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Obiettivi e tematiche del DIN in Biodiversity

24-mag-2024

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Questo progetto di Dottorato di Interesse Nazionale, per il quale l'Università di Palermo svolge il ruolo di coordinamento, scaturisce da una azione congiunta di 49 tra università, enti pubblici di ricerca e aziende private che hanno costituito il National Biodiversity Future Center (NBFC). Le azioni dell'NBFC opereranno per allineare la politica italiana sulla biodiversità raggiungendo in tre anni gli obiettivi della “Strategia Europea per la Biodiversità al 2030” e tra gli obiettivi vi è anche di traslare tutta la ricerca e la conoscenza prodotta in azioni formative. Da questo obiettivo scaturisce la presente proposta di DIN. La strategia 2030 ha come obiettivo quello di proteggere almeno il 30% degli ecosistemi marini e terrestri in Europa e favorire il ripristino di almeno il 15% degli habitat e i relativi processi ecosistemici, in modo da invertire il degrado degli ecosistemi e la perdita di biodiversità. La visione della comunità di NBFC composta da oltre 2000 ricercatori e ricercatrici di tutte le discipline, si basa sulla più moderna visione socio-ecologica: ecosistemi in salute e funzionanti - grazie al ruolo svolto dalla biodiversità - rappresentano la proprietà fondamentale per sostenere la vita sul nostro pianeta. Se le funzioni ecologiche e i processi ad esse sottese normalmente espresse in condizioni di assenza di disturbo umano sono erose o perse a causa di fattori di stress antropico, è possibile osservare effetti a cascata misurabili che influenzano l'offerta di beni e servizi dell'ecosistema con forti compromissioni del benessere umano. Una tale visione scientifica ed ecologica non esclude a priori la specie umana dai processi ecosistemici, ma esplora la sostenibilità di possibili soluzioni per ammettere la presenza umana negli ecosistemi, e per gestire gli effetti dell'azione umana in linea con gli Obiettivi degli SDG delle Nazioni Unite per il 2030. Così, la biodiversità non è vista solo come un'ulteriore fonte di opportunità di business secondo la logica estrattiva lineare che connota il capitalismo del nostro tempo, ma è pensata come valore in sé, generatrice di benessere attraverso la sua capacità di fornire beni e servizi ecosistemici. I dottorandi del DIN in Biodiversity nel contesto della visione NBFC saranno i protagonisti dei futuri traguardi nello studio del ruolo della biodiversità sul funzionamento ecosistemico in tutti gli habitat, dalle profondità marine agli habitat montani, e sulla qualità della vita umana. Il Dottorato di interesse nazionale in “Biodiversity” si articolerà in 6 curricula; elementi comuni tra essi saranno: i) una forte impronta interdisciplinare nell'ideare soluzioni innovative per valutare, monitorare, conservare, proteggere e ripristinare la biodiversità marina, terrestre e urbana in aree nazionali; ii) l'ideazione e l'applicazione di soluzioni tecnologiche e digitali altamente innovative nel campo della biodiversità e per la stima della vulnerabilità ecosistemica, sostenute dalle Key Enabling Technologies (KET), che stimoli la leadership scientifica e industriale italiana in questo campo; iii) l'adozione di nuove strategie di modellazione predittiva, di nuove tecnologie di allerta precoce, di strumenti idonei a sostenere la biodiversità funzionale e la resilienza degli ecosistemi; iv) la messa a punto di piattaforme digitali per acquisire nuove conoscenze sulla biodiversità, rendendole disponibili a una vasta comunità di ricercatori e ricercatrici, e per fornire soluzioni per la conservazione che passino attraverso la digitalizzazione delle raccolte museali naturalistiche, lo sviluppo di archivi nazionali di informazioni molecolari, etc.; v) strumenti di monitoraggio innovativi basati sulla robotica, sull'intelligenza artificiale, sull'IoT e sulle ICT; vi) l'analisi e la comprensione, di strategie di valorizzazione della proprietà intellettuale, open innovation e trasferimento tecnologico, esperienze di imprenditorialità che contribuiscono alla sostenibilità economica nell'ambito del monitoraggio, della conservazione, ripristino e valorizzazione della biodiversità.