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ALESSANDRO SPENA

PUÒ IL POTERE ESSERE NEUTRALE? AGONISMO, RESISTENZA E SOGGETTIVITÀ NOTE SUL FOUCAULT DI BRIGAGLIA

Abstract

In questo articolo sottopongo ad alcune considerazioni critiche la tesi di Brigaglia secondo la quale il Foucault degli anni ’80 avrebbe maturato ed esplicitato una concezione del potere, neutrale e pragmatica, qualitativamente molto diversa da quella, conflittualista e ultra-radicale, che attraverserebbe invece i suoi lavori degli anni ’70. In contrario, sosterrò che, pur con diverse accentazioni, il pensiero di Foucault è costantemente informato all’idea secondo cui ogni relazione di potere comporta sempre un agonismo, attuale o anche solo potenziale, che ha come contraltare una resistenza, anche questa attuale o potenziale, del bersaglio; sosterrò, altresì, che questa dinamica potere-resistenza consente di rinvenire già negli scritti anni ’70 gli spunti di una concezione della libertà come costruzione di sé, indagata a fondo da Foucault solo negli anni ’80, e che ciò ci dà una chiave di lettura interessante dell’assunto foucaultiano secondo cui «il potere costituisce il soggetto». Contrariamente a quanto argomenta Brigaglia, sosterrò, inoltre, che un concetto meramente neutrale di potere è inutile.