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ALESSANDRA DINO

L’impresa mafiosa? Colletti bianchi e crimini di potere

Abstract

Assumendo una prospettiva multidisciplinare e partendo dai risultati di una ricerca condotta sul campo tra il 2013 e il 2015, il volume esamina il complesso network delle relazioni interne ed esterne a due gruppi di imprese sequestrate e confiscate per infiltrazioni mafiose, osservandone i cambiamenti negli aspetti economici, finanziari, organizzativi e sociali sia nel periodo che precede il sequestro o la confisca, sia nel periodo in cui il provvedimento è in corso. L’elevato dinamismo che caratterizza i crimini messi in atto dagli imprenditori coinvolti e il contesto in cui avvengono rendono assimilabili, sotto molti punti di vista, i casi considerati alla cosiddetta criminalità dei colletti bianchi. Una fitta rete lega, infatti, settori del mondo imprenditoriale, politico e istituzionale, assicurando il funzionamento di quello che gli studiosi definiscono un network mafioso. Il tema è attuale e rilevante dal momento che influenza la qualità della vita democratica e introduce potenziali distorsioni del libero mercato, mettendo a rischio la possibilità di costruire una società equa, innovativa e sicura. Prendendo le mosse da questi fattori di contesto, il libro sottopone ad analisi il nebuloso costrutto di impresa mafiosa, che – invocato alla stregua di un vero e proprio principio unificatore – si rivela, alla prova dei fatti, un concetto dalle maglie troppo lasche, più utile alle necessità processuali e sanzionatorie che alle esigenze analitiche della ricerca.