostenibilità e TRAcciabilità DigitAle per la REsilienza delle filiere agroalimentari

Acronimo: InSTraDaRe

Fonte di finanziamento: Bando a cascata emanato dall’Università degli Studi di Siena a valere sulle risorse del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) missione 4, "Istruzione e ricerca" - componente 2, "dalla ricerca all’impresa" - linea di investimento 1.4, “Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune key enabling technologies", finanziato dall’unione europea – nextgenerationeu” progetto [AGRITECH], CODICE IDENTIFICATIVO 00002022

Budget complessivo: €382.279,45

Durata: Data di inizio: 26/07/2024 - Data di fine: 31/10/2025

Responsabile del progetto: Prof. Antonino Galati

Partenariato:

  • Università degli Studi di Palermo - Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali
  • Enuklea
  • Università del Salento
  • Aedit Srl
  • Infotech


Obiettivi del progetto

L’obiettivo di questo progetto è quello di sviluppare un sistema tecnologico-digitale basato su IoT e blockchain per monitorare e ottimizzare i processi agroalimentari di tre filiere certificate (olivicola, vitivinicola e lattiero-casearia), migliorando tracciabilità, sostenibilità e resilienza attraverso una WebApp e un Decision Support System (DSS) per decisioni gestionali sostenibili.


Articolazione del progetto

La proposta progettuale prevede differenti WPs:

WP1: Gestione e coordinamento di progetto. Il WP1 mira a garantire una gestione e un coordinamento solidi, efficaci ed efficienti dell’intero progetto, in accordo con partner, gruppi scientifici e personale amministrativo, rispettando le migliori pratiche. Assicura il raggiungimento degli obiettivi, il rispetto di vincoli temporali e di budget e una stretta interazione tra i partner. Sarà adottato un approccio direzionale distribuito con responsabilità definite in un organigramma. La tempistica e i risultati, stabiliti nel cronoprogramma, saranno monitorati tramite barre di avanzamento e liste di controllo. Piattaforme online, mailing list, sito web e cloud faciliteranno incontri, comunicazione e condivisione dei dati.

WP2: Scouting tecnologico per l'acquisizione dei dati. Il WP2 mira a esplorare le potenzialità tecnologiche per l’acquisizione ed elaborazione dei dati lungo le fasi delle filiere agroalimentari di qualità certificata. L’obiettivo è garantire tracciabilità e rintracciabilità affidabili, fondamentali per il rispetto dei protocolli di produzione. Il WP2 prevede sia il miglioramento della conoscenza del contesto esterno sia lo sviluppo di una metodologia innovativa e automatizzata per analizzarlo con un approccio multisensore e multi-scala. La qualità dei dati sarà verificata attraverso metodi convenzionali (tecniche basate su indici) e avanzati (machine learning, deep learning e approcci statistici multivariati).

WP3: Analisi dei punti critici nei processi upstream, core e downstream. Il WP3 mira ad analizzare, secondo l’approccio life-cycle, tutti i processi delle filiere agroalimentari selezionate entro il 2° mese nel WP6. L’obiettivo è rendere gli strumenti digitali di tracciabilità e misurazione della sostenibilità (webApp e DSS) versatili e flessibili.

WP4: Sviluppo e implementazione di una webapp sperimentale di tracciabilità e rintracciabilità. Il WP4 mira a valutare la fattibilità di una WebApp per supportare la gestione agronomica sostenibile e digitalizzare la tracciabilità delle filiere (i) vitivinicola, (ii) olivicola-olearia e (iii) lattiero-casearia.

WP5: Sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni (DSS) basato su tracciabilità e rintracciabilità. Il WP5 mira a sviluppare un modello di simulazione alla base di un sistema di supporto alle decisioni (DSS) per garantire la sostenibilità delle filiere agroalimentari certificate, digitalizzando i processi di tracciabilità e rintracciabilità e promuovendo resilienza e produttività sostenibile.

WP6: Dimostratori e casi studio in tre filiere di qualità certificata. Il WP6 mira a identificare tre filiere su cui testare la WebApp di tracciabilità e il DSS sviluppati nei WP4 e WP5, verificandone l’efficacia nel migliorare sostenibilità e qualità delle filiere agroalimentari certificate tramite tracciabilità e rintracciabilità digitale, con benefici per la comunità territoriale.

