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FILIPPO SCHILLECI

Il difficoltoso percorso del Piano paesaggistico siciliano

  • Autori: SCHILLECI, Filippo; LOTTA, Francesca
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/425138

Abstract

Nel 1999, la Sicilia, con anticipo rispetto alle regioni ritenute all’avanguardia nella gestione del proprio territorio e del proprio paesaggio, aveva individuato nello strumento del Piano Paesaggistico il mezzo attraverso cui perseguire la protezione e la salvaguardia del proprio patrimonio culturale e naturale. Alla caparbia e avveduta intuizione però sono succeduti anni di lungaggini amministrative, di numerosi silenzi e scellerati colpi di spugna. Dopo ventun anni, sono finalmente stati adottati e approvati i piani paesistici di gran parte dei 17 ambiti identificati dal documento del 1999. E qual è la reazione di quei territori che frattanto, in un ventennio, hanno subito non pochi cambiamenti? Il presente paper, attraverso il caso studio siciliano, vuole fare luce sulla struttura e sui dispositivi attuativi attraverso cui lo strumento del piano d’ambito paesaggistico potrebbe agire nei territori interessati. Quell’obiettivo di sostenibilità urbana e territoriale, che dovrebbe tendere a rafforzare gli sforzi per la protezione e la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale, si scontra, infatti, con una gestione dei luoghi, spesso anacronistica, finalizzata alla mera crescita economica, al consumo di suolo e al turismo di massa che soltanto in rare occasioni promuove culture e preserva identità locali. Le riflessioni che si vogliono presentare sono, allora, l’occasione per analizzare nel dettaglio gli intenti del Piano Paesaggistico e l’attuazione nel contesto siciliano, e per metterne in luce positività e ombre.