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FRANCESCA PIAZZA

Accordo e disaccordo: prospettive logico-retoriche

Abstract

Da ormai più di 50 anni la teoria dell’argomentazione ha acquisito un ruolo centrale nell’ambito della riflessione filosofico-linguistica. A far data dal 1958, anno in cui escono in contemporanea ma in maniera del tutto indipendente, il Trattato dell’argomentazione di Perelman ed Olbrechts-Tyteca e Gli usi dell’argomentazione di S. Toulmin si è assistito, infatti, ad una serrata rivalutazione di una logica del ragionamento che, in opposizione alla logica dimostrativa di matrice cartesiana, recupera la centralità delle nozioni di efficacia, di probabile, di uditorio. Una logica doxastica, dunque, che, per riprendere la terminologia impiegata da Aristotele, si applica a ciò che, essendo vero o falso, può essere diversamente da come è. Si tratta, a ben vedere, di un ambito di applicazione molto ampio che finisce per ricomprendere la maggior parte delle pratiche che danno senso alla vita dell’uomo ed alla comunità linguistica di cui è membro.