WP7: Disseminazione dei risultati. Il WP7 si propone di diffondere i risultati del progetto per consentire all’area geografica di riferimento di beneficiare delle conoscenze acquisite e degli strumenti sviluppati, creando valore per il territorio e la rete di stakeholder delle filiere agroalimentari analizzate. L’obiettivo è rendere i risultati accessibili e colmare il divario tra progetto e pubblico generale, sensibilizzando manager e professionisti sulle opportunità offerte dalla digitalizzazione delle filiere di qualità certificata per aumentare sostenibilità e resilienza

Sito web del progetto: https://www.instradare-project.eu/

 

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Titolo del progetto: Valorizzazione del germoplasma Ovino mediante tecniche Omiche per il miglioramento della qualità della Lana”,

Acronimo VOOL

Fonte di finanziamento: Ambito del Bando a Cascata, emanato con Decreto Rettorale n. 1204 del 29/03/2024 dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a valere sul Progetto dal titolo “AGRITECH - National Research Centre for Agricultural Technologies” codice identificativo MUR CN00000022 finanziato nell’ambito dell’Avviso MUR n. 3138 del 16.12.2021 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 Componente 2 Investimento 1.4 finanziato dall’Unione europea– NextGenerationEU


Descrizione del progetto

La sopravvivenza delle razze locali, dove ancora esistono, è legata a diverse motivazioni quali la loro rusticità, ma anche alla migliore qualità dei prodotti. La conservazione delle razze locali si lega a concetti di sviluppo sostenibile dove la difesa delle risorse genetiche va di pari passo con l'aumento del reddito degli allevatori.

Nel contesto italiano, il settore ovino presenta ampie prospettive di sviluppo in quanto garantisce la presenza di attività economiche e la tutela della biodiversità agro-zootecnica in aree a prevalente vocazione paesaggistica e ambientale non adatte all’agricoltura intensiva, quali le aree marginali del Centro-Sud e delle principali isole italiane. L'allevamento ovino, oltre che per il latte e la carne, crea valore economico anche attraverso la produzione di lana. Queste produzioni, nonostante siano penalizzate da una minore efficienza dei processi produttivi, possono in prospettiva avvantaggiarsi sul mercato del forte legame prodotto-razza-territorio e di pratiche allevatoriali rispettose del benessere animale e dell’ambiente.

La lana è un prodotto naturale e come tutte le fibre animali è costituita da cheratina. Una forma particolarmente pregiata di lana è quella Merino, ed è caratterizzata da finezza, morbidezza e qualità uniche. La lana prodotta da queste razze, infatti, è considerata quella di più alto valore, possiede diverse proprietà ed occupa una posizione importante nella lavorazione tessile.

Le diverse caratteristiche legate alla qualità della lana, e quindi il suo valore economico, dipendono da vari parametri, come: il diametro della fibra, la lunghezza, la forza, il confort factor. In generale, i vari parametri sono influenzati simultaneamente da diversi fattori, sia genetici che ambientali (esempio alimentazione). Nello specifico, il processo di crescita della lana è legato allo sviluppo e al ciclo di crescita del follicolo della lana e alla differenziazione delle cellule staminali del follicolo pilifero. Questi processi comportano un coordinamento complesso tra vari geni. Pertanto, dal punto di vista del controllo del carattere, il rilevamento di geni candidati, lo studio e la comprensione dei meccanismi genetici e molecolari, rappresentano un aspetto importante.

Con il rapido sviluppo delle tecnologie di sequenziamento e la commercializzazione degli arrays, è possibile identificare con precisione le regioni genomiche potenzialmente coinvolte nella variabilità dei tratti fenotipici, attraverso studi di associazione genome-wide (GWAS) tra marcatori e dati fenotipici.

Sulla base di queste premesse, e nell’ottica della riattivazione e valorizzazione dei prodotti ovini in aree marginali, come quello relativo alla filiera della lana, nasce il progetto VOOL, Valorizzazione del germoplasma Ovino mediante tecniche Omiche per il miglioramento della qualità della Lana.

Il progetto VOOL vede il coinvolgimento di tre unità:

  1. Università di Palermo, capofila del progetto, con responsabile scientifico il prof. Salvatore Mastrangelo;
  2. Università del Molise, con responsabile di unità il prof. Gabriele Senczuk;
  3. Mentotech srl, con responsabile di unità il dott. Walter Sanseverino.

La finalità del progetto VOOL è quella di condurre, per la priva volta, uno studio mediante approcci omici sulla razza ovina Gentile di Puglia (importante fonte di biodiversità e risorsa genetica da conservare e valorizzare), allo scopo di determinare le caratteristiche qualitative della lana. Sebbene negli ultimi anni ci siano stati importanti avanzamenti nell’ambito delle scienze omiche, lo studio di alcuni fattori e meccanismi legati alla produzione della lana non sono del tutto chiari.

Il progetto VOOL si propone di introdurre una serie di azioni legate tra loro con l’obiettivo di rendere l’allevamento ovino per la produzione di lana più sostenibile e competitivo, di contribuire al mantenimento e alla gestione della biodiversità e di produrre nuove conoscenze e servizi direttamente utilizzabili dagli allevatori, con lo scopo di apportare un miglioramento al settore ovino legato alla produzione della lana.

 

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Titolo del progetto: Valorizzazione delle varietà antiche di frumento e sviluppo di un sistema di tracciabilità genetica

Acronimo: A.N.C.I.E.N.T.

