Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

VINCENZO PINELLO

Il modello della competenza variazionale nell’Italiano L2. Un case study all’Università di Palermo con studenti sinofoni

Abstract

L’articolo è aperto da una sezione teorica nella quale si presenta il modello didattico della Scuola di Lingua italiana per stranieri (ItaStra) dell’Università di Palermo, o «macro-modello variazionale». Nella successiva ed ultima sezione, dedicata all’indagine, l’efficacia del modello viene messa alla prova attraverso l’analisi comparativa di testi scritti di studenti sinofoni di Italiano prodotti in contesto prima LS poi L2. Più nello specifico, con la prima parte si definisce e si motiva l’impostazione variazionale e connessionista-simulativa del macro-modello. Esso nasce dal connubio epistemico tra scienze cognitive da un lato e sociolinguistica e linguistica variazionale dall’altro. Competenza (neo)variazionale, attenzione al contesto, sensibilità al pluri-/multilinguismo, ne sono i caposaldi. In tale quadro, la lingua di arrivo è concepita come universo funzionalmente correlato alle variabili sociali, declinato nella dimensione virtuale o cognitiva della grammatica e in quella degli usi nella comunità di pratica. L’obiettivo primario del macro-modello è dunque la capacità di sapere utilizzare, e negli stadi più avanzati anche analizzare, l’universale linguistico agendo sugli interlocutori (compe tenza pragmatica) e adeguando gli usi al contesto (appropriatezza comunicativa). Nella seconda sezione viene condotta una analisi comparativa di due corpora di testi scritti di un campione composto da tre studenti sinofoni di italiano di diversi livelli di competenza del QCER. Sono universitari della Sichuan International Studies University (SISU) di Chongqing in residenza di studio di un anno. I testi sono stati prodotti in contesto LS nella parte finale del semestre accademico in Cina, e in contesto L2 a conclusione della residenza a Palermo. L’analisi comparativa nei livelli linguistici e nelle dimensioni della testualità ha consentito di verificare il gap in termini di migliore performance tra i due corpora e ha fornito indicazioni sull’efficacia del modello che paiono parecchio significative.