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29-apr-2021

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Aldilà della contingenza storica che spinse Frank Bridge a comporre nel 1912 il duetto “Lament” per due viole, abbiamo voluto accostare il brano alla tematica della tossico-dipendenza riferendoci allo stato emozionale che l’esecuzione e la fruizione del testo musicale può suscitare. L’inizio struggente e malinconico della sola viola ci riconduce al dramma che precede la scelta di intraprendere la via buia del tunnel della droga. Il sovrapporsi della seconda viola che si allinea al suono della prima sembra voler riconoscere e penetrare nel dramma della prima voce, per comprenderne ragioni e darne supporto e sollievo. Nel turbine di allineamenti e contrapposizioni, di alti e bassi, di armonie e disarmonie che vedono le due voci strumentali rincorrersi vertiginosamente, ritrovarsi, piangere insieme e scontrarsi energicamente, che caratterizza la parte centrale del brano, rivediamo il dramma del soggetto dipendente lacerato fra la volontà di “uscirne” e la consapevolezza dell’ineluttabilità della “dipendenza”. Il tema iniziale che si ripete nella parte finale del brano sembra ricordarci l’impossibilità di uscire fuori da una storia che si ripete, uguale a se stessa, nonostante i tentativi per venirne fuori. Ma alla fine, proprio quando ogni speranza sembra naufragare, la dolcezza e la pacatezza delle due voci all’unisono, ci risvegliano quel senso di solidarietà, condivisione e vicinanza che lascia sperare in un mondo migliore