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Centro di sostenibilità e transizione ecologica di Ateneo

Forum degli Stakeholders "Ecosistemi collaborativi di innovazione per lo sviluppo sostenibile"

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Giovedì 9 maggio, nella Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61) si è svolta la seconda edizione del forum degli stakeholder sul tema "Ecosistemi collaborativi di innovazione per lo sviluppo sostenibile".

Tale evento si inserisce all’interno di un percorso che, avviatosi in questa stessa sede il 30 marzo 2030 con la prima edizione del Forum, intende favorire il dialogo e il confronto con gli stakeholders del settore pubblico, privato e della società civile. L’obiettivo ultimo di tali eventi a cadenza annuale è quello di promuovere e implementare la collaborazione dei suddetti stakeholders al fine di sviluppare possibili azioni congiunte volte alla localizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sottesi all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, nel contesto del Mediterraneo.

L'evento, organizzato dal Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica (CSTE) dell'Università degli Studi di Palermo, è stato coordinato dal Prof.re Maurizio Cellura, Direttore del CSTE e dal Prof.re Andrea Pace, Prorettore alla Ricerca, al Trasferimento Tecnologico e ai Rapporti con l’Amministrazione.

Dopo i saluti del Magnifico Rettore Massimo Midiri e quelli dei rappresentanti politici-Istituzionali, presenti in Sala Magna e da remoto, i lavori della sessione mattutina sono entrati nel vivo grazie a un ventaglio molto ricco di interventi, contributi e presentazioni. L’incontro, sviluppatosi nell’arco dell’intera giornata, ha visto l’articolazione di più momenti di studio e confronto: una sessione plenaria svoltasi al mattino dedicata ai saluti istituzionali e ai contributi dei relatori, una seconda sessione pomeridiana caratterizzata dalla realizzazione di Focus Group tematici e infine una terza sessione plenaria di restituzione dei contenuti e delle proposte dei gruppi di lavoro.

All’interno della prima sessione plenaria, i sessanta partecipanti all’incontro hanno potuto seguire il contributo di Pio Parma (Senior Consultant Area Scenari e Intelligence e Coordinatore dell’Act Tank Sicilia, The European House - Ambrosetti) relativo allo stato dell’arte della transizione sostenibile in Sicilia secondo le analisi dell’Act Tank Sicilia, così come l’operato dell’impresa sociale LAND nel campo dell’agrivoltaico presentata da Giovanni Barbieri (International Project Coordinator LAND).

I contributi di Alessandro Pernice (Head of Unit - EU Affair Expert and Senior Project Manager, ARCES) “Design Circolare per la BioInnovazione verso città climaticamente neutrali: l’Innovation Alliance CiD”, di Nicola Francesca (Professore Associato in microbiologia enologica ed agroalimentare dell’Università degli Studi di Palermo) “Ricerca e imprese: l’Università come facilitatore dell’Innovazione Agroalimentare” e di Salvatrice Vizzini (Vicecoordinatrice del Dottorato Associato in Transizione Ecologica e Professore Ordinario in Scienze della Terra e del Mare dell’Università degli Studi di Palermo) “Alta formazione e supporto alla svolta green delle organizzazioni: l’esperienza del Dottorato in Transizione Ecologica” hanno invece evidenziato l’importanza e la centralità della formazione per la promozione di una cultura sostenibile efficace e diffusa, attraverso la realizzazione di percorsi di studio interdisciplinari che perseguano il raggiungimento di una competenza scientifica applicata alla ricerca e al mondo del lavoro.

L’intervento di Gioia Gange (Direttore editoriale zoemagazine.net/Co-founder ALBAMEDIA) “Moda sostenibile? L’educazione al consumo come punto di inizio per la trasformazione del sistema” si è focalizzato sulle problematiche connesse al mondo della Moda e sulla condivisione delle buone pratiche messe in atto dalle imprese che si fanno promotrici di autentiche azioni sostenibili, contrapposte alle operazioni di Green washing messe in atto dalle aziende del settore. Ha, inoltre, evidenziato la necessità di realizzare interventi di sensibilizzazione ed educazione per la creazione di una coscienza critica sull’acquisto da parte dei giovani consumatori attraverso il coinvolgimento delle scuole.

I contributi di respiro internazionale di Xabier Barandiaran (Associate Professor at the Faculty of Social and Human Sciences of the University of Deusto, Basque Country-Spain), e di Raffaele Trapasso (Senior Economist at the OECD Centre for Entrepreneurship, MEs, Regions & Cities) sui temi relativi allo sviluppo e alla creazione di ecosistemi collaborativi per l’innovazione e per lo Sviluppo Sostenibile, hanno trovato il loro culmine nella presentazione di Carmine Bianchi (Professore Ordinario in Management & Governance - Università degli Studi di Palermo) dal titolo “Lo sviluppo modulare di ecosistemi collaborativi ‘a tema’ per la creazione di valore condiviso e sostenibile in un ‘tessuto vitale”. Il Prof. Bianchi, nella sua presentazione, ha sottolineato la necessità di sviluppare interventi di collaborazione volti alla creazione di valore sul territorio attraverso la realizzazione di piattaforme collaborative che si rivelino capaci di coinvolgere i diversi stakeholders operanti sul territorio e di sviluppare, “modularmente” su temi contigui, azioni volte a localizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile al fine di garantire, nel lungo periodo, l’attuazione di una transizione socio-economica, culturale ed ecologica radicata e diffusa.

