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Avviare una rivista online in 9 tappe

10-apr-2014

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Informazioni utili per la fase di avviamento di un periodico elettronico

 

  tappa obbligatoria

 


Costruire il progetto redazionale e programmare il flusso editoriale

E' importante partire da una pianificazione del progetto di creazione di una rivista, prevedendo in anticipo le fasi di lancio e  di pubblicazione della rivista.  Dopo aver definito  scopi, obiettivi e utilità/novità per il pubblico e titolo della nostra rivista, dobbiamo definire il piano operativo e quello finanziario.  Conditio sine qua non per la sopravvivenza futura della rivista è poter contare su una fitta e solida rete di relazioni con ricercatori di fama e di valore scientifico che  assicurino  qualità e abbondanza di contenuti. Un passo cruciale è poi la costituzione del team di lavoro: stabilire  compiti e requisiti  dei componenti del comitato redazionale, fissare con chiarezza le politiche editoriali della rivista (di pubblicazione, di review, di redazione, etc.), definire le procedure e la tempistica delle fasi del workflow editoriale. Gli elementi tipici di un team redazionale saranno: il direttore responsabile (editor in chief), i vicedirettori, il comitato scientifico, i revisori,  la segreteria di redazione (curatore dei contenuti, caporedattore, curatore della grafica, correttore di bozze, etc.).

 

  tappa obbligatoria

 


Registrare il Direttore responsabile nell'elenco speciale dell'Ordine dei giornalisti

Per i periodici a carattere scientifico non occorre che il Direttore responsabile sia iscritto all’albo dei giornalisti (condizione necessaria per giornali e riviste), ma è necessario soltanto che sia iscritto nell'elenco speciale dell'ordine. Per l’iscrizione del direttore nell’elenco speciale dei direttori responsabili di periodici a carattere tecnico, professionale o scientifico occorre fare apposita domanda al Consiglio regionale dell’ordine dei giornalisti. La registrazione ha un costo iniziale di ammissione e prevede un versamento annuale da corrispondere all’ordine dei giornalisti.


 

  tappa obbligatoria/opzionale

 


Registrare la rivista in tribunale: quando è obbligatorio o conveniente registrarla?

La registrazione in tribunale è obbligatoria per i periodici cartacei, così come previsto dalla Legge 8 febbraio 1948 n. 47. Per quanto riguarda l'obbligo di registrazione delle riviste telematiche, la legge 62/2001 ha dato adito ad interpretazioni controverse. Ma alla luce dell'D.L. 9 aprile 2003, n. 70, art. 7, comma 3 è stato chiarito che “La registrazione della testata editoriale telematica è obbligatoria esclusivamente per le attività per le quali i prestatori del servizio intendano avvalersi delle provvidenze previste dalla legge 7 marzo 2001, n. 62”.

In merito all'obbligarietà della registrazione è possibile dunque concludere che le riviste elettroniche diffuse esclusivamente online, pur essendo considerate prodotto editoriale, non devono sempre ed obbligatoriamente essere registrate.

L'obbligo di registrazione del periodico telematico sussiste solo in alcuni casi specifici: quando abbia una regolare periodicità  (ma questo, da solo, non viene inteso come criterio vincolante), quando si intenda ottenere dallo Stato "benefici, agevolazioni e provvidenze", quando si prevede di conseguire ricavi dalla distribuzione, quando si utilizzano giornalisti professionisti, pubblicisti e prativanti. Diventa inoltre obbligatorio registrare il periodico in tribunale anche nel caso in cui si preveda  di affiancare al digitale una versione cartacea della rivista.

E' utile aggiungere che la registrazione della rivista online potrà risultare conveniente nel caso in cui, valutato lo scopo della rivista (utilizzo a fini di avanzamento di carriera) o nel caso in cui si intenda presentare i contributi a concorsi (ed è sempre discrezione delle commissioni valutatrici  giudicare la validità  del contributo su periodico online) sarà opportuno (per il momento) affiancare ancora al digitale la versione cartacea (per il deposito legale) . In questo caso, essendo presente anche la versione cartacea, sarà obbligatoria la registrazione del periodico.

Un problema legato alla registrazione del periodico online in tribunale riguarda inoltre il fatto che la normativa attualmente in vigore non è aggiornata e si riferisce alle riviste cartacee. Pertanto, in relazione alle riviste telematiche, la giurisprudenza si divide con sentenze di tribunali (come quello di Salerno) che, non estendendo la normativa attuale all'ambito digitale, hanno negato la registrazione di una rivista online perché è difficile stabilire il luogo di pubblicazione e tribunali (come quello di Roma) che invece hanno accettato la registrazione.

