Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

EVENTO/Allo Steri incontro con lo scrittore Petros Màrkaris

11-gen-2013

Ascolta

In una Grecia piegata dalla crisi finanziaria, Petros Màrkaris pubblica il suo nuovo romanzo “Pane, Istruzione e libertà”. Il noto autore greco di romanzi polizieschi, connotati da una forte valenza socio-politica, sarà allo Steri oggi, per parlare di “Crisi sistemica e romanzo poliziesco europeo”.
All’evento, organizzato dall’Università degli studi di Palermo in collaborazione con l’Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini” e il dipartimento di Scienze umanistiche dell’Ateneo, saranno presenti, tra gli altri, il rettore dell’Ateneo palermitano Roberto Lagalla, il preside della facoltà di Lettere e Filosofia Mario Giacomarra, il direttore del dipartimento di Scienze umanistiche, Laura Auteri, il console onorario di Grecia a Palermo, Renata Lavagnini. Sono previsti gli interventi di Vincenzo Rotolo, presidente dell’istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neollenici “Bruno Lavagnini, Ines Di Salvo, docente di Lingua e letteratura neogreca, e Rino Cascio, giornalista Rai, modererà Salvatore Nicosia, presidente dell’istituto Gramsci Siciliano.
Il titolo dell’ultimo romanzo di Màrkaris “Pane, Istruzione e libertà”, che conclude la "cosiddetta" trilogia della crisi, slogan adottato dagli studenti del Politecnico di Atene nel corso dell’Insurrezione che, il 17 novembre 1973, indusse l’intera popolazione della capitale greca a riversarsi per le strade e le piazze della città, per fermare con i propri corpi l’avanzata dei carri armati, sancendo, così, la caduta della cosiddetta “giunta dei Colonnelli”. Il testo che è già in vendita da fine novembre in Grecia e che sarà edito in Italia, non appena finita la traduzione, da Bompiani, è ambientato in una desolata Atene del futuro che festeggia l’arrivo del 2014 con il default, l’uscita della Grecia dall’euro e il ritorno alla dracma. Nei suoi gialli Màrkaris ci presenta uno spaccato del travagliato cammino della società greca del secondo Novecento, programmaticamente ponendosi come la coscienza critica di un’intera generazione di intellettuali “engagés” che, mossi dal sogno di rifondare il mondo, si sono sostanzialmente rivelati inadeguati a gestirne la complessità, lasciando in eredità alle più giovani generazioni un deserto di ideali, valori e passioni.