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CARMELINA ANNA CATANIA

Fare e pensare sostenibile

Abstract

L’attuale crisi del sistema produttivo che attraversa l’Occidente, con le nuove regole di mercato,(globalizzazione e delocalizzazione), ha messo in difficoltà anche l’economia italiana. Questa crisi economica porta a riflettere su come consumare, sulla necessità di non crescere a tutti i costi e di prendere in considerazione i prodotti costruiti ad arte, che durano e che hanno un valore proprio, così che non diventano rifiuti dopo un breve periodo. Le verifiche da fare, quindi, riguardano sia i tempi di produzione, di uso, di recupero del prodotto, sia il lavoro e la qualità della vita dell’uomo. Queste valutazioni portano a un rinnovato interesse per il prodotto artigianale, che è visto come una risorsa, perché conserva un ruolo importante nella società; tale prodotto è parte di un processo di recupero dei valori della tradizione e di appartenenza al territorio, e dimostra l’importanza della cultura materiale e della centralità dell’uomo. Ciò induce verso modelli di consumo alternativi alla produzione di grande serie, e verso l’autoproduzione o le produzioni collegate a reti e filiere corte (produzione a km zero). Nuovi scenari che per essere avviati affermano l’importanza delle competenze dell’artigiano, viste come risorse e non come un ritorno al passato, e del design per innescare innovazione nella produzione e nei consumi all’interno di un territorio.