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FABIO ALBA

Riconoscersi cittadini per vivere da cittadini. Lo Ius Scholae, una via essenziale per una scuola inclusiva e educante

Abstract

La presente proposta intende offrire una riflessione pedagogica sulla necessità di favorire processi inclusivi, secondo una prospettiva interculturale, per studenti migranti di seconda e terza generazione che frequentano le nostre scuole. Si tratta di una prospettiva, quella dell’inclusione, che nell’orizzonte di ricerca interculturale può essere considerata la migliore ipotesi, dal punto di vista politico e morale, per dar vita a processi di coinvolgimento attivo in un’ottica di corresponsabilità e co-progettazione condivisa tra le diverse agenzie educative. In particolare, questa proposta intende portare alla luce la problematica vissuta da molti studenti con origini familiari straniere ai quali è negata la cittadinanza. Difatti, di recente assistiamo al dibattito, sia politico che da parte della comunità pedagogica, sul tema del riconoscimento della cittadinanza nella formula dello Ius Scholae come strumento essenziale di inclusione scolastica, politica e comunitaria, attraverso nuove forme di orientamento generativo per gli studenti che frequentano le scuole. Si tratta di una scelta politica, quella della cittadinanza nella formula dello Ius Scholae che, in linea con la letteratura scientifica di riferimento, può produrre effetti educativi positivi sia per le famiglie che per le scuole che accolgono questi studenti.