Fonte di finanziamento: PSR SICILIA 2014-2022, Misura 16: Cooperazione, Sottomisura 16.1: Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura

Budget complessivo: 500.000 €

Durata: Data di inizio: 11/08/2022 - Data di fine: 11/08/2025

Responsabile del progetto: Prof. Dario Giambalvo

 

Partenariato:

  • Università degli Studi di Palermo - Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (soggetto capofila)
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di BioScienze e BioRisorse
  • Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria - Centro di Ricerca Difesa e Certificazione
  • Fondazione Angelo e Salvatore Lima Mancuso
  • Azienda agricola Barbato Francesca
  • Azienda agricola Marcella Tomasino
  • Società Cooperativa Agricola SS. Crocifisso
  • Azienda agricola Barreca Maria
  • Riggi M. & A. Fratelli Srl

 

Obiettivi del progetto

Lo sviluppo di un sistema di tracciabilità genetica in frumento con l’ausilio di una piattaforma SNP è l’obiettivo cardine. L’approccio genetico/genomico è utile a distinguere le popolazioni antiche (landraces) di frumento siciliano ancora coltivate, fornendo sia un valido strumento per una strategia di conservazione delle risorse genetiche sia un fingerprinting genetico di ciascun genotipo utile ad evitare frodi commerciali e fornire strumenti di marchio per sostenere il profitto delle aziende. Il secondo obiettivo è l’individuazione di specifici profili aromatici e di espressione genica, associati a varietà con elevate performance qualitative in specifici ambienti. Le landraces più diffuse in Sicilia, insieme con genotipi di altri cereali (farri monococco, dicocco e spelta) saranno coltivate in diversi areali ampiamente diversificati per parametri climatici e pedologici per valutare l’influenza dell’ambiente sui loro profili qualitativi, aromatici e nutraceutici (interazione GxE).

 

Articolazione del progetto

La proposta progettuale prevede differenti azioni:

  • Azione 1: Coordinamento e supervisione. L’obiettivo è quello di: i) definire i protocolli applicativi; ii) verificare il corretto andamento delle attività programmate; iii) definire eventuali interventi correttivi; iv) coordinare le attività di divulgazione; v) supportare i partner nella gestione economica-amministrativa.
  • Azione 2: Raccolta germoplasma e realizzazione di campi collezione e sperimentali. È prevista la selezione, moltiplicazione e valutazione del materiale genetico (genotipi antichi e moderni di: frumento duro, frumento tenero, farro monococco, farro dicocco e farro spelta), allevando le accessioni in 7 ambienti ampiamente diversificati per caratteri pedo-climatici e rilevando parametri fenologici, produttivi e qualitativi delle granelle (proprietà tecnologiche, profili aromatici e valore nutraceutico) e, in taluni casi, dei prodotti trasformati (proprietà sensoriali). Durante i 3 anni di prova sono state complessivamente realizzate oltre 5000 unità sperimentali.
  • Azione 3: Costituzione di un database di riferimento. È prevista la costituzione di un dataset molecolare utilizzando tutte le accessioni di frumento (antiche e moderne) valutate nell’Azione n. 2. L’identificazione dei profili genetici (SNPs: Wheat Infinium iSelect HD Genotyping array tramite piattaforma HiScan Illumina) rappresenta il presupposto per la definizione di un sistema di tracciabilità genetica basato su tecnologie molecolari high-throughput.
  • Azione 4: Standardizzazione e validazione di un sistema di tracciabilità molecolare. L’obiettivo è di definire un protocollo di tracciabilità molecolare utile a identificare i frumenti antichi siciliani (dal campo allo sfarinato). La costruzione di un sistema di tracciabilità genetica che sia stabile, ripetibile e non influenzato dall’ambiente rappresenta il presupposto fondamentale per riconoscere e preservare le risorse genetiche fornendo un fingerprinting genetico certo per ciascuna cultivar/popolazione, a tutela del produttore e del consumatore.
  • Azione 5: Valutazione della qualità dei frumenti antichi siciliani in funzione dell’ambiente di coltivazione. Identificazione in frumento, attraverso tecnologie di sequenziamento NGS (Next Generation Sequencing), di target molecolari associati ad elevate performance qualitative. L’approccio integrato tra aspetti agronomici, chimici, genetici e tecnologici, una volta completate le analisi, consentirà di ampliare le conoscenze sui meccanismi di regolazione di pathways chiave correlati con l’effetto dell’ambiente sulle caratteristiche nutraceutiche, salutistiche e produttive in frumento, fornendo ai produttori uno strumento per la scelta del più idoneo ambiente di coltivazione per ciascuna cultivar/popolazione.
  • Azione 6: Divulgazione. Attività volte a diffondere le innovazioni adottate presso altre aziende agricole non direttamente coinvolte nel progetto ma che potenzialmente possano essere interessate, attraverso: i) giornate informative ed incontri presso i campi dimostrativi realizzati; ii) realizzazione di un workshop; iii) redazione di un manuale tecnico; iv) pubblicazione di articoli scientifici.

