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STEFANO PIAZZA

GUARINO GUARINI E LA CHIESA DEI PADRI SOMASCHI A MESSINA

Abstract

Il progetto di Guarino Guarini per la chiesa dei Padri Somaschi di Messina costituisce uno dei problemi aperti della letteratura storiografica dedicata al celebre architetto modenese. La sua mancata realizzazione e, al contempo, le sue connotazioni ritenute ricorrentemente troppo “mature” per la fase iniziale della sua carriera, svoltasi a Messina negli anni 1657- 1662, hanno infatti indotto a sostanziali incertezze sulla sua collocazione cronologia e quindi sul suo effettivo ruolo nella concatenazione delle esperienze progettuali di Guarini, in merito soprattutto alla messa a punto delle sue singolari cupole a fasce incrociate. Questo contributo propone un risposta a tali irrisolte questioni, riconducendo, con inedite argomentazioni, la realizzazione del progetto al soggiorno parigino di Guarini (documentato tra l’ottobre del 1662 e lo stesso mese del 1666). I primi dieci anni di attività dell’architetto modenese assumono di conseguenza un ruolo cruciale per la sua formazione e vengono qui indagati, ripercorrendo le esperienze, i luoghi di soggiorno e le architetture che il giovane architetto poté osservare, focalizzando l’attenzione su tre “interessi” guariniani che emergono con chiarezza dalle sue scelte progettuali e dai suoi scritti: i congegni geo- metrici complessi, l’architettura colonnare, e le grandi opere del gotico.