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DARIO MANGANO

Ikea e altre semiosfere. Laboratorio di sociosemiotica

Abstract

Da quando l’uomo è diventato sapiens sapiens, la vita non ha a che fare solo con la biosfera ma anche con la semiosfera. Con questo termine ci riferiamo ancora a un insieme di elementi eterogenei che hanno la capacità di produrne altri, solo che tali elementi non hanno una natura chimica o biologica, hanno invece a che fare con le straordinarie capacità mentali che l’uomo possiede. Possiamo allora immaginarci questo spazio popolato da prodotti culturali di varia natura: parole, immagini, discorsi, ma anche oggetti, edifici, abiti, cibo, dove a rendere tali elementi parte del sistema non è unicamente la loro natura materiale, peraltro molto diversa, ma la cosa che di volta in volta li accomuna: produrre senso. Occuparsi di semiosfere diverse allora ha un duplice scopo: da un lato individuare e descrivere le specificità di quei linguaggi che di volta in volta le caratterizzano – cibo, spazi, immagini, ma anche oggetti e pubblicità che, in quanto linguaggi sincretici, ne utilizzano diversi al proprio interno –; dall’altro indicare i processi traduttivi che hanno luogo all’interno di sistemi semiotici complessi.