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Scuola di lingua italiana per stranieri

La Scuola e le donne immigrate

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Ormai da diversi anni la Scuola di Lingua italiana per Stranieri dedica particolare attenzione alle donne straniere immigrate. Si tratta di donne che hanno un ruolo sempre più importante nella loro famiglia: accompagnano i figli a scuola e dal medico, fanno la spesa e frequentano uffici pubblici. La conoscenza della lingua del paese ospitante, quindi, è ancor di più in questa circostanza un fattore di rilevanza assoluta. 

Coscienti della necessità di dover dare a queste madri uno strumento essenziale per potersi interazionare con la nuova realtà in cui vivono, la Scuola è scesa in campo con l'obiettivo di offrire una formazione linguistica indispensabile e di qualità. 

Di seguito troverete una breve rassegna stampa sulle nostre principali attività e sulle ultime novità. 

Evento: Venerdì 24 ottobre – Latte, libri, lingue, legalità e lavoro – Le 5 L del progetto “I saperi per l’inclusione”

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donne immigrate allo steriCento donne immigrate iniziano un percorso di un intero anno e condividono questo momento con l’intera città attraverso una serie di laboratori per adulti e bambini, partendo dalle idee guida del progetto: latte, libri, lingue, legalità, lavoro. Latte e libri, per prendersi cura del corpo e della  mente,  e poi  legalità e lavoro, per essere cittadine a pieno titolo della nuova società di arrivo. Ma anzitutto la lingua, senza la quale nessuna vera inclusione è possibile.  Insieme alle donne, la Scuola di Lingua italiana per Stranieri, capofila del progetto finanziato dall’Unione Europea e poi i diversi partner: il Comune di Palermo, le associazioni Le Balate, La Casa di tutte le genti, Incontrosenso, Pellegrino della Terra, Kappaelle e ancora  l’istituto comprensivo “Madre Teresa di Calcutta” e “Federico II” . Per partire nella maniera giusta una ninna nanna (video e live) in collaborazione con Martino Lo Cascio e il Progetto “No(t)te D’Oro.

24 ottobre 2014, ore 17, Complesso di Sant'Antonino    (all'interno del Festival Le vie dei Tesori) 

AVVISO: I saperi per l'inclusione: aperte le iscrizioni a corsi di lingua, educazione civica, taglio e cucito e altro ancora

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donne immigrate 1

Il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo in partenariato con: Pellegrino della Terra, La casa di tutte le gentiIncontrosenso e Kappaelle Comunicazione & Eventi e in collaborazione con: Comune di Palermo Assessorato alla Scuola e Assessorato alla Cittadinanza sociale, Associazione Le Balate e gli Istituti comprensivi statali Perez-Madre Teresa di Calcutta e La Masa-Federico II informano che nell’ambito del progetto I saperi per l’inclusione cofinanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi, Annualità 2013 - Azione 1 sono aperte le iscrizioni alle seguenti attività formative:

❖    7 corsi di Lingua italiana e per i seguenti livelli:
➢    Alfabetizzazione (lettura e scrittura) di I e II livello (2 corsi di 210 ore ciascuno)
➢    Elementare A1 (2 corsi di 110 ore ciascuno)
➢    Elementare A2 (2 corsi di 90 ore ciascuno)
➢    Intermedio B1 (1 corso di 90 ore)
❖    3 corsi di Educazione civica a vari livelli (20 ore di lezioni teorico-pratiche ciascuno)
❖    3 corsi di Preparazione alla certificazione CILS Certificazione Italiano Lingua Straniera (10 ore ciascuno)
❖    1 laboratorio di Taglio e cucito di 60 ore
❖    1  laboratorio di Gestione di strutture di accoglienza di 60 ore

Le attività formative sono destinate esclusivamente a donne provenienti da paesi extra-UEche devono:
-       essere regolarmente soggiornanti in Italia
-       essere residenti a Palermo e provincia
-       avere un’età compresa tra 18 anni compiuti e 65 anni.

Fino al 50% dei posti disponibili è riservato a donne vittime o ex-vittime della tratta. In caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili sarà stilata una lista d’attesa.

Alle iscritte che avranno portato a termine un corso con una presenza di almeno il 70% delle ore verrà rilasciato un Certificato di frequenza. Limitatamente ai due laboratori di Taglio e cucito e Gestione delle strutture di accoglienza alle partecipanti verrà riconosciuta anche un’indennità oraria di frequenza.
Ove necessario, per garantire la partecipazione alle attività, verrà attivato un servizio baby-sitting.

I corsi avranno inizio a partire dalla settimana del 13 ottobre e si concluderanno entro il 30 giugno 2014.
Le persone interessate possono scrivere a scuolaitalianostranieri@unipa.it  (Scuola di lingua italiana per stranieri) o recarsi alla segreteria dei corsi dall’1 al 10 ottobre secondo il seguente calendario: lunedì, mercoledì e venerdì mattina ore 11-14 martedì e giovedì pomeriggio ore 14-16
Segreteria dei corsi - Scuola di Lingua italiana per Stranieri Piazza Sant’Antonino 1 – Palermo - Telefono 091-23869601

Cento donne immigrate per un anno alla Scuola di Lingua Italiana per Stranieri dell’Università di Palermo. Tra di loro anche donne analfabete e vittime della tratta.

