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PAOLA MAGGIO

Intercettazioni no limits: il captatore informatico “per istradamento”

Abstract

L’utilizzo del captatore informatico a mezzo della tecnica dell’istradamento si presta a distorsioni e abusi. Ci si trova di fronte a uno strumento itinerante del quale è impossibile prevedere gli spostamenti, sommato a una tecnica captativa elusiva dei confini giurisdizionali. Dopo una breve ricostruzione degli interventi giurisprudenziali e legislativi che hanno consentito di disciplinare processualmente l’utilizzo del “virus-spia”, vengono messe in evidenza le aporie attualmente esistenti e si individuano i pretesti usati dalla prassi per una sempre più ampia fruibilità dei risultati delle intercettazioni con captatore. Con particolare riguardo alle primissime applicazioni giurisprudenziali, si registra con preoccupazione l’utilizzo universale del trojan che elude il ricorso alla procedura rogatoriale garantita dall’art. 727c.p.p. a totale vantaggio di pretese finalità investigative e a completo detrimento dei presidi garantistici di sistema.