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RICERCA/Sull’International Journal of Cancer, ricerca della Facoltà di Medicina e Chirurgia

5-giu-2011

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Una ricerca sul ruolo degli esosomi rilasciati dalle cellule di leucemia mieloide cronica nell’angiogenesi è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista “International Journal of Cancer” (Role of exosomes released by chronic myelogenous leukemia cells in angiogenesis) da un gruppo di ricerca della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo, coordinato da Riccardo Alessandro, docente presso la Sezione di Biologia e Genetica del Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi.
La leucemia mieloide cronica è una neoplasia del sistema emolinfopoietico caratterizzata dalla proliferazione incontrollata di cellule della linea mieloide. La malattia colpisce prevalentemente gli adulti con un’incidenza di circa 1 caso su 100.000.  Negli ultimi anni si attribuisce sempre maggiore importanza alla comunicazione tra le cellule neoplastiche ed il microambiente tumorale. Gli esosomi sono vescicole di membrana, rilasciate dalle cellule nel mezzo extracellulare e coinvolte nei meccanismi di comunicazione intercellulare. L’angiogenesi, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni, è un fenomeno ben studiato per i tumori solidi ma rimane controverso e poco indagato in oncoematologia. I ricercatori del Dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie Mediche e Forensi hanno ipotizzato un ruolo critico degli esosomi, rilasciati dalle cellule leucemiche, nella stimolazione dell’angiogenesi e nella loro interazione con le cellule endoteliali durante il processo di intravasazione. Nello studio, condotto in collaborazione con il laboratorio di diagnostica integrata oncoematologica dell’Azienda Ospedaliera “Villa Sofia - Cervello” di Palermo ed il National Cancer Institute di Bethesda (USA), è stato dimostrato che gli esosomi rilasciati dalle cellule di leucemia mieloide cronica trasportano molecole che influenzano varie tappe del processo angiogenetico. La comprensione del meccanismo di comunicazione tra le cellule leucemiche ed il microambiente potrebbe favorire lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il trattamento della leucemia mieloide cronica soprattutto in quei casi che mostrano l’acquisizione di farmaco - resistenza.