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Periferie in trasform-azione, Riflessioni dai “margini” delle città

20-lug-2016

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Periferie in trasform-azione, Riflessioni dai “margini” delle città, Alinea Editrice, Firenze (2013).
Il libro si compone di due parti e altrettanti percorsi tematici, attraverso riflessioni critiche e l’analisi di esperienze, mira alla costruzione di un panorama sufficientemente completo delle prospettive che si offrono all’integrazione delle politiche e delle azioni per la rigenerazione delle periferie urbane individuando stili di azione in una sorta di una sorta di “grammatica delle pratiche”.
La prima parte intitolata “Paradigmi e innovazione” restituisce lo sforzo di perimetrazione e definizione del campo d’indagine e propone riflessioni che ridefiniscono il concetto stesso di periferia, intesa non più semplicemente come zona urbana al margine di un centro dove accadono le cose, ma come luogo investito da forze di trasformazione capace di accoglierle in termini positivi oppure di esserne escluso con ricadute di ulteriore degrado.
Nell’analisi dei modelli di crescita urbana, a fianco ai paradigmi più consolidati ne emergono di nuovi, quali quelli della shrinking city e del ri-ciclo urbano capaci di offrire ulteriori riflessioni che si pongono alla base dell’elaborazione di strategie di intervento e dispositivi di progetto.
Un repertorio di esperienze di rigenerazione di ambiti periferici nazionali ed europei contribuisce, inoltre, a definire modalità di approccio riconoscibili e diffuse nel panorama disciplinare. Le tre realtà italiane di Roma, Torino e Milano sono state scelte, invece, in base alla rispettiva rappresentatività delle strategie e delle politiche messe in campo nell’affrontare il tema del recupero dei quartieri periferici e costituiscono utili riferimenti in cui individuare tensioni di cambiamento e tracce di innovazione.
La seconda parte è intitolata “Principi e dispositivi” e individua in un’ottica proattiva, direzioni possibili e indirizzi per il progetto di trasformazione.
Visione transcalare, policentrismo e integrazione si offrono come approcci progettuali, come “atteggiamenti” della progettualità per le periferie e, suggerendo modi differenti per indagare nei singoli contesti, assumono il progetto quale strumento con cui costruire fertili sinergie tra spazi, processi e attori.
Infine, una parte del libro è dedicata a un approfondimento sulla città di Palermo assunta come “campione” e campo di osservazione in cui verificare una modalità dello sguardo maturata in chiave teorica.