 

Risultati attesi
I risultati del progetto permetteranno di ottenere prodotti di elevata qualità che si possano posizionare in un segmento più elevato nel mercato, grazie al miglioramento di prodotto/processo e dei sistemi di tutela (tracciabilità). L’interesse delle aziende coinvolte è quello di recuperare frumenti antichi (duro, tenero e farri) con interessanti caratteri nutraceutici, coltivabili con metodi sostenibili a basso impatto ambientale. L’utilizzo di tecnologie abilitanti chiave (KET), quali le biotecnologie, per sviluppare un sistema di tracciabilità darà un valore aggiunto ai prodotti derivati permettendo di verificare e consolidare processi esistenti finalizzati alla coltivazione di genotipi con spiccate qualità nutraceutiche e salutistiche. Le azioni previste rientrano nella specializzazione intelligente Agroalimentare a cavallo dei sub ambiti Innovazione e sostenibilità di processo/prodotto/organizzazione delle produzioni e delle filiere agroalimentari (metodologie, materiali, macchine e impianti, servizi) e qualità, tipicità e sicurezza delle produzioni e delle filiere agroalimentari.

 

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Il progetto di ricerca BIOMETRIC mira a valutare gli effetti di sostanze bioattive, quali polifenoli e terpeni, contenuti in sottoprodotti dell’industria agroalimentare siciliana sulle performance e sullo stato di benessere di ovini da latte in lattazione. Nello specifico verranno utilizzati i sottoprodotti residui dalla spremitura dei frutti del ficodindia e del limone.

Obiettivo generale del progetto è quindi lo studio dell’effetto delle sostanze bioattive sulla produzione e qualità del latte ovino e dei formaggi da esso derivati, sul benessere degli animali in lattazione, anche attraverso l’applicazione della sensoristica di precisione sull’animale. Per il raggiungimento di tale obiettivo si intendono condurre tre prove sperimentali (A, B e C) su ovini di razza Valle del Belice in lattazione.

https://progettobiometric.eu/

 

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Il Progetto PROTEIN è stato finanziato dal PSR Sicilia 2014-2022 nell’ambito della Sottomisura 16.1. Il progetto prevede il trasferimento dell’innovazione acquisita dai gruppi di ricerca di Zootecnica e di Microbiologia lattiero-casearia del Dipartimento SAAF dell’Università di Palermo. Nello specifico il progetto prevede l’arricchimento del latte ovino con molecole interessanti dal punto di vista nutraceutico provenienti dalla sansa denocciolata di olive, valutandone gli effetti sulla qualità del Pecorino Siciliano DOP stagionato. Ulteriore trasferimento dell’innovazione è la messa a punto di un pool di batteri lattici starter e non, autoctoni, già testati in laboratorio su caseificazioni sperimentali, che verranno liofilizzati e messi a disposizione dei produttori di Pecorino Siciliano DOP con lo scopo di orientare le fermentazioni spontanee per l’ottenimento di un formaggio di migliore qualità.

https://progettoprotein.eu/

 

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Partner del progetto MEDFRUIT, finanziato a valere sull’Azione 1.1.5 del PO FESR 2014-2020 della Regione Sicilia con il concorso di risorse comunitarie del FESR, dello Stato italiano e della Regione Siciliana.

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO MEDFRUIT

L'obiettivo del progetto è valorizzare la trasformazione industriale di succhi da colture mediterranee (arancia rossa, melograno e ficodindia) attraverso la realizzazione di nuovi prodotti (bibite, gel/confetture) ad elevato valore nutrizionale e salutistico.

https://www.progettomedfruit.it/

 

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Progetto integrato

Azioni volte alla conservazione e valorizzazione di popolazioni locali di specie agrarie erbacee (COVASA)

 

MISURA 10 – PAGAMENTI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI. SOTTOMISURA 10.2 - Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura. OPERAZIONE 10.2.a - Conservazione delle risorse genetiche vegetali in agricoltura

 

Realizzazione di campi collezione di popolazioni di specie agrarie erbacee siciliane a rischio di erosione (POSIRE)

 

MISURA 4 – INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI. SOTTOMISURA 4.4 - Sostegno a investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro – climatico-ambientali. OPERAZIONE 4.4.a - Investimenti per la conservazione della biodiversità – risorse genetiche in agricoltura

 

Il territorio agricolo siciliano è caratterizzato da un’ampia variabilità per fattori fisici, climatici e pedologici che, unitamente alle tradizioni colturali locali ed alle preferenze e gusti dei consumatori locali, hanno portato, nel corso dei secoli, ad una ampia diversificazione genetica delle specie tradizionalmente coltivate. Sino al secondo dopoguerra, tale diversità è stata mantenuta dagli stessi agricoltori attraverso la moltiplicazione delle popolazioni locali tramandate di generazione in generazione. Successivamente, il diffondersi di nuove varietà selezionate per rispondere alle esigenze di un’agricoltura sempre più intensiva ha causato l’abbandono degli agro-ecotipi o la drastica riduzione delle superfici loro dedicate; ciò di conseguenza ha portato alla perdita di parte della preziosa variabilità accumulatasi nella millenaria storia dell’agricoltura siciliana. La raccolta, caratterizzazione e conservazione delle risorse genetiche del territorio isolano ancora reperibili presso gli agricoltori o presso le banche di germoplasma appare oggi imprescindibile; tali risorse infatti da una parte costituiscono un patrimonio immediatamente utilizzabile, valorizzando la loro tipicità, e dall’altra rappresentano un serbatoio di geni adattativi e di resistenza che potranno risultare preziosi per le future necessità dell’umanità.

