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Come si compila il Data Management Plan

7-giu-2023

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Il DMP si divide in varie sezioni che coprono l’intero ciclo di vita dei dati. Esistono vari template per la stesura di un DMP e ogni volta bisogna scegliere quello che più si adatta alle caratteristiche del progetto. In ogni caso ci sono delle caratteristiche comuni a tutti i template, che sono state ben identificate nel documento “Practical Guide to the International Alignment of Research Data Management - Extended Edition” (Science Europe. (2021). Practical Guide to the International Alignment of Research Data Management - Extended Edition. https://doi.org/10.5281/zenodo.4915862) di Science Europe.

Le immagini che seguono ne rappresentano graficamente il contenuto (elaborazione grafica a cura del Settore Servizi per la ricerca e diffusione della conoscenza scientifica, UniPA):

requisiti-di-base-DMP-roadmap

 

Sempre nel documento “Practical Guide to the International Alignment of Research Data Management - Extended Edition” (Science Europe. (2021). Practical Guide to the International Alignment of Research Data Management - Extended Edition. https://doi.org/10.5281/zenodo.4915862) di Science Europe, i requisiti di base vengono esplicitati come segue:

 



START

Inserisci le informazioni relative a nome richiedente, codice progetto, programma di finanziamento, versione del DMP.

1

  • Spiega quali metodologie o software verranno utilizzati in caso di raccolta di nuovi dati. Indica eventuali vincoli sul riutilizzo di dati esistenti, se presenti e illustra come ne verrà documentata la provenienza. Nel caso in cui dati già esistenti siano stati considerati ma scartati, spiegane brevemente il motivo.

  • Fornisci dettagli sui tipi di dati (numerici, in database o fogli di calcolo, testuali, immagini, audio, video, multimediali) e sul loro formato, cioè il modo in cui sono memorizzati, e l’estensione dei files.

  • Giustifica l’utilizzo di certi formati. Ad esempio, l’esperienza dello staff, la preferenza per formati aperti, standard accettati da data repository, utilizzo esteso nella comunità scientifica di riferimento, formati accettati dal software utilizzato.

  • Preferisci formati open o standard che facilitano la condivisione e il riutilizzo a lungo termine (molti repositories elencano i propri formati preferiti).

  • Fornisci dettagli sul volume dei dati (memoria necessaria e/o numero di oggetti, o files, o righe e colonne).

2

  • Indica quali metadati verranno forniti per aiutare gli altri a identificare e trovare i dati, e con quali standard di metadati (es. DDI, TEI, EML, MARC, CMDI). Utilizza gli standard dei metadati della comunità, dove sono presenti.

  • Indica come verranno organizzati i dati durante il progetto, descrivendo convenzioni sui nomi, la modalità di gestione delle versioni, la struttura delle cartelle. Dati della ricerca consistenti e ben ordinati saranno più facili da trovare, capire e riutilizzare.

  • Considera quale altra documentazione è necessaria per consentire il riutilizzo dei dati, ad esempio sulla metodologia di raccolta dati, informazioni analitiche e procedurali, definizioni di variabili, unità di misurazione, ecc. Rifletti anche sulle modalità di recupero di queste informazioni e dove saranno registrate, ad esempio in un database con link ad ogni item, un readme file, file headers, code books, labnotebooks, ecc.

  • Spiega come verranno gestite e documentate la consistenza e la qualità dei dati, ad esempio durante processi come la calibrazione, misurazioni e campionamenti ripetuti, cattura di dati standardizzata, validazione del data entry, peer review dei dati, rappresentazione con vocabolari controllati.

3

  • Dichiara dove verranno memorizzati i dati e le relative procedure di backup. E’ raccomandato utilizzare almeno due installazioni gemelle dei dati. Preferisci l’utilizzo di un ambiente di storage con una gestione robusta e con backup automatici, riferendoti a quanto fornito dagli uffici di supporto IT della tua istituzione. E’ fortemente sconsigliato l’utilizzo di dispositivi personali, non collegati al sistema di storage centrale (laptops, unità disco, chiavette USB, ecc.).

  • Descrivi come verranno recuperati i dati in caso di incidente.

  • Spiega chi avrà accesso ai dati durante il progetto di ricerca e come tale accesso sarà controllato, sia in caso di gruppi di lavoro interni che in caso di partnership con l’esterno.

  • Tieni in considerazione la protezione dei dati, particolarmente in caso di dati sensibili. Descrivi i rischi principali e come essi verranno gestiti. Fai riferimento alla protezione dei dati personali attuata presso la tua istituzione.

