Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

LIDIA LA MENDOLA

Uno strumento di pianificazione per la salvaguardia degli edifici storico-monumentali. Un caso di studio: la chiesa del SS. Salvatore a Naro

  • Autori: Lidia La Mendola, Matteo Accardi, Vincenzo Gallo, Elio Lo Giudice
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • Tipologia: Articolo in rivista
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/438321

Abstract

Il patrimonio storico, e in particolare gli edifici monumentali, sono i manufatti tra i più vulnerabili nei confronti degli eventi sismici, e spesso determinano anche gravi ripercussioni su quello che comunemente è definito ”rischio urbano”. Per la conservazione e la tutela del patrimonio culturale nei riguardi dell’azione sismica è necessario disporre di strumenti di analisi in grado di permettere la valutazione della vulnerabilità e del rischio, nonché la progettazione degli interventi di miglioramento sismico. Le Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale – allineamento alle nuove Norme tecniche per le costruzioni, G.U. 26.02.2011, n°47 (di seguito indicate come Linee Guida) costituiscono strumento programmatico per la mitigazione del rischio sismico del patrimonio tutelato e strumento operativo per la valutazione quantitativa della sicurezza sismica di una costruzione storica in muratura, in condizioni ante e post intervento. Esse propongono un percorso della conoscenza del manufatto che restituisce un fattore di confidenza Fc in funzione del grado di approfondimento delle indagini e una successiva valutazione della vulnerabilità con una modellazione del comportamento strutturale individuata da tre diversi Livelli di Valutazione (LV1, LV2 LV3) di crescente completezza. L’articolo si propone di esaminare criticamente i metodi e gli strumenti proposti dalle Linee Guida attraverso l’applicazione ad un caso specifico del patrimonio storico - monumentale agrigentino: la chiesa del SS. Salvatore di Naro (v. Foto 1).