 

Obiettivi del progetto

Il progetto integrato ha riguardato i principali cereali autunno-vernini coltivati in Sicilia: Frumento duro e tenero (Triticum durum e T. aestivum), Orzo (Hordeum vulgare) e Avena (Avena sativa).

Per queste specie, il progetto si è proposto di:

  • valutare, caratterizzare (attraverso appositi descrittori morfo-fisiologici, parametri produttivi e qualitativi e, limitatamente ad alcune specie, analisi genetiche) e catalogare le accessioni raccolte;
  • conservare il seme delle accessioni presso le strutture del Dipartimento SAAF;
  • garantire la diffusione delle informazioni raccolte attraverso incontri, seminari, convegni, networks e pubblicazioni scientifiche e divulgative;
  • garantire la disponibilità delle accessioni a possibili fruitori (imprenditori agricoli, ricercatori, breeders, etc.).

In ultima analisi, pertanto, le ricadute previste sul territorio regionale riguardano principalmente:

  • la salvaguardia di popolazioni autoctone di importanti specie erbacee di interesse agrario;
  • la valorizzazione delle specificità e tipicità delle produzioni delle popolazioni locali;
  • il rafforzamento del legame tra produzioni agricole e territorio; ciò rappresenta certamente un valore aggiunto in grado di migliorare l’economicità dei sistemi agricoli e favorire lo sviluppo rurale di vasti comprensori siciliani;
  • l’ampliamento delle alternative colturali nei sistemi agricoli asciutti siciliani.

 

Descrizione delle attività

Le attività hanno previsto una prima fase relativa alla raccolta delle popolazioni autoctone ancora coltivate e/o nell’intero territorio siciliano, nonché il reperimento del seme di accessioni una volta coltivate ed oggi conservate in banche di germoplasma (operazione 10.2.a). La seconda fase ha riguardato la caratterizzazione e valutazione delle accessioni sia dal punto di vista feno-morfologico e fisiologico che da quello agronomico e delle caratteristiche qualitative dei prodotti attraverso la realizzazione di appositi dispositivi di campo basati sulle metodologie riconosciute ed ampiamente utilizzate dal mondo scientifico (operazione 4.4.a). Le attività di caratterizzazione e valutazione delle accessioni sono state condotte presso l’azienda Pietranera sita nel territorio di S. Stefano Q. (AG) (37°30’N, 13°31’E; 178 m slm), ricadente in un ambiente rappresentativo per caratteri pedo-climatici delle aree a seminativo della Sicilia.

 

Frumento duro e tenero

Nell’ambito delle attività previste dal presente progetto sono state studiate (complessivamente nei campi di valutazione e di moltiplicazione) per il frumento duro 80 accessioni di cui 42 popolazioni siciliane (con 57 accessioni), in confronto con 17 “testimoni” di cui 6 popolazioni non siciliane, 3 varietà di vecchia costituzione e 8 varietà moderne; per il frumento tenero sono state studiate 7 accessioni di cui 5 popolazioni siciliane (con 6 accessioni), e una varietà moderna come testimone.

Antalis

Chiattulidda

Giustalisa

Nero delle Madonie

Semenzella

Aureo

Cicireddu (2 access.)

Grano dei miracoli

Pavone

Sen. Cappelli

Aventadur

Cotrone

Grifoni 235

Perciasacchi

Sicilia (3 access.)

Aziziah

Dauno

Inglesa

Pilusedda

Svevo

Biancolilla

Dauno III

Iride

Pop. Tibetana

Timilia (10 access.)

Biancuccia

Duilio

Khorasan

Realforte rosso

Trentino

Bidì

Emilio Lepido

Lina

Regina

Trinakria

Bivona

Francesa

Maiorca

Romano

Tripolino

Bufala nera

Francesone

Maiorca di Pollina

Russello (4 access.)

Tunisina

Bufala rossa

Garigliano

Maiorcone

Russello ibleo

Urria

Capeiti

Gigante

Manto di Maria

Sammartinara

Valbelice

Casedda (2 access.)

Gioia

Margherito

Scavuzza

Valbona

Castiglione

Girgintana

Martinella

Scorsonera

Vallelunga glabro

 

Orzo

Sono state studiate 26 accessioni di cui 8 popolazioni siciliane (con 16 accessioni), in confronto con 10 varietà moderne.

Canicattì (2 access.)

Gangi (2 access.)

Odyssey

Tatoo

Ciminna (2 access.)

Grace

Pantelleria (2 access.)

Tea

Concerto

Linosa (4 access.)

Rondo 1

Tunika

Dasio

Modicano (2 access.)

Sambuca

 

Explore

Nudo nero

Style

 

 

Avena

Sono state studiate 16 accessioni di cui 11 popolazioni siciliane in confronto con 5 varietà moderne.

