STUDENTI/Interviene il rettore Lagalla
Il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, interviene sulla protesta contro la riforma Gelmini che oggi ha unito, in tutta Italia, studenti delle medie, delle superiori, dell’Università, precari e ricercatori. “Al governo facciamo un forte appello – dice – perché non contragga le risorse economiche a sostegno sia dell’intero sistema sia dei singoli attori che in esso operano, a partire dal ricercatori universitari, le cui istanze l’Ateneo sostiene pur nel rispetto dei diritti degli studenti a regolari lezioni ed esami”.
Secondo il rettore, “la contrazione delle risorse, sia nella scuola che nell’Università, è ancora più intollerabile se raffrontata con quanto stanno facendo altri Paesi europei che con noi condividono una crisi economica assai marcata, come la Germania, che ha incrementato considerevolmente gli investimenti pubblici in ricerca e formazione”. Il Senato accademico si è recentemente espresso sul tema, con una delibera in cui ha lanciato un allarme sull’immediato futuro: “Se il taglio dei finanziamenti pubblici viene considerato congiuntamente con lo storico sottofinanziamento del sistema della ricerca e dell’alta formazione italiani, si comprende facilmente come gli annunciati tagli risulterebbero non compatibili con la sopravvivenza stessa del sistema”.
Il Senato accademico sottolinea al contempo la necessità di una radicale riforma del sistema universitario pubblico statale, specialmente riguardo all’introduzione di un sistema di valutazione che consenta di premiare e stimolare il merito scientifico e formativo; della profonda revisione dei meccanismi di reclutamento; della reale garanzia del diritto allo studio.