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MASTER/“Hybrid and Electric Propulsion Systems”

27-lug-2010

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Sunny car in a sunny region è il progetto che prevede di trasformare la Sicilia nel primo laboratorio europeo di mobilità elettrica ed eolica fondata sull’energia solare, ed è articolato in tre differenti iniziative imprenditoriali: Cape REV (sede a Termini Imerese produzione, commercializzazione, noleggio veicoli elettrici), CR Mobility Solutions System – abbrev. CR Mo.s.s. (sede a Termini Imerese ingegnerizzazione e produzione di sistemi di mobilità), CR Charging Solar Infrastructure – abbrev. CR Charg.In. (sedi in tutte le nove province siciliane gestione rete di ricarica). Tale operazione è stata mesi fa presentata al Ministero dello Sviluppo Economico, tra le proposte per l’insediamento nello stabilimento automobilistico di Termini Imerese.
Uno dei fulcri del progetto è lo studio, e conseguente realizzazione, del modo di “alimentare” i veicoli a zero impatto ambientale, che senza dubbio richiede qualificati ingegneri e tecnici con specifica formazione ed istruzione sul funzionamento degli azionamenti elettrici, nella tecnica di progettazione dei telai e in generale delle strutture. Attualmente corsi di laurea specifici di questo settore (BS o MS) esistono solamente negli Stati Uniti. Ecco che l’istituzione di un Master dedicato alle propulsioni elettriche nasce dall’attuale esigenza delle tre newco siciliane, condivisa peraltro da altre aziende del settore, che necessitano di personale specificatamente formato e addestrato sulle ultime tecnologie dei veicoli elettrici.
In quest’ottica L’università di Palermo, con il coinvolgimento dell’Università di Bologna, diventa protagonista nell’ambito del progetto Sunny Car in a Sunny Region, in stretta cooperazione con Cimino & Associati Private Equity SpA (CAPE) per quanto riguarda la tecnologia specializzata e la ricerca. CAPE, attraverso Cape Regione Siciliana, promotore del Progetto Sunny Car, d’altro canto, condividerà il piano di attività e supporterà finanziariamente la realizzazione del primo Master di 2° livello, riservato a laureati in Ingegneria, in grado di formare esperti in sviluppo e progettazione di veicoli a trazione elettrica.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Palermo, dopo la delibera dei giorni scorsi da parte del Senato Accademico, ha approvato l’istituzione del Master denominato ‘H.E.P.S.’ (Hybrid and Electric Propulsion Systems), che avrà inizio a novembre 2010.
Il percorso del Master (con durata di un anno e con 1500 come monte ore di attività) ha L’obiettivo di preparare tecnici laureati altamente specializzati nei sistemi di propulsione ibrida ed elettrica per l’autoveicolo/motoveicolo, che opereranno con una formazione orientata ai campi dell’innovazione, della competitività dei prodotti e dello sviluppo internazionale del settore dell’industria auto.
Le strutture utilizzabili dell'Ateneo di Palermo saranno il Dipartimento di Ingegneria Chimica dei Processi e dei Materiali, il Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni ed il Dipartimento di Tecnologia Meccanica, Produzione e Ingegneria Gestionale, che metteranno a servizio dei partecipanti del Master i propri laboratori di ricerca.
Nel frattempo, proprio in questi giorni, è in piena attività la prima fase del progetto che prevede l’individuazione in Sicilia di circa 200 aree strategiche per la costruzione della prime Sunny Stations (stazioni di ricarica per veicoli elettrici). Si definirà così la prima rete ‘a maglia larga’ in previsione di quella definitiva e capillare, che conterà 2.000 stazioni dislocate su tutto il territorio dell’Isola.
Così come un segnale molto importante di nuove consapevolezze ed esigenze dell’imprenditoria del settore automotive è proprio l’avvio di un Master dedicato all’approfondimento della conoscenza dei veicoli elettrici, così la prima fase di stanziamento delle Sunny Stations, oltre che rappresentare la partenza operativa del progetto, ha anche l’effetto di un necessario programma di sensibilizzazione/educazione pubblica per coinvolgere i consumatori ad abbracciare una nuova tecnologia nei trasporti e per far comprendere l’impatto di questo cambiamento sulla dipendenza energetica nazionale e sull’ambiente.