Argentina

Caltanissetta

Mulinazzo

Roccamena

Bionda

Claretta

P. Albanesi

S. Margherita

Caltabellotta

Donata

Poggioreale

Villafrati

Caltagirone

Insigna

Prevision

Villarosa

 

Attività di formazione e divulgazione (op. 10.2.a)

I campi di valutazione e di moltiplicazione dei materiali studiati, hanno avuto anche una funzione dimostrativa e divulgativa durante giornate, incontri e visite guidate rivolte principalmente a tecnici, ricercatori, professionisti, organizzazioni professionali, operatori del settore, studenti universitari, ma anche agli utilizzatori finali dei prodotti agricoli o dei loro derivati.

Durante lo svolgimento del progetto, il personale tecnico-scientifico del SAAF ha fornito un servizio gratuito di consulenza ai tecnici, divulgatori ed imprenditori agricoli per gli aspetti concernenti il trasferimento nelle diverse realtà produttive dei risultati conseguiti.

I principali eventi pubblici già realizzati sono stati:

  • 16 maggio 2024 – Seminario: “Le popolazioni siciliane di: frumento duro, frumento tenero, avena e orzo” presso l’aula A. e S. Lima Mancuso (S. Stefano Q., AG)
  • 17 maggio 2024 - Giornata di campo presso l’az. Pietranera (S. Stefano Q.): Visite guidate ai dispositivi sperimentali e ai dispositivi di moltiplicazione delle popolazioni siciliane di frumento duro, frumento tenero, avena e orzo.
  • 25 ottobre 2024 – “La biodiversità dei cereali. Aspetti alimentari e salutistici” presso l’aula Tineo dell’Orto Botanico di Palermo
  • 25, 26 e 27 ottobre 2024 - Esposizione e presentazione al pubblico di materiali vegetali (spighe e granelle), prodotti derivati (semole, farine, paste alimentari) e poster in occasione della manifestazione “Zagara d’autunno 2024” presso l’Orto Botanico di Palermo
  • 28 maggio 2025 – Convegno conclusivo di progetto: “Conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità cerealicola siciliana” presso l’aula A. e S. Lima Mancuso (S. Stefano Q., AG) e visite guidate nei campi di moltiplicazione delle popolazioni siciliane di frumento duro, frumento tenero, avena e orzo (az. Pietranera).

Infine, è attualmente in corso di stampa una guida divulgativa nella quale vengono riportati i caratteri descrittivi ed altre informazioni per ciascuna popolazione autoctona valutata.

 

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PROGETTO LIFE TETIDE “Turning Eradication Targets Into Durable Effects”

Budget - 4.485.970,02 €

Durata - Data di inizio: 01/09/23 - Data di fine: 30/09/2028

Responsabile del progetto: Prof.ssa Gabriella Lo Verde

I Beneficiari

Beneficiario Coordinatore: Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano (PNAT).

Beneficiari: Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Universit… di Firenze (UNIFI), Universit… di Palermo (UNIPA), NEMO Nature and Environment Management Operators Srl (NEMO), Regione Lazio (RL), Area Marina Protetta Capo Carbonara-Villasimius (AMPCC), Consorzio di Gestione Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo (AMPT), Comune di Ventotene (Area Marina Protetta Riserva Naturale Isole di Ventotene e Santo Stefano RNV), Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI), BirdLife Malta (BLM), Udruga BIOM (BIOM), Javna Ustanova Za Upravljanje ZasticeNim Dijelovima Prirode na Podrucju Splitsko-Dalmatinske Zupanije More I Krs (MKrs).

Cofinanziatori: Parco Nazionale del Gargano, Bitzer Familienstiftung, Environment and Resources Authority (ERA), Environmental Protection and Energy Efficiency Fund, Ured za Udruge.

Obbiettivi

LIFE TETIDE si svolge su un ampio areale geografico di isole in Italia, Malta e Croazia e le sue azioni possono essere riprodotte anche in altri contesti:

  1. biosicurezza nei confronti delle specie esotiche invasive (IAS), per prevenire l'arrivo delle IAS (roditori e piante), mediante un monitoraggio efficiente ed una risposta rapida alle potenziali incursioni, al fine di garantire i risultati raggiunti in questo progetto ed in quelli precedenti;
  2. potenziamento delle esperienze dei precedenti progetti LIFE attraverso ulteriori interventi di gestione delle IAS e tutela degli uccelli marini;
  3. azioni volte ad aumentare il coinvolgimento delle comunità insulari nelle attività di conservazione della natura.

