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ARMANDO BISANTI

Res utrique placuit (CB 72, str. 5a, 1). Il desiderio d’amore e la sua realizzazione nei «Carmina Burana»

Abstract

L’esternazione, da parte dell’io narrante, di un desiderio d’amore (o anche soltanto sensuale, erotico, passionale) è un tema che ricorre a più riprese nei «Carmina Burana», costituendo uno dei temi portanti della seconda sezione della raccolta mediolatina, quella dedicata alle poesie d’amore. Tale desiderio, espresso nelle forme e nei modi più svariati, spesso rimane allo stadio di inappagamento, onde l’innamorato, che soffre e illanguidisce per una fanciulla (secondo il consueto tópos della "maladie d’amour"), non riesce – per vari motivi, soprattutto per l’insensibilità di lei, che, con varie giustificazioni, non vuole ricambiare il suo sentimento – a coronare il proprio sogno e a farla sua (o soltanto a possederla fisicamente, ché è questo lo scopo che, spesso, si prefigge l’innamorato protagonista). Vi sono però, sempre nella seconda sezione dei «Carmina Burana», altri componimenti nei quali il desiderio sensuale espresso dall’io protagonista nei confronti della donna da lui amata (o soltanto concupita), che in altri carmi restava allo stadio di doloroso inappagamento, giunge al suo completo coronamento e alla sua piena realizzazione, con narrazioni e descrizioni sovente improntate a un forte erotismo. All’interno di questo “doppio” percorso, nel libro sono analizzati, complessivamente, quindici componimenti, nove riguardanti il tema del desiderio inappagato, sei concernenti il motivo della realizzazione del desiderio. Il volume è completato da un breve saggio in appendice e da un’ampia bibliografia sui «Carmina Burana».