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Climate Justice Living Lab: ad UniPa il kick-off meeting del progetto sulla giustizia climatica

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Si è svolto al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo il kick-off meeting di Climate Justice Living Lab (CJLL), progetto sulla giustizia climatica, di cui è capofila UniPa con la responsabilità scientifica del prof. Nicola Gullo, co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma Erasmus+.

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dei partner di progetto, l’Universitat Rovira I Virgili di Tarragona (Spagna), l’Università di Mariupol (Ucraina), la società di consulenza informatica P-consulting di Patrasso (Grecia) e l’associazione A Sud Ecologia e Cooperazione Onlus con sede a Roma.

L’Università degli Studi di Palermo – che si avvarrà del supporto scientifico del “Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica” dell’Ateneo con il team di ricerca coordinato dal prof. Maurizio Cellura e dalla dott.ssa Giulia Torta – avvierà insieme ai partner una attività formativa sui temi dei cambiamenti climatici e della transizione ecologica equa e condivisa, realizzando anche un’avanzata piattaforma digitale per la raccolta dei dati e lo scambio di esperienze di protezione ambientale.

«La scienza climatica è chiara – spiega il prof. Nicola Gullo, responsabile scientifico di “Climate Justice Living Lab” – La dimensione e l'urgenza dell'emergenza climatica, come dimostrano anche le recenti alluvioni nell’Italia centrale, richiedono che tutti i settori della società si mobilitino per attuare rapidamente una transizione radicale e giusta per affrontare gli impatti climatici. Per sostenere queste sfide, il diritto rappresenta uno strumento essenziale per un cambiamento strutturale a tutti i livelli.
Il diritto del clima e i contenziosi climatici, ovvero le cause legali sul clima, sono campi in espansione negli ultimi 20 anni. L'Accordo di Parigi, siglato del 2015, ha accelerato questo processo, rendendo i professionisti del diritto attori chiave nel percorso per migliorare le politiche climatiche. Dalle 800 azioni proposte dinanzi agli organi della giurisdizione nazionale e internazionale nel 2018, le climate litigations sono diventate nel 2023 oltre 2300 in 50 paesi del mondo.
In questo contesto, il partenariato del progetto CJLL, composto da università e organizzazioni per la giustizia climatica, mira a promuovere l’impegno collettivo per la salvaguardia del clima attraverso la formazione di studenti, professionisti del diritto, giornalisti e società civile. L'obiettivo è rafforzare il ruolo dell'accademia nell'affrontare le sfide sociali e ambientali contemporanee.
Si tratta di una straordinaria opportunità – conclude il prof. Gullo – per approfondire gli strumenti giuridici che sono a disposizione della società civile e degli operatori del diritto per orientare e sollecitare le istituzioni pubbliche all’adozione di tutte le misure normative, amministrative e tecniche necessarie a contrastare i cambiamenti climatici e a ridurre le ingiustizie sociali nella transizione ecologica».