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Aim-Pon 2018 | Attraction and International Mobility

16-apr-2021

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Progetto

  • Dipartimento Culture e Società - Università degli Studi di Palermo
  • Codice progetto: AIM1829370 - CUP B74I18000310001
  • Asse I Investimenti in Capitale Umano (OT10 FSE)
  • Azione I.2 Mobilità dei ricercatori
  • Resp. scientifico: prof.ssa Elisa Chiara Portale
  • Ricercatori: dott.sa Cristina Costanzo | dott. Massimo Limoncelli

Obiettivo principale

Nell’ambito del PON 2018-linea Attrazione e mobilità, il progetto messo in campo dal Dipartimento Culture e Società (36 mesi) intende sperimentare un approccio inter/multidisciplinare che unisce le metodologie proprie dell’archeologia e della storia dell’arte contemporanea con le Information and Communication Technology (ICT) per una lettura e valorizzazione integrata del patrimonio culturale diffuso nel territorio siciliano, al fine di costruire un modello di fruizione innovativa.

La ricerca si focalizza su due casi studio, i comprensori del Belice e Bagheria-Solunto. Sono entrambi contesti di grande rilievo storico-culturale e ambientale, il cui valore risulta poco riconosciuto sia dalle comunità locali sia dai principali flussi turistici per carente approfondimento critico, assenza di documentazione adeguata e mancata immissione in un sistema più ampio di conoscenza e fruizione.

L’obiettivo è di recuperare la connessione tra contesto, rovine e arti visive contemporanee, al fine di accrescere, attraverso modalità innovative di restituzione virtuale e storytelling digitale, il valore formativo dei beni in esame. I resti archeologici e le installazioni di arte contemporanea, da un lato, i reperti/opere musealizzati dall’altro sono infatti collegati al paesaggio e alla memoria ed entrano in reciproco dialogo attraverso una serie di nessi che le ICT aiutano ad esplorare e a rendere più palpabili. L’utilizzo delle tecnologie digitali consentirà pertanto di ri-semantizzare i ruderi e le testimonianze delle culture antiche come anche le espressioni delle arti visive contemporanee nei luoghi in cui queste realtà sono fortemente presenti ma non sufficientemente valorizzate.

L’idea è di creare due forme di musealizzazione virtuale da realizzare nella città di Gibellina e presso il Parco Archeologico di Solunto, puntando nel primo caso all’elaborazione di linguaggi contemporanei sperimentali e nel secondo alla lettura integrata di beni storico-artistici di diverse epoche per la promozione delle risorse territoriali.