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EMANUELA GAROFALO

Il terremoto del 1542 in Val di Noto: i casi di Lentini e Siracusa, dalla gestione dell'emergenza al rinnovamento urbano

Abstract

All’interno del più generale quadro delle distruzioni e ricostruzioni di interi centri urbani o significative parti degli stessi conseguente al terremoto che nel 1542 colpì violentemente il Val di Noto, questo contributo analizza due casi studio di particolare interesse e chiaramente esemplificativi delle problematiche in campo, nonché delle strategie e modalità di intervento e dei processi di rinnovamento attivati dall’evento distruttivo. Nel caso di Lentini, le vicende conseguenti al terremoto agevolano la formulazione di un progetto di ricostruzione dell’intera città in altro sito che avrebbe soddisfatto anche esigenze di natura difensiva. Le opposizioni incontrate a livello locale fanno tuttavia arenare il progetto, lasciando aperto il problema militare fino alla fondazione di Carlentini. La documentazione e le testimonianze raccolte consentono nel caso di Siracusa di osservare tempi e modi della ricostruzione su tre distinti fronti: strutture difensive; abitazioni private; edifici monumentali e spazi urbani, in particolare per la piazza duomo e il complesso monumentale formato dalla cattedrale, con il relativo campanile in facciata, e il palazzo arcivescovile.