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STEFANO PIAZZA

VOLONTÀ GOVERNATIVE E POTERI LOCALI NEL RINNOVAMENTO URBANO DI PALERMO TRA XVI E XVII SECOLO

Abstract

È noto come le fonti a stampa e la storiografia più datata abbiano ricondotto il merito dello straordinario processo di rinnovamento urbano che interessò Palermo tra Cinque e Seicento ai viceré governanti. I più recenti studi, al contrario, stanno progressivamente mettendo in luce un rapporto tra i rappresentanti della monarchia e le imprese urbane tutt’altro che lineare. Emerge infatti un problematico, complesso e in molti casi conflittuale processo decisionale nel quale si misurarono interessi, ruoli e aspettative diverse tra la politica governativa e i gruppi di potere locali, organizzati in organi municipali e in corporazioni. Il contributo proposto mira a svolgere una rinnovata lettura di questo difficile rapporto, prendendo le mosse dalla focalizzazione dei rispettivi interessi e le loro ricadute nei progetti di modernizzazione viaria e infrastrutturale che, allo stato attuale degli studi, costituiscono ancora un fertile campo di approfondimento analitico e, nelle profonde ragioni che le determinarono, un problema storiografico aperto.