Il Prof.re Bianchi nel corso del suo intervento ha evidenziato inoltre come la creazione di un tessuto vitale resiliente debba essere caratterizzato da azioni concrete di partenariato attivo e continuo fra gli attori sociali, economici, politici e di terzo settore di un determinato territorio, attenzionando l’importanza delle relazioni tra gli attori coinvolti e il contesto territoriale di riferimento in quanto “la sostenibilità delle imprese non può passare se non attraverso la sostenibilità di un territorio e viceversa”.

Dopo la pausa pranzo i partecipanti si sono riuniti nei Focus Group per confrontarsi sui temi oggetto di indagine quali la promozione di percorsi di sviluppo economico, culturale e ambientale relativi alla filiera agroalimentare sostenibile e al riequilibrio territoriale, all’imprenditoria e all’innovazione per il contrasto dello spopolamento delle aree interne e allo sviluppo di modelli economici e sociali equi e sostenibili.

L’attività in piccoli gruppi ha permesso di mettere in comune esperienze, ambiti di lavoro, di studio e di ricerca insieme alla volontà di realizzare azioni partecipative e nuove piattaforme collaborative per la promozione di pratiche di sostenibilità da svolgere sul territorio. Le proposte formulate dai gruppi di lavoro sono state infine restituite dai portavoce dei Focus Group nell’ultima sessione plenaria che ha segnato da un lato, la chiusura dell’incontro dall’altra l’inizio di una nuova fase di lavoro per il Forum degli Stakeholders. I partecipanti all’evento hanno infatti esplicitato la volontà di un nuovo e prossimo appuntamento per il pieno sviluppo delle proposte e delle idee nate dal confronto della giornata. L’incontro è terminato con le riflessioni conclusive del Prof.re Carmine Bianchi e del Prof.re Maurizio Cellura.

È possibile rivedere l'evento qui.

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Photogallery dell'evento clicca quì

 

Slide interventi Forum degli Stakeholders

P. PARMA: Lo stato dell’arte sulla transizione sostenibile in Sicilia secondo le analisi dell’Act Tank Sicilia
A. PERNICE:Design circolare per la BioInnovazione verso città climaticamente neutrali: ‘Innovation Alliane CiD

G. GANGE: Moda sostenibile? L’educazione al consumo come punto di inizio per la trasformazione del sistema

C. BIANCHI: Lo Sviluppo modulare di ecosistemi collaborativi ‘a tema’ per la creazione di valore condiviso e sostenibile in un ‘tessuto vitale’

M. CELLURA: Sessione pomeridiana: i Focus Groups










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Il CSTE propone l’avvio di un primo Forum regionale sulla Sostenibilità e la Transizione Ecologica, la cui presentazione si svolta lo scorso 30 marzo 2023.
In questa sede verrà c un processo di dialogo per la collaborazione tra diversi stakeholders, afferenti al settore pubblico, privato e alla società civile, che favorirà la loro partecipazione per la localizzazione dei SDGs nel contesto del Mediterraneo. Attraverso questa collaborazione, gli attori locali contribuiranno a creare strategie condivise di sviluppo sostenibile combinando un'ampia gamma di metodi e strumenti partecipativi.

Maggiori dettagli sull’evento clicca qui:

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Galleria immagini:
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Slide interventi:

Prof. Maurizio Cellura "Consenso e partecipazione nel processo di transizione ecologica"

Prof. Federico Butera "Transizione ecologica: cambiamenti degli stili di vita e ruolo delle istituzioni urbane e regionali"

Dott.ssa Elisa Marrocu "La localizzazione degli obbiettivi dll'agenda 2030 attraverso lo sviluppo di piattaforme collaborative: esperienze concrete di coinvolgimento degli stakeholders"

Dott. Matteo Pedercini "Esperienze concrete nella modellizzazione integrata degli obbiettivi dell'Agenda 2030 attraverso modelli di Systems Dynamics"

Prof. Carmine Bianchi "La localizzazione degli obbiettivi dell'Agenda 2030 attraverso piattaforme collaborative in prospttiva di sostenibilità degli outcome mediante la Systems Dynamics"

Dott. Jesse Marsh "Stakeholder della transizione ecologica in Sicilia"

 

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Il rafforzamento del dialogo tra l' Ateneo di Palermo e i molteplici “stakeholder” che a vario titolo operano nel campo della sostenibilità rappresenta uno degli aspetti nevralgici per il successo della transizione ecologica, come chiaramente indicato dal Piano di Transizione Ecologica Nazionale, che testualmente riporta tra i fattori di successo “il consenso, la partecipazione e un approccio non ideologico alle questioni aperte”.

Per far ciò non si può prescindere da un coinvolgimento orizzontale del settore pubblico, privato e della società civile.

Fulcro centrale delle attività del CSTE per il rilancio della Sostenibilità e della Transizione Ecologica è lo sviluppo di un Forum Siciliano sulla Sostenibilità e la Transizione Ecologica al fine di avviare un processo di dialogo per la collaborazione tra diversi stakeholders, afferenti al settore pubblico, privato e alla società civile, che favorirà la loro partecipazione per la localizzazione dei SDGs nel contesto del Mediterraneo.

Il Forum vuole instaurare una crescente collaborazione tra le parti interessate, sotto forma di
piattaforme collaborative
, che favorisca la condivisione di idee, conoscenze e risorse, al fine di comprendere nuove e diversificate prospettive e promuovere una visione comune del sistema socio-economico, culturale ed ecologico.

Le piattaforme collaborative rappresentano:

1. un concreto presupposto attraverso cui un certo numero di attori locali possono contribuire ad inquadrare i SDGs e ad individuare le conseguenti sfide del contesto mediterraneo;

2. uno strumento per definire il ruolo che ogni stakeholder può svolgere nella localizzazione dei SDGs;

3. un aiuto per gli attori-chiave locali per costruire e dispiegare un insieme di risorse strategiche condivise.

- Lista degli attori