Principali risultati attesi

  • Protezione delle colonie di Puffinus yelkouan e Hydrobates pelagicus melitensis (uccelli marini endemici del Mediterraneo) dall'invasione o dalla reinvasione dei ratti;
  • protezione di habitat e specie nelle piccole isole della Croazia, Malta e Palmarola mediante la rimozione di ratti;
  • protezione della più grande colonia europea di Calonectris diomedea (Berta maggiore) e di una popolazione di Brachypterus megacephalus (primo progetto su questa specie di grillo vulnerabile e presente nell’Annex II) attraverso un controllo continuativo con metodi innovativi a Linosa;
  • miglioramento dello stato di conservazione di 10 habitat di interesse comunitario attraverso la rimozione di piante esotiche invasive (principalmente Opuntia stricta);
  • creazione di nuovi siti di riproduzione per P. yelkouan e H. pelagicus sulle isole prive di ratti dell’Italia e Malta migliorandone l’attrattività con la creazione di nidi artificiali;
  • incremento della consapevolezza in merito al problema delle invasioni biologiche tra le comunità locali.

Le attività, che mirano ad essere replicate e promosse anche in altre realtà, includono il rafforzamento del networking tra i gruppi della comunità Europea attivi nella conservazione degli uccelli marini, la stesura di linee guida e protocolli condivisi (tra i beneficiari e le organizzazioni di supporto di altri Stati membri dell'UE) ed una strategia comune per rendere le isole del Mediterraneo prive di ratti.

Le azioni previste nei pacchetti di lavoro (WP) del progetto LIFE TETIDE saranno realizzate nelle seguenti isole del Mediterraneo:

ITALIA:

  • Arcipelago Toscano: Capraia (rimozione e biosicurezza sulle IAS vegetali); Pianosa (biosicurezza, nidi artificiali), Montecristo (biosicurezza, nidi artificiali), Giannutri (biosicurezza), Cerboli e Palmaiola (biosicurezza, nidi artificiali)
  • Isole Pontine: Palmarola (nuovo tentativo di eradicazione dei ratti), aree portuali di Ponza (biosicurezza), Zannone (biosicurezza), Ventotene (biosicurezza, nidi artificiali), Santo Stefano (biosicurezza, nidi artificiali)
  • Tavolara e gli isolotti circostanti (biosicurezza, nidi artificiali)
  • Isole di Capo Carbonara (biosicurezza, nidi artificiali)
  • Linosa and Lampione (controllo dei ratti)

CROAZIA:

  • Lastovsko otočje (Lastovo Islands): un mix di biosicurezza e di ottimizzazione del lavoro di eradicazione dei ratti)
  • Pučinski otoci (Pelagic Islands): Palagruža archipelago, Svetac (Sveti Andrija), Jabuka (studio di fattibilità sull’eradicazione dei ratti)

MALTA:

  • Filfla u l-Gżejjer ta ' Madwarha (biosicurezza)
  • Rdumijiet ta' Għawdex: Il-Ponta ta' San Dimitri sal-Ponta ta' Ħarrux (Eradicazione del Rattus rattus su Fungus Rock, biosicurezza, nidi artificiali; gestione dei rifiuti)
  • Rdumijiet ta' Għawdex: Ta' Ċenċ (SPA) and L-inħawi ta’ Ta’ Ċenċ (SAC) Biosicurezza e attrazione di H. pelagicus; SAC: azioni sulle IAS vegetali)
  • Rdumijiet ta' Malta: Wied Moqbol sal-Ponta ta' Bengħisa SPA:Controllo del Rattus rattus e nidi artificiali

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Logo F.O.R.M.A senza sfondo

 

F.O.R.M.A. (Formazione Opportunità e Risorse per Migranti in Agricoltura)

È un progetto finanziato dal Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione 2014-2020 che si sviluppa a livello nazionale con il coinvolgimento di 5 regioni (Liguria, Lombardia, Piemonte, Marche, valle D'Aosta) e 22 partners, sotto il coordinamento del Consorzio Kairòs.

 

Quali sono gli obiettivi di F.O.R.M.A.?

  • sensibilizzare i lavoratori stranieri regolarmente presenti sul territorio, impiegati nel lavoro agricolo in condizioni irregolari, attraverso azioni di informazione sui rischi soggettivi e oggettivi della loro condizione;
  • costruire le condizioni per la regolarizzazione dei rapporti di lavoro in agricoltura, svolgendo azioni mirate di informazione e responsabilizzazione nei confronti dei contesti di accoglienza e dei datori di lavoro;
  • favorire la continuità di lavoro e il miglioramento delle condizioni reddituali, abitative e relazionali nei contesti di accoglienza per i lavoratori migranti impiegati in agricoltura.

 

Il Dipartimento SAAF sotto il coordinamento scientifico del Prof. Antonino Galati si occuperà delle relazioni esterne e dell’organizzazione e coordinamento di eventi.

