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BARBARA ROSY INES MANACHINI

Il contributo del letame alla nematofauna

  • Autori: Corsini Anna; Zaccheo Patrizia; Manachini Barbara
  • Anno di pubblicazione: 2023
  • Tipologia: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/595217

Abstract

Gli effetti benefici del letame sul suolo e sulla resa delle colture sono stati ampiamente dimostrati grazie al suo alto contenuto di sostanza organica. Inoltre, il letame può aumentare l'attività biologica e la diversità degli organismi del suolo, il che a sua volta può portare a ridurre al minimo i danni alle colture da agenti patogeni presenti nel suolo. Inoltre numerose sono le segnalazioni sul successo dell'applicazione del letame al fine di ridurre i nematodi delle lesioni radicali in diversi sistemi colturali. Tuttavia, al meglio delle nostre conoscenze ci sono pochi studi sulla caratterizzazione delle comunità di nematodi su letame maturo. E' stato quindi intrapreso uno studio per valutare quali generi potrebbero provenire da letame maturo! al fine di capire meglio se il letame potesse influenzare le comunità di nematodi del suolo. A tal fine sono state avviate alcune prove impiegando campioni di letame maturo da diverse aziende e che poi sarebbe stato aggiunto al suolo. Il numero medio di nematodi in 100 g di letame era di 305 nematodi (±25) Sono stati registrati solo 5 generi, appartenenti a 3 famiglie. A causa della sua composizione, sono stati trovati solo nematodi opportunisti e saprofiti. I nematodi onnivori/saprofiti erano il gruppo trofico dominante (51,9%), mentre i nematodi batteriofagi costituivano quasi il resto della nematofauna (47,8%). I fungivori sono stati registrati in una percentuale molto bassa (0,3%) ed non sono stati rinvenuti fitofagi. La maggior parte dei batteriofagi apparteneva a Rhabditidae, mentre I Diplogasteridae era dominante tra onnivori/saprofiti. Il genere più abbondante è stato Diplogasteroides; Butlerius ha invece la percentuale più bassa (0,1%). La composizione dei generi era estremamente ridotta e con una biodiversità molto bassa, come confermato dall'indice di maturità e dagli indici ecologici. Dai nostri risultati possiamo suggerire che il letame potrebbe influenzare la nematofauna introducendo generi nuovi di nematodi nel terreno che possono interferire sulla comunità di nematodi già presente.