Per l'eventuale registrazione della rivista telematica presso la cancelleria del tribunale civile, oltre al deposito della documentazione prescritta e al pagamento della tassa e dei bolli previsti, andranno allegati tutti i riferimenti del contratto con il service provider e l’indirizzo web della pubblicazione telematica.

 

Per consultare il testo pieno dei riferimenti normativi citati vedi Aspetti giuridici della gestione di una rivista online ad accesso aperto

Per maggiori informazioni, consultare le utili indicazioni per chi intende gestire una rivista online fornite alla pagina Pubblicare con Riviste UNIMI del sito Riviste UNIMI

 

   tappa opzionale



ROC: quali soggetti devono iscriversi?

Non è necessario registrarsi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) se non si rientra in una delle categorie previste dalla normativa: "imprese editrici di giornali quotidiani, periodici o riviste: 1) i soggetti editori di giornali quotidiani o di testate periodiche che pubblicano almeno 13 numeri l’anno ed hanno al contempo alle loro dipendenze non meno di 5 giornalisti a tempo pieno da un anno; 2) gli altri soggetti editori che comunque pubblicano una o più testate giornalistiche diffuse al pubblico con regolare periodicità", "soggetti esercenti l’editoria elettronica e digitale: gli editori, ai quali si applica la medesima ripartizione prevista per i soggetti di cui alla precedente lettera d), che pubblicano con regolare periodicità una o più testate giornalistiche in formato elettronico e digitale. Al fine di poter richiedere l’iscrizione al ROC, dunque, il soggetto dovrà essere editore di una testata dotata di programmata e regolare periodicità e di direttore responsabile ai sensi del disposto della legge 47/48."

Le riviste universitarie si avvalgono generalmente di redazioni composte da volontari (non hanno di solito dipendenti) e in linea di massima non fruiscono delle provvidenze previste dalla legge 7 marzo 2001, n 62.

 

Per tutte le informazioni sul ROC e la normativa di riferimento  si consiglia di consultare la pagina ufficiale del ROC sul sito dell'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni.

 

   tappa consigliata



Richiedere il DOI

DOI (Digital Object Identifier) viene definito in forma semplice come "il codice a barre per la proprietà intellettuale". E’ uno standard che, al pari del codice a barre presente sugli oggetti fisici, identifica in maniera permanente ed univoca un’entità digitale collocata all’interno di una rete, che sia oggetto di proprietà intellettuale, e le associa i metadati (dati identificativi di riferimento), secondo uno schema prestabilito ed estensibile. Il DOI è immediatamente azionabile in rete, indicizza la rivista direttamente sui motori di ricerca e ne consente il recupero in forma permanente.

ll DOI si assegna a qualsiasi tipologia di contenuto, in particolare a: monografie, capitoli di monografie, articoli e fascicoli di rivista, testate di rivista, immagini digitali, learning objects


L’agenzia di registrazione DOI per l’Italia è Medra. Per registrare il DOI occorre seguire una procedura e corrispondere una quota annuale.

Per saperne di più visita la pagina ufficiale The DOI System

 

  tappa obbligatoria



Configurare il periodico elettronico su un software open source

Per la gestione e l’amministrazione del periodico elettronico si consiglia di utilizzare un software open source (ad esempio OJS - Open Journal System) gratuitamente scaricabile ed installabile su un server web locale. OJS è un software open source per la gestione di riviste elettroniche che permette di visualizzare il periodico tramite un’interfaccia web e, grazie alla compatibilità OAI-PMH, ne garantisce ampia visibilità in rete ed elevato livello di ranking dei risultati nei principali motori di ricerca.
OJS amministra tutti aspetti della gestione e della manutenzione del sito della rivista, il flusso redazionale della pubblicazione, il processo editoriale e i ruoli degli utenti autorizzati; svolge in forma automatizzata il processo di peer-review e conferisce autonomia agli autori.

 

 

  tappa consigliata



Richiedere l'ISSN

L’ISSN (International Standard Serials Number) è un numero internazionale normalizzato che definisce univocamente una pubblicazione in serie. L’ISSN viene attribuito anche alle riviste elettroniche e in Italia l’ente che lo assegna è il Centro Italiano ISSN
Le richieste di assegnazione dell’ISSN vanno inoltrate seguendo la procedura indicata sul sito. Per la registrazione delle riviste digitali viene richiesto l’URL della risorsa e l’indirizzo e-mail.

  

  tappa opzionale

 


Richiedere l'ISBN per eventuali numeri monografici

L'ISBN (International Standard Book Number) è un numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo di un determinato editore. Oltre a identificare il libro, si attribuisce a tutti quei prodotti creati per essere utilizzati come libro, quindi anche al numero monografico di un periodico. L'adesione al sistema di codifica ISBN è a pagamento: per conoscere le procedure di richiesta e avere tutte le informazioni necessarie visita il sito ISBN.

