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RAFFAELLA MELFI

Valutazione dell'azione readthorough della molecola PTC124 su sistemi modello cellulari contenenti mutazioni non senso e in cellule epiteliali bronchiali IB3.1 (delF508/W1282X) derivate da pazienti affetti da fibrosi cistica.

Abstract

Circa il 10% dei pazienti affetti da fibrosi cistica (FC) presenta nel gene CFTR mutazioni non senso (o 'stop': UGA, UAG or UAA, mutazioni di classe I) che bloccano prematuramente la sintesi della proteina. Attualmente non esiste una cura per questo tipo di mutazioni ma si sta cercando di individuare delle molecole che siano in grado di indurre la traduzione di codoni di stop prematuri (readthrough) che, rispetto a molecole già note come il G418, abbiano effetti collaterali ridotti ed una maggiore specificità per uno specifico codone. Una piccola molecola che sembra possedere una tale attività è il PTC124 (Welch, 2007). Ad oggi però non c’è ancora un consenso generale sul meccanismo di azione di questa molecola (stabilizzazione proteica, superamento del codone stop o altri meccanismi) (Welch, 2007; Auld, 2009). Al fine di chiarirlo abbiamo introdotto nel gene codificante la proteina GFP del plasmide pBOS-H2BGFP un codone di stop TGA mediante mutagenesi sito diretta. Cellule HeLa trasfettate con questo vettore e cellule IB3.1 (FC) sono state utilizzate per valutare la capacità di indurre readthrough del PTC124.