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NOVITA'/Ingegneria per la musica, corso sperimentale

15-mar-2012

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All’Università di Palermo parte un corso sperimentale dedicato all’Ingegneria della musica, nel quale le lezioni dei professori si intrecceranno con concerti, con momenti di guida all’ascolto e con conferenze di critici. Il corso, promosso nell’ambito delle attività formative integrative, nasce dalla collaborazione tra diversi corsi di laurea della facoltà di Ingegneria e dalla Fondazione “The Brass Group” di Palermo, apprezzata per la quarantennale attività concertistica, di produzione e divulgazione didattica della musica jazz nel nostro Paese. L’avvio delle lezioni giovedì 8 marzo 2012.
Il programma, che si articolerà nel corso di un mese e mezzo, spazia dai principi di fisica, acustica, elettronica e informatica per i luoghi della musica e nella composizione musicale ed esecuzione strumentale ai luoghi e gli spazi per le attività musicali nella città contemporanea fino appunto alla musica jazz come paradigma esemplificativo e applicativo. “Si intende così avviare una serie di riflessioni interdisciplinari sul suono nelle sue caratterizzazioni – dice il preside della facoltà, Fabrizio Micari - dalla generazione dei segnali alle composizioni musicali, dalle specificità delle conoscenze sull’acustica degli spazi alle rifluenze nei progetti di ingegneria ed architettura per la musica, dagli apporti più recenti dell’elettronica nella composizione ed esecuzione musicale alle innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’autocomposizione musicale attraverso l’informatica”.
Mettendo in parallelo musica e ingegneria, “il basso potrebbe rappresentare le fondamenta di una costruzione musicale – dice il presidente del Brass Group, Ignazio Garsia - su cui si sviluppano linee melodiche e ambienti armonici che insieme, poi, danno vita a un'architettura, spesso frutto di rigorose relazioni matematiche, talvolta inconsce”.
“La musica diviene così – dice il responsabile del corso, Giovanni Palazzo - il territorio comune in cui convergono competenze ed interessi diversi, apporti di differenti discipline e conoscenze, luogo di interferenze e di sorprendenti corrispondenze, assonanze e dissonanze, similitudini e parallelismi tra reale e virtuale, modi e forme apparentemente distanti, spesso considerate difficilmente dialoganti e che invece, relazionate, conferiscono il carattere e il valore aggiunto di innovazione e sperimentalità all’iniziativa”. Ma l’iniziativa guarda alla musica anche come occasione di crescita per gli allievi,  riflettendo sulle ragioni che determinano i valori individuali emozionali quando si ascolta o si compone musica e sui significati formativi collettivi che si originano quando si esegue in un ensemble.