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FRANCESCO PAOLO MADONIA

Laideur et libertinage au XVIIIe siècle

Abstract

La bruttezza nelle arti pone domande complesse ai teorici del XVII e XVIII secolo, spesso seguaci del principio aristotelico che ne sostiene la redenzione attraverso la mimesi. I romanzieri vi dedicano poca attenzione. Essendo oggetto di descrizioni convenzionali, la bruttezza del corpo è spesso associata alla bruttezza morale, di cui è il corollario fisico. Tuttavia, ci sono enclave narrative che testimoniano un uso originale e disinibito della bruttezza che questo saggio si propone di illustrare con esempi tratti dal romanzo libertino. Sovvertendo i valori consacrati, irridendo nobili, cortigiane e monaci, mettendo alla prova il desiderio stesso del lettore, la bruttezza colta al cuore di Eros forgia una chiave di lettura ulteriore per comprendere la marcia della ragione nell'Età dell'Illuminismo.