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RICERCA/Studio di ricercatori Unipa su Journal Allergy and Clinica immunology

11-ott-2012

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Il Gruppo di lavoro coordinato da Gabriele Di Lorenzo, docente del Dipartimento di Medicina Interna e Specialistica (DIMIS) dell’Università degli Studi di Palermo, e che è costituito dai ricercatori Danilo Di Bona dell’Unità Operativa di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Palermo, Maria Stefania Leto Barone dottoranda in Biopatologia (XXIV Ciclo) Università degli Studi di Palermo, Simona La Piana specializzanda in Patologia Clinica Università degli Studi di Palermo e Antonella Plaia, Associato di Statica del Dipartimento di Scienze Statistiche e Matematiche Università degli Studi di Palermo, ha pubblicato nella più prestigiosa Rivista di Allergologia ed Immunologia Clinica, Journal Allergy and Clinica immunology, una meta-analisi in cui ha confrontato i risultati clinici degli studi della SCIT e di quelli della SLIT, in pazienti con rinite allergica a Graminacee. La meta-analisi ha dimostrato la validità clinica dell’immunoterapia in pazienti allergici a Graminacee, la sicurezza dell’immunoterapia, ma la necessità di eseguire studi clinici di confronto tra SCIT e SLIT, per offrire al paziente allergico non solo il prodotto più sicuro, ma anche il più valido.
“L’immunoterapia allergene specifica – spiega il professore Di Lorenzo – è stata introdotta nella pratica clinica nel 1911, e prevedeva la somministrazioni di dosi crescenti dell’allergene responsabile del quadro clinico per via sottocutanea. Per più di 70 anni la sua efficacia si è basata su osservazioni aneddotiche e su studi clinici non controllati. Negli anni ’80 per la segnalazione di eventi avversi anche molto gravi a seguito dell’immunoterapia specifica, nel regno unito, ha spinto le industrie produttrici dell’immunoterapia e i ricercatori di questo settore a ricercare vie alternative alla somministrazione sottocutanea dell’immunoterapia (SCIT). Attraverso studi controllati è stata identificata come via alternativa alla via sottocutanea la somministrazione sublinguale dell’immunoterapia (SLIT), che è stata accolta favorevolmente sia da alcuni pazienti che da alcuni medici. Dopo il primo studio clinica con la SLIT, che risale al 1994, nel giro di un ventennio in molti Paesi europei la SLIT è divenuta la forma di immunoterapia più venduta. L’utilizzo della SLIT da parte di molti Medici per la terapia delle forme allergiche respiratorie, ha evidenziato una discreta risposta clinica alla SLIT, una buona sicurezza d’impiego della SLIT, ma una minore compliance alla SLIT rispetto alla SCIT da parte del paziente. Infine la Food Drug Administration, l’Ente Americano regolatorio, non ha approvato l’uso della SLIT negli Stati Uniti. Gli studi presenti nella letteratura internazionale hanno confrontato la SCIT e la SLIT con il placebo, mancano quindi studi clinici che hanno confrontato per lo stesso allergene SCIT con SLIT e con il placebo per valutare quale delle due modalità di somministrazione dell’immunoterapia desse i migliori risultati in termini di efficacia clinica”.
La pubblicazione è reperibile online ad seguente indirizzo:
http://download.journals.elsevierhealth.com/pdfs/journals/00916749/PIIS0091674912013073.pdf