4

  • Assicura il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Ottieni il l consenso informato per la conservazione e/o condivisione di dati personali; prendi in considerazione l’anonimizzazione o la pseudonimizzazione (reversibile) dei dati personali; prendi in considerazione la crittografia per i dati personali, assicurandoti che la chiave sia localizzata separatamente dai dati. Descrivi l’eventuale procedura di gestione degli accessi autorizzati ai dati personali.

  • Spiega di chi sarà la proprietà dei dati e chi avrà il diritto di controllarne gli accessi. Descrivi quali saranno le condizioni di accesso ai dati, se saranno apertamente accessibili o se sono previste restrizioni, e quali, oltre alle licenze d’uso per il riutilizzo dei dati. Assicurati di avere gestito tutti questi aspetti in caso di progetto con più partner e più proprietari dei dati nell’accordo di collaborazione tra i partner.

  • Indica se devono essere gestiti diritti di proprietà intellettuale (ad esempio Database Directive, sui generis database right) e come.

  • Indica se ci sono restrizioni riguardo al riutilizzo dei dati da parte di terzi.

  • Considera possibili problemi etici riguardo alla modalità di memorizzazione e trasferimento dei dati, chi potrà vederli o utilizzarli, per quanto tempo, dimostrando consapevolezza su questo aspetto.  Segui i codici di condotta nazionali ed internazionali, oltre a quelli della tua Istituzione, verificando se è necessaria una verifica dal punto di vista etico, ad esempio di un apposito comitato.

5

  • Spiega come i dati saranno resi condivisi e ritrovabili: ad esempio depositati in un trustworthy data repository, indicizzati in un catalogo, su richiesta diretta o altro). Delinea il piano per la conservazione dei dati e fornisci informazioni sulla durata della loro conservazione. Spiega quando i dati verranno resi disponibili e la tempistica prevista per la pubblicazione. Spiega  se verrà rivendicato un uso esclusivo dei dati, perché e per quanto tempo. Indica se la condivisione dei dati verrà posticipata, ad esempio per motivi di embargo o registrazione brevetti. Indica chi potrà utilizzare i dati, se si dovrà restringere l’accesso ai dati a un gruppo ristretto o per rispettare accordi in tal senso, spiegando come e perché.  Spiega quale azione sarà intrapresa per superare o per minimizzare le restrizioni.

  • Specifica quali dati devono essere mantenuti o distrutti per rispetto di norme, contratti, regolamenti. Indica il criterio per decidere quali dati verranno mantenuti e come verrà attuata la conservazione a lungo termine. Indica dove saranno depositati i dati. Se non viene proposto alcun archivio , dimostra nel DMP che i dati potranno essere curati efficacemente oltre la durata del grant di progetto. Si consiglia di dimostrare che le politiche e le procedure dei repository (compresi eventuali standard di metadati e costi coinvolti) sono stati verificati.

  • Indica se i potenziali riutilizzatori avranno bisogno di strumenti o software specifici per accedere ai dati e riutilizzarli, considerando anche la sostenibilità del software richiesto. Specifica se i dati verranno condivisi tramite un repository, via richiesta diretta o altri meccanismi anonimi.

  • Spiega come i dati potrebbero essere riutilizzati in contesti diversi. Dovresti utilizzare identificativi persistenti (PIDs) perché i dati siano identificati e localizzati, oltre che consentire il tracciamento delle citazioni e del riuso. Il deposito in un trustworthy repository garantirà anche il PID.

6

  • Delinea i ruoli e le responsabilità per attività di gestione/stewardship dei dati (per esempio acquisizione di dati, produzione di metadati, qualità dei dati, archiviazione e backup, archiviazione e condivisione dei dati. Nomina persona(e) responsabile(i) ove possibile. Per i progetti collaborativi, spiega il coordinamento dei ruoli e responsabilità nella gestione dei dati tra i diversi partner. Indica chi è responsabile dell’attuazione del DMP, della redazione e revisione, considerandone un aggiornamento periodico.

  • Spiega come sono state calcolate le risorse necessarie (tempo, personale, costi)  per rendere i dati condivisibili e conservati a lungo termine. Considera e giustifica  attentamente tutte le risorse necessarie per rilasciare i dati.  Queste possono includere costi di archiviazione, hardware, tempo del personale, costi di preparazione dei dati per deposito e spese di deposito. Indica se saranno disponibili risorse aggiuntive per il deposito;  se sì, spiega quanto è necessario e come tali costi saranno coperti.