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MIRELLA LO PINTO

Studio sui livelli di infestazione e sulla dinamica di popolazione di Bactrocera oleae Gmelin (Diptera: Tephritidae) in oliveti biologici siciliani

  • Autori: LO PINTO M; CANGELOSI B; AGRO' A
  • Anno di pubblicazione: 2006
  • Tipologia: Articolo in rivista
  • Parole Chiave: Larve, monitoraggio, mortalità, feromone, pupe.
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/6488

Abstract

Il presente lavoro riporta uno studio pluriennale, dal 2000 al 2003, sulla evoluzione dell’infestazione e la dinamica della popolazione della mosca delle olive, Bactrocera (=Dacus) oleae (Diptera: Tephritidae), in agrosistema oliveto non soggetto a trattamenti chimici, allo scopo di individuare il momento di intervento e il metodo più idoneo da utilizzare per la lotta contro il fitofago. In particolare la ricerca è stata condotta in due oliveti a conduzione biologica siti in diverse località della Sicilia occidentale e ha riguardato l’andamento dell’infestazione totale (percentuale di olive con segni di attacco) e attiva (percentuali di olive contenenti uova, larve o pupe vive), le curve di volo dei maschi attraverso la cattura con trappole a feromone, la relazione tra il numero totale di catture dei maschi e l’infestazione attiva, la dinamica della popolazione di larve e pupe e l’andamento della loro mortalità. I risultati ottenuti mostrano che, in entrambi gli oliveti, i livelli di infestazione, totale e attiva, come anche le catture dei maschi spesso, superano le soglie di intervento. L’analisi della regressione lineare tra il totale delle catture dei maschi e il livello di infestazione attiva per ogni osservazione del periodo considerato ha mostrato una relazione significativa in uno dei due oliveti studiati. Inoltre, per tutto il periodo di osservazione, è stata riscontrata una presenza maggiore di larve, ad eccezione di alcuni periodi, quali fine luglio-inizio agosto del 2001 e del 2002 e novembre del 2002, in cui sono stati registrati picchi relativi alle pupe. La mortalità della mosca è stata riscontrata solo a carico delle larve con valori molto elevati in alcuni periodi, quali settembre del 2000 e del 2001 e fine agosto degli anni 2001, 2002 e 2003, probabilmente dovuti alle alte temperature. Questi risultati fanno ipotizzare una strategia di lotta che tenda ad abbassare la popolazione della mosca a livelli tollerabili, utilizzando mezzi a basso impatto ambientale come trappole cromotropiche, alimentari, “attract and kill” che, come riportato da altri autori, sembrano dare buoni risultati.