 

Per informazioni: forma@consorziokairos.org

http://www.famiforma.it/

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MYSEA-EN

Project titleMediterranean Youth, NEETs and women advancing Skills, Employment and Awareness in the blue and green economy

Acronym: MYSEA

Partnership Development Information and Education Center (it)

University of Palermo - Department of Agricultural, Food and Forest Sciences (IT)

Eurotraining Educational Organization sa (GR)

Lebanese Development Network (LB)

Tunisian Union of Social Solidarity (TN)

Jordan University of Science and Technology (JO)

 

Project description

Given demographic changes, skill mismatches, rigid regulations, gender gaps and persistence of certain social-cultural norms, the Euro-Mediterranean region face common unemployment rates of youth, mainly NEETs, and women are underrepresented in the labour market. Moreover, the growing proliferation of sustainable and eco-responsible innovations in the agri-food and waste management requires new occupational profiles. To achieve this goal, MYSEA aims, from one side, to identify existing and emerging skills and professional needs through oriented training, coaching and mentoring, from the other side, to involve technical and vocational education and training (VTET) institutions and enterprises encouraging sector-skills alliances through apprenticeship, traineeship and on-the-job training. The project will result in opportunities for youth women and NEETs to apply the soft and hard skills learned during the training and offer a platform to exchange experiences and implement national employment schemes in favour of youth employment.

 

Objective

MYSEA aims at increasing the employability of youth, women and NEETs in the agri-food and waste management industries by developing training oriented to both sectors and strengthening local governance and sector-skills alliances between economic actors and TVET institutions to align the education curricula with sector’s needs.The SAAF Department under the scientific coordination of Prof. Maria Crescimanno and of Prof. Antonino Galati as project manager will be responsible for the studying phase of the project aimed to explore the local situation of young people, women and NEETs and to understand the trends of the agri-food market and waste management in order to revive youth employment in these sectors.


What will be improved?

MYSEA responds to youth unemployment by transforming borders into a possibility for cooperation and development. It brings 6 partners to identify and address common challenges and opportunities. Partners across borders exchange knowledge, good practices and experiences, and foster commitment and ownership of project results and impacts. They contribute to the establishment of a common-region identity. The interaction between partners increases the learning about each other. It will increase the capacity of TVET institutions to implement national employment schemes in favour of youth employment.


Who will benefit?

  • Young people (from 18 to 24 years old)
  • NEETs (up to 30 years old) and women (all ages) with fewer career opportunities
  • Business actors and non-governmental actors involved in the agri-food and waste management industries
  • TVET institutions in the agri-food and waste management sectors.

 

Expected achievement per country

  • 3 training packages on transversal, digital and sector-oriented skills
  • 200 certificates of traineeship and on-the job training
  • 20 mobile-friendly microlearning to self-directed learning
  • 3 associations providing mentoring and workshops on entrepreneurship
  • 3 creative workshops to learn skills in digital storytelling, photography and video making
  • 90 potential employment contracts
  • 3 days training of TVETs staff in the industry
  • 3 days training of economic sectors staff in TVET institutions

 

Contribution to policy-making

MYSEA foresees the formulation of 1 work policy for youth and 1 skills development agenda per country. This is why 15 local, regional and national authorities and ministries are involved in training programmes, to draw the need for a new policy paradigm to promote inclusive job-youth growth. The youth dimension of employment promotion policies needs to be firmly embedded in the policy-making process and supported by national resource and budgetary allocations. The project shall target institutional actors as key actors for long-term change and shall promote their participation during the training to strengthen capacities and governance.

 

Budget

3.6 M€

(90% EU contribution)

  

Duration

30 months

 

Contact

Prof. Maria Crescimanno, Scientific Director, E-mail: maria.crescimanno@unipa.it

Prof. Antonino Galati, Project manager, E-mail: antonino.galati@unipa.it


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Logo EnerNETMob

 

 

 

 

EnerNETMob è un progetto co-finanziato dal programma europeo Interreg Med che mira a redigere, testare e migliorare i "Piani di elettromobilità sostenibili" in base a standard comuni e politiche a basse emissioni di carbonio, al fine di stabilire una "rete interregionale di elettromobilità" che coinvolga le città di tutta l'area di Interreg MED.

Il progetto promuove la condivisione e la promozione della mobilità sostenibile e l'intermodalità terra-mare utilizzando i sistemi di trasporto elettrico anche nel sistema agroalimentare, con un focus specifico sulla filiera corta, in un’ottica integrata dei principi della sostenibilità. L'azione prevede inoltre implementazione di reti pilota interurbane e interregionali di veicoli elettrici (EVSE) anche co-alimentati da fonti di energia rinnovabile.

Il progetto, della durata di 4 anni, è coordinato dalla Regione del Peloponneso (Grecia) e realizzato con la collaborazione di diversi partner internazionali provenienti da Grecia, Italia, Malta, Cipro, Albania, Croazia, Slovenia, Portogallo, Montenegro, Spagna, Francia e Austria.

Il Dipartimento SAAF sotto il coordinamento del Prof. Antonino Galati e della Prof.ssa Maria Crescimanno in qualità di project manager si occuperà di analizzare l’opportunità di diffusione della mobilità elettrica nella filiera agro-alimentare corta realizzando in Sicilia le azioni pilota.

Sito web: https://enernetmob.interreg-med.eu/

News: https://enernetmob.interreg-med.eu/news-events/news/

Facebook: https://www.facebook.com/Enernetmob-187601625384639/

Twitter: @EnerNETmob

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2022 - Agrisicilia e Centro Isvam insieme per 1 anno di informazione e ricerca