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ELISABETTA DI STEFANO

The Aesthetic of Louis H. Sullivan: Between Ornament and Functionality

Abstract

La questione dell'ornamento è stata spesso interpretata alla luce della dialettica utile /superfluo, vertendo verso l'una o l'altra ipotesi a seconda dei differenti contesti teorici. Tuttavia nello scorcio del XIX secolo, nell'era della macchina, l'estetica organicistica di Louis H. Sullivan aveva conferito alla teoria, di matrice vitruviana e albertiana, nuovo vigore, sostanziandola col trascendentalismo di Emerson e Whitman e con l'evoluzionismo di Darwin e Spencer. Sulla base di un'analogia biologica per Sullivan l'ornamento è parte integrante alla struttura dell'edificio come il fiore alla pianta e di conseguenza la forma risponde ad esigenze funzionali. Gli scritti di Sullivan ebbero un forte impatto culturale, soprattutto The Tall Office Building Artistically Considered (1896), che lo consacrò come il padre del funzionalismo, legando il suo nome al famoso principio Form Follows Function. Tale motto, ripreso in un accezione fuorviante, divenne il vessillo del Movimento Moderno che bandì l'ornamento a favore della funzionalità.