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ALESSANDRA SCIURBA

Le parole dell'asilo: un diritto di confine

Abstract

Chi riesce ad attraversare le frontiere dell’Unione europea per chiedere asilo deve rispondere adeguatamente a domande come: “Chi sei?”; “Da dove vieni?”; “Che valori e che storia porti con te?” Queste stesse domande sono però, al contempo, quelle che ogni richiedente asilo pone oggi all’Europa: “Chi sei?”; “Da dove vieni?”; “Di che valori e di che storia sei portatrice?”. Il diritto d’asilo affiora dalla storia millenaria di un istituto giuridico e religioso che accompagna l’evoluzione delle civiltà occidentali da quando se ne rinviene traccia. Una storia che viene qui indagata ricostruendo il filo conduttore delineato da alcune parole-chiave, le parole dell’asilo, appunto: ospitalità, protezione, diritto/diritti, cultura, riconoscimento, accoglienza. L’obiettivo è quello di superare il pericoloso riduzionismo dei discorsi ideologici, che le utilizzano in maniera univoca, semplificata, divisiva, e riaffermare la centralità del diritto d’asilo rispetto alla tenuta e alla credibilità dell’intero sistema dei diritti umani.