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ROSARIA CRUPI

L'abbandono come criterio penale in espansione

Abstract

Il contenuto del dovere giuridico di custodia e di cura è in grado di ridefinire i confini dell’abbandono. In tale contesto si inserisce una tendenza evolutiva della giurisprudenza che ricostruisce la nozione di abbandono alla luce dei cambiamenti sociali presenti oggi rispetto ad un’epoca, quella di emanazione del codice Rocco, in cui era concepibile un effettivo stato di totale abbandono e solitudine. Il lavoro propone un ampliamento interpretativo della relazione di custodia prevista dall'articolo 591 comma 1 che possa contemplare oltre alle fonti giuridico formali anche quelle fattuali e assimilare il convivente di fatto al coniuge. Inoltre, essendo oggi sembra molto raro riconoscere situazioni estreme di abbandono, le applicazioni più attuali dell’art. 591 c.p. esprimono un’istanza di intervento in contesti dove sarebbe già presente una struttura di supporto, come nel caso delle case di cura o degli ospedali, ma si profili un pericolo per l’assenza di assistenza o vigilanza durante un ricovero.