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GIANCARLO MOSCHETTI

Rovello bianco, caratterizzazione di un vitigno autoctono campano.

  • Autori: Francesca, N; Monaco, A; Romano, R; Lonardo, E; de Simone M; Moschetti G
  • Anno di pubblicazione: 2009
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • Parole Chiave: valutazione agronomica; polifenoli; lieviti autoctoni; Rovello bianco; Greco muscio; cultivar; autoctono.
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/58600

Abstract

Il “Rovello bianco”, conosciuto localmente come “Greco muscio” nuovo vitigno autoctono campano è stato oggetto di uno studio triennale (2004-2005) considerando il “Fiano” come varietà di riferimento. L’analisi molecolare mediante marcatori micro satelliti (SSR) ne ha stabilito l’unicità del profilo genetico. La valutazione agronomica è stata ottenuta attraverso annuali e sistematici rilievi, effettuati su 50 piante di 5 anni di età, registrando da parte del “Rovello bianco” un più basso vigore vegetativo rispetto al “Fiano” e una buona resistenza alle più diffuse fitopatie. Ben distinta dal vino “Fiano” è risultata invece la componente organica volatile. Principalmente alcoli isoamilici quali 3+2-metil-1-butanolo e terpeni ovvero linalolo e geraniolo hanno delineato un quadro aromatico dei vini incentrato su sentori erbaceo-floreali nonché agrumati. Lo studio dell’ecologia microbica in vigna, mediante analisi RAPD-PCR e sequenziamento parziale del 26S rDNA, ha rivelato la presenza di Saccharomyces spp., Candida spp. e altre differenti specie blastomicetiche d’interesse enologico. Pertanto, i risultati hanno dimostrato come il vitigno “Rovello bianco” possa esprimersi mediante vini di qualità, serratamente legati al territorio di origine.