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ANTONELLA D'AMICO

Un contributo alla validazione italiana della Singelis’ Self Construal Scale (SCS).

  • Autori: DE CARO T; D'AMICO A
  • Anno di pubblicazione: 2008
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: Independent self-construal; Interdependent self-construal; autostima; validazione italiana
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/35449

Abstract

Introduzione: Viene presentata la validazione italiana della Singelis’ Self Construal Scale (SCS, Singelis, 1994; Singelis, Triandis, Bhawuk, Gelfand, 1995) ), composta da 30 item suddivisi in due sottoscale e volta a misurare due dimensioni del sé: l’Independent Self-construal, stabile, unitario e separato dal contesto sociale, e l’Interdependent Self-construal, variabile, flessibile e connesso al contesto, ai ruoli ed alle relazioni sociali. Tali dimensioni del sé appaiono differentemente rappresentate nelle diverse culture, con un maggiore orientamento alla dimensione interdipendente nelle culture orientali ed indipendente nelle culture occidentali (Markus & Kitayama, 1991). Metodo: 206 soggetti (44M e 62F) tra 18 e 46 anni (m=24, SD= 4.3), frequentanti diversi corsi dell’Università di Palermo, hanno compilato la versione italiana della SCS e della scala di autostima di Rosenberg (RSES, 1965). Risultati: I risultati relativi alla validità di costrutto e concorrente sono coerenti con quanto affermato Singelis et al. (1995): una serie di analisi fattoriali confermative (CFA) hanno infatti dimostrato un miglior adattamento di una soluzione a due fattori correlati (Χ2 /df=1.9, AGFI=.76 GFI =.79 RMSEA=.06) rispetto ad una a due fattori non correlati (Χ2 /df= 1.9, AGFI=.76 GFI=.79 RMSEA= .07) o monofattoriale (Χ2 /df= 2,22, AGFI= .70 GFI=.74 RMSEA=.08), benché i livelli di fit non siano ottimali per nessuna delle tre soluzioni considerate. Analogamente alla versione originale, solo il punteggio di Independent Self Construal è correlato ai punteggi di autostima della RSES (r=.16; p<.05). Nel gruppo di soggetti esaminato prevale un orientamento indipendente (F(1)=195.7 p<.001), mentre non emergono differenze di genere nei punteggi alle due sottoscale, né relazioni con l’età. Conclusioni: La validità di costrutto della versione italiana della SCS, benché debole, conferma la soluzione a due fattori della versione originale e registra, come atteso, un orientamento indipendente nel gruppo di soggetti esaminati.