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GABRIELLA MARCATAJO

Ingiustizia del danno da covid

Abstract

Il capitolo sollecita una riflessione sul ruolo che, nell’ambito di un contesto di danni di massa, può di fatto rivestire l’istituto della responsabilità civile, le sue funzioni, e i suoi limiti. Muovendo dagli aspetti rilevanti del fenomeno pandemico nella prospettiva del diritto della responsabilità civile e dalla corretta individuazione dei criteri che presiedono alla formulazione del giudizio di responsabilità, l’indagine si concentra sul tema dell’ingiustizia del danno, quale snodo centrale per l’affermazione di una responsabilità civile. Che vi sia un danno, anzi diverse tipologie di danno, da Covid-19 è indubbio, non altrettanto certo e oggetto di analisi è, invece, se questi danni siano risarcibili all’interno del nostro ordinamento, vale a dire se superino il vaglio dell’ingiustizia e siano come tali imputabili a una condotta resa responsabile. In questa direzione l’autore suggerisce una riflessione sul criterio dell’ingiustizia dalla giusta prospettiva del bilanciamento tra diritti fondamentali che impedisce alle Corti, chiamate alla loro tutela, di giungere al completo disconoscimento dell’uno in nome dell’affermazione dell’altro, esortandole alla ricerca incessante di un ragionevole punto di equilibrio, che recida a monte ogni tentativo di tirannia. E forse ritiene l’autore il valore della solidarietà indurrebbe a rivolgere lo sguardo altrove, verso modelli indennitari che baipassando la soglia dell’ingiustizia, prevedano risposte compensative in ragione di un principio supremo di tutela solidale delle vittime.