Istituzione, presentazione e obiettivi
La genesi di un Dipartimento unico di tutte le aree dell’Ingegneria origina da un comune sentire di gran parte dei colleghi che in questi anni hanno operato all’interno dei Dipartimenti DICAM, DEIM e DIID. L’operatività dell’Università è ormai fortemente concentrata sui Dipartimenti, che sono il fulcro di tutte le attività che la caratterizzano: alta formazione, ricerca, terza missione. Il concentrarsi di tutte queste attività all’interno di Dipartimenti di Ingegneria separati tra loro ha prodotto un senso di perdita della “dimensione comune di Ingegneria” che invece caratterizzava la Facoltà di Ingegneria.
Questa dimensione culturale comune si esplica in un approccio scientifico orientato alla risoluzione di problemi reali che è tipico dell’attività di ricerca, e conseguentemente, della didattica in ambito ingegneristico. La separazione della comunità di Ingegneria in tre distinti Dipartimenti ha pertanto spesso generato un sentimento di frustrazione e di limitatezza politico-programmatica derivante, da una parte dal desiderio di discutere tali problematiche in un consesso comune in cui si condivide, come detto, la stessa dimensione culturale e dall’altro, l’impossibilità di farlo vista la separazione politica e amministrativa degli attuali Dipartimenti afferenti a tutte le aree dell’Ingegneria. E’ proprio questo sentire comune, questo senso di appartenenza a una dimensione culturale comune di Ingegneria che ha spinto verso un progetto di riunificazione culturale dell’Area dell’Ingegneria dell’Ateneo di Palermo.
Mossi dalle motivazioni sopra esplicitate, si è avviata la riunificazione dei tre Dipartimenti di Ingegneria con lo specifico obiettivo di ottenere:
- l’unitarietà nella didattica;
- l’unitarietà della ricerca scientifica;
- l’unitarietà delle attività di terza missione.
Con specifico riferimento alla dimensione della didattica, la costituzione del Dipartimento di Ingegneria consente di rispondere meglio alle esigenze del contesto di riferimento. In particolare, l’accresciuta capacità di razionalizzare le risorse potrà contribuire ad aumentare ulteriormente il numero di immatricolati ai corsi di Ingegneria mediante la riduzione dell’impatto dei vincoli che hanno limitato nel passato il numero delle immatricolazioni. L’accresciuta interdisciplinarietà dei saperipotrà consentire di progettare un’offerta formativa più attrattiva perché più rispondente alle esigenze del mondo del lavoro. Infine, la possibilità di gestire in maniera unificata tutta l’offerta formativa di Ingegneria consentirà di aumentare l’attrattività dei corsi in termini di qualità erogata, di livello di internazionalizzazione e di comunicazione ai portatori di interesse con effetti senz’altro positivi sulla riduzione della fuga dei cervelli e sulla possibilità di trattenere al secondo livello della laurea gli studenti che hanno frequentato la laurea triennale.
Pertanto, con riferimento alla didattica, Il Dipartimento di Ingegneria pertanto si pone come obbiettivo quello di incrementare la qualità della didattica erogata agli studenti, di accrescere l’attrattività dell’offerta formativa, di rendere più fluide le carriere degli studenti, di utilizzare in modo più efficace ed efficiente le risorse umane e strumentali a disposizione al fine di poter rispondere meglio alla domanda del territorio, aumentando il numero delle matricole, il numero dei laureati regolari e la possibilità di trattenere gli studenti di primo livello nelle lauree di secondo livello.
Con riferimento alla dimensione della ricerca, la costituzione del Dipartimento di Ingegneria consentirà di elevare la qualità e promuovere l’eccellenza della ricerca in campo ingegneristico dell’Ateneo di Palermo. In particolare, l’accresciuta capacità di trasferire le buone prassi tra gruppi di ricerca e di condividere più facilmente processi di benchmark volti al miglioramento continuo, consentiranno al Dipartimento di Ingegneria di ottenere delle prestazioni migliori nei prossimi esercizi di valutazione della qualità della ricerca (VQR) candidando, nel futuro, il Dipartimento a competere per essere un Dipartimento di Eccellenza. L’accresciuta interdisciplinarietà dei saperi, la condivisione di buone prassi e di reti di conoscenza, l’incremento delle sinergie tra gruppi di ricerca, l’attivazione di processi di cross-fertilisation consentiranno al Dipartimento di accrescere la sua reputazione internazionale con positive ricadute sull’Ateneo, e consentiranno di competere in modo più efficace ed efficiente nell’ottenimento di finanziamenti da progetti di ricerca internazionali e nazionali.
Infine, con riferimento alla dimensione della terza missione, la costituzione del Dipartimento di Ingegneria consentirà di mettere a sistema la vocazione di tutte le componenti della ricerca ingegneristica verso la Terza Missione dell’Università. In particolare, l’accresciuta capacità di creare un ambiente favorevole alla valorizzazione dei risultati della ricerca, consentirà di avere un impatto positivo in termini di produzione di brevetti e spin-off/startup, con una ricaduta favorevole sulla valutazione dell’Ateneo e sulla sua reputazione in termini di capacità di innovare il territorio. L’accresciuta dimensione di scala in termini relazionali con le imprese e gli enti del territorio con cui effettuare progetti di trasferimento tecnologico, avrà un impatto positivo sulla capacità di drenare risorse per la ricerca, sulla possibilità di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, e sulla propensione dei ricercatori a cimentarsi in attività di terza missione. Inoltre, l’accresciuta interdisciplinarietà del Dipartimento lo renderà un attore chiave di public engagement su molti grandi temi di attualità.
Il Dipartimento, infine, è aperto all’adesione di altri gruppi di ricercatori che ne condividano gli interessi tematici, i valori e le regole. Esso nasce con un atteggiamento dialogico e aperto al confronto con ampi settori dell’Ateneo, pienamente disponibile alla collaborazione con altri Dipartimenti. In tal senso la presenza di molteplici settori scientifico-disciplinari favorisce la costituzione di strutture di ricerca, di base e applicata, di livello e respiro più ampio.