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RAFAELA DA CONCEIÇÃO HILARIO PASCOAL

Fra endowment e entitlement: il confine dei diritti delle donne nigeriane nello sfruttamento sessuale in Italia

Abstract

Negli ultimi anni l’aumento dei flussi migratori verso la rotta centrale del Mediterraneo ha sfidato il sistema di asilo e accoglienza italiano. In linea con il Regolamento di Dublino, l’Italia è stata obbligata a fornire una risposta emergenziale ai flussi misti, questi ultimi costituiti da vittime di tratta, minori non accompagnati e richiedenti asilo. Fra le diverse categorie vulnerabili, enorme attenzione è stata data all’aumento significativo di donne nigeriane. Nel 2016 l’OIM (2017) ha identificato su un numero di ingressi di donne nigeriane di 11.009 unità, ben 8.277 potenziali vittime di tratta. L’intrecciarsi della categoria di “vittima di tratta” con quella di “richiedente asilo” ha messo a dura prova il sistema di protezione antitratta, soprattutto quando le stesse vengano collocate all’interno di un sistema di accoglienza standardizzato con caratteristiche emergenzialiste (Campomori 2016). In tale scenario, questo articolo si focalizza sui seguenti temi: 1) l’identificazione delle vittime di tratta nigeriane nel sistema di asilo; 2) la risposta del sistema antitratta e la collaborazione con i centri di accoglienza per richiedenti asilo che sono anche vittime di tratta di esseri umani.