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Ricercatore UniPa coordinatore del progetto ECOBOOST finanziato dal bando transnazionale del Programma PRIMA (Section 2 2021 - Multitopic)

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Il dott. Antonino Cusumano, ricercatore RTD-b del Dipartimento SAAF- Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo, è risultato vincitore come coordinatore del progettoBoosting functional biodiversity to maximize ecosystem services for Mediterranean crop production” (ECOBOOST) approvato nell’ambito del bando transnazionale del Programma PRIMA (Section 2 Multitopic 2021).

ECOBOOST mira ad incrementare la biodiversità funzionale nelle piccole aziende agrarie localizzate nel Mediterraneo attraverso pratiche agro-ecologiche volte alla massimizzazione dei servizi ecosistemici. Per il raggiungimento di tale obiettivo, il progetto utilizzerà un approccio olistico, attraverso test di laboratorio e prove pilota in campo, al fine di identificare specie erbacee mediterranee (“above-ground biodiversity”), stimolanti microbici (“below-ground biodiversity”) e varietà locali di solanacee (“crop biodiversity”) da inserire in sistemi produttivi sostenibili.

ECOBOOST, inoltre, ha lo scopo di incrementare le conoscenze necessarie per la gestione delle complesse interazioni ecologiche che si verificano negli agroecosistemi mediterranei tra la pianta coltivata, le avversità biotiche e gli organismi utili. 

Per facilitare l’incontro tra le unità scientifiche del consorzio, gli agricoltori e gli stakeholder, il progetto implementerà un approccio multi-attore.

Il progetto, con un finanziamento di circa 1.450.000 euro, di cui 235.000 assegnati a UniPa, ha una durata di 36 mesi e coinvolge un consorzio composto da 10 partner provenienti da Italia, Grecia, Germania, Algeria, Marocco, Tunisia e Turchia.

“Si prevede - dichiara il dott. Cusumano - che l’attuazione delle pratiche agro-ecologiche pianificate nell’ambito del progetto ECOBOOST possano favorire la stabilità degli agroecosistemi mediterranei, ridurre i costi per il controllo delle avversità biotiche delle colture e facilitare l’implementazione di sistemi produttivi sostenibili”.