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RICERCA/Auto all'idrogeno: uno studio presentato al Principato di Monaco

4-apr-2009

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Idrogeno come carburante per dare energia ad auto ecologiche e in particolare a veicoli elettrici per disabili.  Gli studi sull’utilizzo delle celle a combustibile (idrogeno) per questo scopo sono stati presentati a Montecarlo da Rosario Miceli, responsabile dello Sdeslab, il laboratorio per lo sviluppo sostenibile e il risparmio energetico del dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni dell’Università di Palermo. Di auto ecologiche e di energia rinnovabile si parlerà in occasione della conferenza internazionale Ever 2009 ospitata nel Principato di Monaco dal 26 al 29 marzo. Lo Sdeslab, uno dei tredici laboratori di Uninetlab il sistema tecnologico integrato d’Ateneo a servizio delle piccole e medie imprese, diretto da Maurizio Leone e nato coi fondi Por 2000-2006, è punto di riferimento in Europa per le ricerche sull’energia rinnovabile. E’ l’unico laboratorio universitario in Italia a possedere dal 2007 una cella a idrogeno di  sei kilowatt, pari alla potenza utilizzata abitualmente da due appartamenti. Da alcuni anni, i ricercatori dello Sdeslab lavorano sull’utilizzo dell’idrogeno nell’ambito dei trasporti e nel campo della generazione di energia. “L’energia solare viene trasformata  in idrogeno tramite pannelli fotovoltaici e un elettrolizzatore sistemati sulla terrazza dell’edificio 9 in viale delle Scienze. Un apparecchio, chiamato cella, trasforma l’idrogeno in energia che viene poi trasferita al simulatore elettronico di carico.

Nei giorni scorsi, il colosso spagnolo Telefonica, leader mondiale nel campo delle telecomunicazioni, e l’Edf (Électricité de France), una delle più grandi aziende produttrici di elettricità, hanno commissionato al laboratorio uno studio per la realizzazione di abitazioni che avranno la possibilità di autoprodurre energia termica ed elettrica per le loro esigenze e cedere quella in eccesso ad altre case non solo dello stesso quartiere, ma anche della città e dell’intero Paese. Una commessa da 362 mila euro.