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CLAUDIA GIURINTANO

Il viaggio di Ernest Duvergier de Hauranne nell'America di Lincoln. Riflessioni sui vizi e le virtù della democrazia.

Abstract

Nel giugno del 1864 il giovane liberale francese Ernest Duvergier de Hauranne (1843-1877), cresciuto in una famiglia rispettosa delle tradizioni parlamentari della monarchia orleanista, inizia il suo viaggio verso gli Stati Uniti. In otto mesi di viaggio – con la guerra civile ancora in corso e le elezioni presidenziali che avrebbero riconfermato Lincoln alla presidenza – percorrerà gli Stati Uniti e il Canada proseguendo verso Cuba e le Antille. Quell’itinerario americano, che gli procurerà una lesione polmonare che sarà la causa della prematura morte avvenuta a soli trentaquattro anni, resterà documentato nelle lettere e note, pubblicate in dodici articoli nella «Revue des Deux Mondes» e raccolte nel 1866 con il titolo Huit mois en Amérique (1864-1865). A trent’anni di distanza dalla “prima” Démocratie en Amérique di Tocqueville, Duvergier de Hauranne tornava a esaminare il modello istituzionale americano senza, tuttavia, operare un’esplicita comparazione con la Francia. Nonostante le aperture liberali del Secondo Impero, il persistere della censura suggeriva al giovane analista politico la prudenza di non condannare apertamente quel regime politico, come invece emergerà negli scritti pubblicati nell’ultimo periodo del «governo personale» di Napoleone III, nei quali difenderà apertamente la democrazia rappresentativa e la libertà come segni di progresso e condizione naturale di tutte le nazioni civili.