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Donne immigrate a Palazzo Steri

Importante riconoscimento della qualità dei percorsi di inclusione sociale che ormai da anni vengono  realizzati dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo. Il suo progetto “I Saperi per l’inclusione” è risultato vincitore di un bando del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione (Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di Paesi terzi). Si tratta dell’unica Università ammessa al finanziamento ed una delle poche realtà del Sud fra le migliaia di progetti presentati soprattutto da Onlus ed Enti territoriali.

Il progetto permetterà a donne immigrate che vivono a Palermo, tra cui vittime ed ex vittime della tratta, di seguire un percorso integrato di formazione linguistica e civica e di essere avviate al lavoro attraverso due corsi professionali: uno per la gestione di strutture di accoglienza e l’altro di taglio e cucito. I prodotti del laboratorio di sartoria saranno venduti attraverso un portale di e-commerce realizzato dall’agenzia di comunicazione Kappaelle, che si occupa del merchandising ufficiale dell’Ateneo di Palermo ed è partner del progetto presentato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche insieme al Comune di Palermo, la Biblioteca delle Balate, le associazioni Pellegrino della Terra, Casa di tutte le genti e Incontrosenso,  l’Istituto Comprensivo Perez – Calcutta e il Ctp La Masa – Federico II.


L’importanza del progetto sta nel coniugare inclusione linguistica e inclusione sociale attraverso un percorso articolato che vede le donne protagoniste e che potrà proseguire in futuro utilizzando i proventi della vendita dei prodotti dei laboratori che entreranno anche nei circuiti universitari 
– dichiara Mari D’Agostino, referente del progetto e direttrice della Scuola di Lingua italiana per Stranieri. - Siamo particolarmente felici di questo successo che ci consente di sostenere il nostro impegno nei confronti del mondo dell’immigrazione e in particolare delle categorie più vulnerabili, in questo caso le donne analfabete e vittime della tratta. Lavoreremo in sinergia con realtà con le quali collaboriamo quotidianamente da anni come le scuole, la Biblioteca delle Balate e l’ufficio Nomadi e Immigrati del Comune di Palermo, preziosi alleati e direi compagni di strada in questo ed altri progetti che vedono l’Università arricchirsi anche di idee e progettualità scientifica. L'insegnamento delle lingue a soggetti a bassa e bassissima scolarizzazione è divenuto un tema rilevante del dibattito internazionale nell’ambito della didattica delle lingue e il nostro gruppo di lavoro è in prima fila con ampi riscontri nella comunità scientifica. Chiediamo da anni e senza alcun successo alla Regione Sicilia, che gestisce parte rilevante dei Finanziamenti europei per l’immigrazione, di dedicare attenzione al tema dell’insegnamento della lingua italiana, pensando a percorsi di qualità. Si preferisce disperdere  e sprecare. Anche in questo caso la lontananza fra la nostra realtà e quella di tante altre Regioni italiane è enorme. Senza l’italiano non vi è possibilità di inclusione sociale e senza una didattica di qualità il raggiungimento di traguardi linguistici sufficienti è lento e spesso non avviene affatto. Per “altre italie” questo è senso comune; per la nostra è una conquista ancora di là da venire.”

L'italiano per cittadini stranieri residenti (anno 2012)

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Tra la primavera e l’autunno del 2012 si è svolto il progetto “L’italiano per i cittadini stranieri residenti in Italia”. Finanziato dall’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro - Dipartimento Lavoro, con le risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il perogetto si è concretizzato nella realizzazione di corsi gratuiti rivolti ad adulti immigrati. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle donne immigrate, le quali al termine del percorso hanno sostenuto e superato la prova CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera) relativa al livello A2, necessario per ottenere il permesso di soggiorno.

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Obiettivo dei corsi era di dotare i cittadini stranieri degli strumenti linguistici adeguati per interagire nella società di arrivo. La mancanza di tali strumenti rappresenta, infatti, un ostacolo spesso insormontabile all’inclusione sociale dei cittadini immigratiIl percorso formativo ha condotto questi alunni speciali (padri e madri degli alunni delle scuole nelle quali si sono tenuti i corsi) ad appropriarsi della lingua della quotidianità, dei bisogni reali e delle situazioni con cui l'esercizio pieno della genitorialità deve fare i conti. In questa prospettiva, ci si è concentrati sui tipi discorsivi necessari all'accesso ai servizi con cui un immigrato deve misurarsi ogni giorno.

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(guarda le foto)

La piena riuscita del progetto è stata festeggiata il 7 dicembre 2012 con l’iniziativa “Tutte promossI”, svoltasi nell’Istituto Comprensivo “Madre Teresa di Calcutta”, che ha ospitato, insieme all'associazione Youth in Action, i corsi, che sono stati condotti da docenti della Scuola di Lingua italiana per stranieri. Nel corso dell’iniziativa, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Palermo, Barbara Evola ha consegnato i certificati a 20 donne provenienti da Bangladesh e Sri Lanka.

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