  

  tappa consigliata



Promuovere l'indicizzazione e la repertoriazione della rivista

E' importante lavorare sull'indicizzazione della rivista per un duplice motivo: per assicurare maggiore diffusione ai contenuti della rivista visibili su più vetrine di impatto e per aumentare il prestigio della rivista (un periodico di qualità è indicizzato da più banche dati).

Di seguito elenchiamo alcune directories, tra le tante, dove è possibile segnalare l'esistenza della propria rivista:

 

DOAJ - Directory of Open Access Journals


DOAJ è la più popolare directory di di riviste scientifiche ad accesso aperto: indicizza quasi 10.000 periodici di cui oltre 6.000 interrogabili a livello di articolo. Una rivista indicizzata da DOAJ acquisisce ampia visibilità nel panorama della comunicazione scientifica internazionale. Per informazioni su procedura e criteri di indicizzazione leggi qui.

 

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Google Scholar

 

Google Scholar è la versione di GOOGLE per la ricerca delle pubblicazioni accademiche in rete: con le stesse modalità del noto motore per parola, indicizza letteratura scientifica a partire dagli anni ’70, cerca e recupera in rete una grande varietà di documenti di ambito scientifico (articoli di case editrici accademiche, saggi, pubblicazioni "peer-reviewed", tesi, libri, preprint, abstract e rapporti tecnici, database di studi non ancora pubblicati, università e altre organizzazioni accademiche. Google scholar permette la ricerca per citazioni e, ove disponibile, consente l’accesso al full-text.

Per saperne di più:  Google Scholar: Assistenza per gli editori accademici

 

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ACNP: Catalogo italiano dei periodici

Catalogo nato negli anni '70 per iniziativa dell'ISRDS-CNR: contiene le descrizioni bibliografiche delle pubblicazioni periodiche possedute da biblioteche dislocate su tutto il territorio nazionale e anche dei periodici online e copre tutti i settori disciplinari. Le biblioteche che fanno parte della rete di ACNP catalogano il loro periodici in questa vetrina nazionale e possono proporre l'inserimento di periodici online ad accesso libero.

<http://acnp.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/cnr/fp.html>

 

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Ulrich's web

Repertorio di periodici (anche open-access) pubblicati in tutto il mondo: include quotidiani, bollettini, opere in serie e in continuazione, pubblicazioni con frequenza stabilita o con periodicità irregolare, atti di congressi. Per ogni testata è presente una scheda descrittiva che riporta i principali dati bibliografici ed editoriali, l’ISSN, la periodicità, il costo, l'eventuale esistenza della versione elettronica (con relativo URL) o di edizioni non a stampa. Vengono indicate inoltre importanti informazioni aggiuntive, quali gli eventuali cambiamenti di titolo ed editore (informazione che permette di ricostruire la storia del periodico), il settore disciplinare di riferimento tramite voci di soggetto, il codice della Classificazione Decimale Dewey e la citazione della testata nei più autorevoli repertori internazionali. Molti tra i titoli correnti sono collegati a JCR - Journal Citation Reports di IsiWeb che consente di conoscerne l'Impact Factor. L'accesso è in abbonamento riservato per gli utenti UNIPA. 

<http://ulrichsweb.serialssolutions.com/login/librarySelect>

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SCOPUS

Autorevole banca dati bibliografica citazionale che consente l’accesso ad una vastissima collezione interdisciplinare, aggiornata quotidianamento, di abstracts, citazioni bibliografiche e indici con la connessa possibilità di: ottenere l'H-Index, effettuare l'analisi citazionale degli autori e delle relative pubblicazioni (attraverso il Citation Tracker), attuare la ricerca e l'analisi del profilo degli autori secondo le aree scientifiche di appartenenza. La collezione comprende anche riviste Open Access e titoli elettronici. L'accesso è in abbonamento riservato per gli utenti UNIPA

<http://www.scopus.com/home.url>

 

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WEB OF SCIENCE

Banca dati bibliografica citazionale prodotta dall'ISI (Institute of Scientific Information), censisce prestigiose riviste dall’alto impact factor fornendo le citazioni ricevute dagli articoli in esse contenuti. La banca dati è suddivisa in sezioni disciplinari, interrogabili anche separatamente: Science Citation Index Expanded, Social Science Citation Index,Arts and Humanities Citation Index. Importante e autorevole strumento di valutazione basato sull'analisi delle citazioni, WOS permette di calcolare gli indici citazionali degli autori (citation index) e l'H-index. L'accesso è in abbonamento riservato per gli utenti UNIPA

<https://apps.webofknowledge.com>